Ad animare un Gran Premio degli Stati Uniti, già di per sé piuttosto movimentato per questa stagione della Formula 1, ad Austin la sfortuna ci ha messo lo zampino in casa Ferrari, in lotta con la Redbull per il secondo posto nella classifica del Mondiale costruttori per questo 2016 di F1. Questa volta è toccato a Raikkonen, he nella sosta ha trovato alcuni problemi nel fissaggio della ruota al cambio gomme, problema che poi provocato il ritiro del ferrarista. Come si evince dal video della redazione Sky Sport, al 40’ giro Raikkonen torna ai box epr il cambio gomme, ma già all’uscita dalla corsia dei box, appena prima della Curva numero 1 del tracciato di Austin, già leggermente in salita, il pilota della Ferrari si ferma, avendo ricevuto comunicazione dal muretto della scuderia del cavallino rampante di problemi al termine del pitstop. Sembra infatti che la pistola usata per fissare i bulloni nel cambio gomme per il pneumatico posteriore destra si sia guastata, bloccandosi nel cerchione. Raikkonen è dunque costretto a spostare la macchina fuori dal circuito. Un vero peccato per il ferrarista che perde così un’ottima occasione per migliorare la sua posizione nel mondiale piloti, dove ore rimane in quinta posizione
Il Gran Premio degli Stati Uniti 2016, una delle ultime prove del mondiale della Formula 1,c he domenica ha fatto tappa a Austin, ha visto tra gli assoluti protagonisti il pilota della Mercedes Lewis Hamilton, salito poi al primo gradino del podio dopo la bandiera a scacchi. Hamilton, in lotta col compagno di squadra Rosberg per la prima posizione nella classifica del mondiale piloti della F1, intervistato al termine del Gp degli Stati Uniti dai microfoni di SkySport ha dichiarato: “ho impiegato tanto tempo ad arrivare a questa cinquantesima vittoria, non avevo più vinto da prima della pausa estiva, è una bella sensazione. Il tempo che ti manca il primo gradino del podio te lo fa apprezzare ancora di più quando lo raggiungi. E’ stata una bellissima giornata, ma mi è sembrata davvero lunga: avevo sempre paura che la macchina dovesse fermarsi. Ho avuto un problema al motore durante le qualifiche e stavo giù perdendo nelle prestazioni in gara rispetto a Nico (Rosberg, ndr) e questa è stata l’unica preoccupazione”.
Il Gran Premio degli Stati Uniti di Austin ha riservato come da pronostico grandissime emozioni per tutti gli appassionati di Formula 1: se la vittoria di una Mercedes non sorprende troppo sicuramente ha emozionato e non poco la battaglia nelle retrovie, dove si sono avvicendate diverse strategie e colpi di scena. Tra questi fa sicuramente discutere il guasto di Verstappen e la sua decisione di non accostarsi immediatamente, ma di aver provocato l’entrata in pista a Austin della Virtual Safety Car, imponendo un rapido cambio di strategie per tutti i box. Il pilota della Redbull Ricciardo, arrivato terzo sul podio al Gp degli Stati Uniti 2016 e terzo nella classifica del Mondiale piloti ha dichiarato ai microfoni di Sky al termine della corsa: “peccato per la Virtual Safety Car, ho perso dieci secondi e Nico (Rosberg,ndr) ha fatto un pit stop gratis. Peccato ma è così: prima ero in vantaggio ed ero veloce. Terzo non male certo, ma secondo era meglio”.
Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 che inizia con la curiosità sulla sfida “fratricida” in casa Mercedes, con i piloti delle “frecce d’argento” impegnati in una “battaglia” che potrebbe riservare effetti imprevedibili. Le macchine scendono tutte in pista senza nessun problema, e dopo il giro di ricognizione si apprestano a scattare allo spegnimento dei semafori. Bandiera verde. Partiti. Hamilton cosa più unica che rara, scatta perfettamente, e non ha problemi a guadagnare la prima posizione alla fine del rettilineo, Ricciardo beffa Rosberg, cosi come fa Raikkonen su Verstappen, il giovane pilota della Red Bull deve vedersela anche con Vettel che sembra molto in palla, a differenza di quanto aveva fatto vedere in qualifica. Primi giri con Hamilton che mette le cose in chiaro, l’inglese guida benissimo e riesce nei primi due giri a guadagnare quel secondo che lo mette al riparo dall’uso DRS di Ricciardo, Rosberg prova a limitare i danni, mentre Vettel non riesce ad avere la meglio su Verstappen. Al 7° giro Hamilton riesce ad ottenere il giro veloce, in una sola frazione guadagna 4 decimi su Ricciardo, alla fine del giro il vantaggio accumulato è di quasi un secondo. 9° giro inizia il “balletto” del cambio gomme, il primo ad entrare e Ricciardo immediatamente seguito da Raikkonen e Verstappen. 11° giro entra anche Rosberg, il tedesco impressiona per la tranquillità di guida, il pilota sa benissimo che quello che gli serve a fine gara è un piazzamento, e non rischia praticamente nulla.
Dopo il cambio le posizioni restano invariate, ma con le coperture nuove le Ferrari sembrano più lente, Vettel “soffre” mentre Raikkonen deve subire il sorpasso di Verstappen. 17° giro Verstappen si mette in coda a Rosberg, il tedesco non può più aspettare e infatti cambia immediatamente ritmo. 19° giro Vettel cambia misteriosamente ritmo, adesso è lui il più veloce in pista. Bella nel frattempo la “lotta” tra Verstappen e Rosberg, con i meccanici della Red Bull che dicono al giovane di stare calmo, i richiami non subiscono effetti visto che l’olandese risponde che “non corre per arrivare quarto”. 22° giro Vettel continua ad essere il più veloce in pista, stranissimo questo “cambio” a metà gara. 24° giro Vettel è appiccicato a Raikkonen, mentre Rosberg si fa sotto a Ricciardo inseguito da Verstappen. 25° giro il muretto richiama Raikkonen ai box risolvendo il problema del sorpasso di Vettel, adesso il tedesco ha “strada libera” e può spingere al massimo.
Al 26° giro rientra Ricciardo, i meccanici montano gomma bianca cercando di cambiare strategia, il giro dopo rientra anche Verstappen ma i meccanici non lo aspettavano, e si sono dovuti fiondare mezzi svestiti per fare il cambio gomme. Vettel si ritrova terzo su un “podio virtuale” insperato alla partenza. 30° giro problemi per Verstappen che va pianissimo ma non si decide a posteggiare la sua autovettura. La direzione gara accende la “virtual safety car”, ne approfittano subito i piloti (Vettel, Hamilton e Rosberg) per entrare ai box.
La “virtual” resta per 2 giri, allo spegnimento il leader è ancora Hamilton, Vettel però si ritrova in 5^ posizione dietro il compagno di squadra. 39° giro dopo il “disastro” Red Bull arriva quello della Ferrari, Raikkonen entra per il cambio gomme ma si deve fermare dopo la ripartenza già nella corsia dei box, per il mancato avvitamento di un dado della gomma. Posizioni cristallizzate con distacchi pesanti in pista tra i piloti, primo solitario Hamilton mentre Rosberg si “accontenta” della sua 2^ posizione. 52° giro bel sorpasso di Alonso su Massa per la 6^ posizione, lo spagnolo sembra una furia e nell’ultimo giro mette nel mirino Sainz e lo sorpassa, chiedendo in 5° posizione. Davanti solito dominio Mercedes con Hamilton vittorioso e Rosberg secondo. Terzo Ricciardo e “medaglia di legno” per Vettel autore di una buona gara.
Lewis Hamilton torna alla vittoria aggiudicandosi il Gran Premio degli Stati Uniti sul cirucito di Austin, il tre volte campione del mondo di Formula 1 rosicchia 7 punti nel mondiale piloti a Nico Rosberg che ha chiuso in seconda posizione per l’ennesima doppietta Mercedes. La Red Bull riesce comunque a salire sul podio con il terzo posto di Daniel Ricciardo, Ferrari ancora una volta fuori dalla top 3 con Vettel quarto che nel finale monta le super-soft per fare almeno il giro più veloce e Raikkonen ritirato dopo che nel suo ultimo pit stop i meccanici non sono riusciti a fissargli lo pneumatico posteriore destro. Al termine di una bella lotta con Sainz e Massa, Fernando Alonso con la McLaren-Honda conquista la quinta posizione precedendo i due colleghi, ottavo posto per Perez che precede Button e Grosjean che riporta la Haas a punti proprio nella casa. Al traguardo anche Magnussen, Kvyat, Palmer, Ericsson, Nasr, Bottas, Wehrlein e Ocon.
Mancano solamente 15 giri al termine del Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin (diciottesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Raikkonen non si trova molto a suo agio con la mescola soft (gialla) e decide di rientrare per la seconda volta passando alle super-soft con le quali fa subito segnare il giro veloce, Verstappen con la Red Bull reagisce ma rientra ai box senza avvertire i suoi meccanici che quando lo vedono arrivare sulla piazzola sono ancora comodamente seduti in poltrona, a causa del tempo perso l’olandese torna in pista dietro al finlandese ma poco dopo è costretto ad alzare bandiera bianca per la rottura della sua power-unit TAG Heuer, Verstappen dopo aver proceduto a lungo ad andatura ridotta decide di parcheggiare nella via di fuga, la direzione gara attiva la Virtual Safety Car per consentire ai commissari di rimuovere la vettura in tutta sicurezza, Hamilton e Rosberg ne approfittano per effettuare la sosta senza perdere troppo tempo nei confronti degli avversari, tornando in pista sempre davanti a tutti. Raikkonen con due mescole di vantaggio prova a mettere pressione a Ricciardo che con la gomma bianca può andare fino in fondo mentre il finlandese deve fermarsi un’altra volta per montare la soft, ma i meccanici gli fissano male lo pneumatico posteriore destro e Raikkonen, per motivi di sicurezza, è costretto a fermarsi e la sua gara finisce qui.
Sono stati percorsi 24 dei 56 giri previsti per il Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin, gara numero 18 del mondiale di Formula 1, facciamo un attimo il punto della situazione. Le gomme durano meno del previsto, sia le super-soft che le soft, e dunque tutti i piloti che si trovano nelle posizioni di testa sono costretti ad anticipare la prima sosta ai box: Hamilton, Verstappen, Ricciardo e Raikkonen tornano ai box per montare la gomma gialla, mentre Rosberg fa una strategia diversa e opta per un treno di medium cercando di allungare lo stint rispetto ai suoi colleghi, l’ultimo dei big a fermarsi è Vettel che passa dalla gomma rossa alla gialla. Dopo il valzer delle soste Hamilton conserva il comando su Ricciardo, Rosberg, Verstappen, Raikkonen e Vettel, in zona punti al momento anche Massa, Sainz, Kvyat e Alonso. Da segnalare un altro ritiro, quello di Esteban Gutierrez, a causa di un problema ai freni della sua Haas il messicano è costretto a portare la macchina ai box. Nel frattempo Verstappen chiede troppo alle sue gomme (sebbene dai box gli ricordano di gestirle) e i suoi tempi si alzano bruscamente, Vettel invece ha davvero un gran ritmo e si avvicina a Raikkonen che a parità di gomma gira decisamente più piano.
Siamo nel corso del 7^ giro del Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin (diciottesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Al via, questa volta, Hamilton parte bene e mantiene la prima posizione, questa volta è Rosberg ad avere qualche problema al via e si fa scavalcare da Ricciardo mentre Raikkonen guadagna la posizione su Verstappen, rimane invece dietro Vettel che con una mescola più performante prova ad attaccare l’olandese della Red Bull che come al solito si difende come un leone. Caos nelle retrovie con due contatti, quello tra Bottas e Hulkenberg (foratura per il finlandese, macchina danneggiata per il tedesco che è costretto al ritiro) e tra Kvyat e Perez (testacoda per il messicano che però non riporta danni sulla sua Force India). Davanti Hamilton non fa il vuoto ma si capisce perché, il britannico ha la gomma gialla (soft) perché Ricciardo, che lo segue, monta la super-soft (rossa).
Ci siamo, l’attesa è finita: alle ore 21 italiane (le 14 locali) prenderà il via il Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin, gara numero 18 del calendario 2016 di Formula 1. Lewis Hamilton scatterà dalla pole position sulla griglia di partenza, affianco a lui in prima fila Nico Rosberg può contare su 33 punti di vantaggio in classifica nei confronti del compagno di squadra ma bisognerà vedere se il tedesco lascerà fare oppure proverà ad affiancarlo alla prima curva. Se le due Mercedes sono le favorite d’obbligo per la vittoria, la Red Bull spera almeno nel podio con Ricciardo e Verstappen che partono dalla seconda fila, davanti alle Ferrari di Vettel e Raikkonen che in questo fine settimana non hanno mai dato l’impressione di poter lottare alla pari con quelle che al momento sono le due squadre dispongono delle macchine migliori. Più indietro, Force India, Williams e McLaren lotteranno per un piazzamento in zona punti, nelle retrovie Haas, Renault, Toro Rosso, Saubr e Manor sperano in qualche guaio di chi sta davanti per poter scalare la graduatoria. Per quanto riguarda l’uso delle gomme, la Pirelli raccomanda di non usare un treno di super-soft per più di 15 giri, mentre la durata media di soft e medie si attesta rispettivamente sulle 21 e 30 tornate.
Per Lewis Hamilton il momento della verità sarà quello della partenza, il tre volte campione del mondo di Formula 1 quest’anno al via delle varie gare non è mai stato un fulmine, facendosi sopravanzare in più occasioni da chi stava dietro di lui sulla griglia di partenza. Oggi il britannico non può assolutamente permettersi errori se vuole mantenere aperta la lotta per il titolo piloti, Hamilton dovrà essere in grado di andare in fuga sin dalla prima fuga se vuole avere ancora qualche speranza nei confronti di Rosberg che invece può permettersi di gestire e accontentarsi della seconda posizione. Se nel 2015 e 2014 la pressione era tutta per il tedesco, quest’anno i ruoli si sono ribaltati, adesso è il figlio di Keke ad avere il coltello dalla parte del manico e ad amministrare un tesoretto davvero prezioso, mentre Hamilton non ha più nulla da perdere e dovrà solamente attaccare senza fare alcun calcolo di sorta.
Terzo posto sulla griglia di partenza del pilota Red Bull Daniel Ricciardo, che in vista del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1 nutre ottime speranze:”Sono felice per la qualifica. Questo è il massimo che potevamo fare, buona la progressione, siamo andati sempre più veloci. Abbiamo iniziato con le gomme supersoft quando gli altri avevano le soft, quindi speravo che andasse bene a me”. Alla fine, visti i risultati conseguiti dal pilota italo-australiano sul circuito di Austin, la scelta del team si è rivelata azzeccata:”Questo mi dà un po’ di vantaggio per il via e spero mi consenta di partire bene dal primo giro. Le supersoft non avranno molta autonomia così di solito vuoi provare a farci una manciata di giri, ma idealmente mi mettono in una posizione migliore per la partenza e spero di poter dettare il mio ritmo invece che combattere nel traffico”.
Soddisfazione a metà per Max Verstappen, pilota Red Bull, per la quarta posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 ottenuta in qualifica. Verstappen ha dichiarato:”Essere entrambi in seconda fila (riferito a Ricciardo, ndr) non è così male dopotutto. Per me la qualifica è iniziata bene ma non è finita alla grande. Il primo tentativo in Q3 è andato bene e il secondo è andato bene pure fino all’ultima curva quando ho perso un po’ di tempo andando sovrasterzo”. Il bilancio in ogni caso non può essere negativo:”Ho tre macchine davanti a me, quindi ho bisogno di superarle durante la gara e spero che partire con le gomme soft mi aiuti in questo. Le Mercedes hanno mostrato di essere davvero forti in qualifica e batterle sarà difficile. Il nostro focus dovrà essere su chi sta dietro di noi. Il fatto che io e Daniel partiamo con due strategie diverse significa che abbiamo più opzioni per attaccare o per difendere, dunque spero sarà una gara eccitante”.
La sesta posizione sulla griglia di partenza conquistata nelle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1 non può soddisfare Sebastian Vettel, il pilota Ferrari abituato a piazzamenti di tutt’altro genere nel corso della sua carriera. Come riportato dal sito ufficiale del Cavallino, il tedesco al termine delle prove ha dichiarato:”Non è stata una gran qualifica, speriamo che la gara vada meglio. Di sicuro possiamo provarci, tentare cose diverse, imparare da oggi (ieri, ndr) e andare avanti. Di certo non siamo contenti del divario da chi ci sta davanti. Non una grande sessione per me: nel complesso non andava così male, la macchina reagiva bene, ma non eravamo abbastanza veloci. Certo, in Q3 avrei potuto fare leggermente meglio, ma in fin dei conti è chiaro che ci manca qualcosa rispetto alle macchine davanti; così penso che domani (oggi, ndr) potrebbe essere un’altra storia. Probabilmente sono stato un pò troppo aggressivo nel mio ultimo giro. Resta un punto interrogativo sul perché a Suzuka andassimo così bene sulle curve veloci mentre qui perdevamo; ma in fondo ci è mancato qualcosa un po’ dappertutto”. Rispetto alla gara, Seb aggiunge:”C’è sempre la possibilità di battere gli altri in strategia ma penso si debba reagire con prontezza. La strategia è fissata solo per la parte iniziale, nel senso che si sa con quali gomme si prende il via; ma abbiamo conservato alcuni set di pneumatici freschi per cui si vedrà. Il degrado gomme è sempre un fattore e potrebbe giocare un ruolo determinante”.
Kimi Raikkonen partirà dalla quinta posizione sulla griglia di partenza nel Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1, ma il pilota Ferrari, come riportato dal sito ufficiale della scuderia di Maranello, non è contento della prestazione della sua macchina:”Ovviamente non possiamo essere soddisfatti di questo risultato, considerando la differenza con i tempi registrati dai primi. Abbiamo fatto quello che potevamo, ma la nostra posizione in griglia è tutt’altro che ideale. Questa è la realtà di oggi e ora dobbiamo essere più forti in gara. Ieri (venerdì, ndr) abbiamo faticato un po’ a trovare il giusto assetto, abbiamo cambiato piccole cose qua e là e oggi (ieri, ndr) il comportamento della vettura è stato abbastanza buono, ma ci manca velocità sul giro e per essere più veloci abbiamo bisogno di più aderenza”. Per quanto riguarda la gara Raikkonen ha le idee chiare:”Sarà una gara lunga; la simulazione è andata abbastanza bene, mi aspetto che la macchina vada meglio domani (oggi, ndr). Daremo il nostro meglio per fare una buona gara”.
La settima posizione sulla griglia di partenza conquistata da Nico Hulkenberg in vista del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula Uno, sembra soddisfare pienamente il pilota della Force India:”Posizionarsi sulla settima casella della griglia è buono per quanto fatto oggi (ieri, ndr). Ancora una volta siamo i primi dopo i tre grandi team, che è dove noi ci attendevamo di essere realisticamente. Noi sapevamo che avremmo fatto bene qui, ma al momento sono sorpreso del margine che abbiamo sulle macchine dietro di noi”. Hulkenberg non sembra avere particolari dubbi su ciò che bisognerà fare in gara:”La partenza e il primo giro saranno fondamentali per la corsa, quindi avrò bisogno di tenermi lontano dai guai, abbassare la testa e premere sull’acceleratore. Scegliere la strategia è ciò su cui ci concentreremo stanotte (ieri, ndr). Io penso che ci siano diverse opzioni, quindi dobbiamo vedere quella che ci fornisce le migliori opportunità”. Hulkenberg comunque è apparso determinato:”Voglio solo un grande risultato”.
Sergio Perez scatterà dall’undicesima posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula Uno con la sua Force India. Al termine delle qualifiche il driver messicano non ha fatto buon viso a cattivo gioco:”Questa (quella di ieri, ndr) è stata una giornata disordinata, non solo in qualifica ma anche nelle ultime libere. Per qualche ragione sono stato abbastanza distante dal ritmo e dalle prestazioni che abbiamo avuto ieri. Questa mattina (ieri, ndr), abbiamo trovato un problema con uno dei componenti della parte posteriore della vettura che ha compromesso il mio passo. Pensavo che lo avessimo risolto per le qualifiche ma credo ci sia ancora un problema con la macchina perché i dati mostravano che era molto difficile eguagliare il mio compagno di squadra in frenata. Ho sentito la macchina nervosa anche nelle curve più veloci. Fiduciosamente possiamo capire dove sto perdendo e trovare una soluzione che non abbia un impatto sul mio passo gara”.
È Lewis Hamilton ad aver ottenuto la pole position sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1. Il pilota Mercedes, al termine delle qualifiche ha manifestato tutto il suo entusiasmo:”Stiamo lavorando duramente e questo è un premio per ognuno nel team. Sono contento che sia venuto tutto insieme e che posso rivendicare la mia pole position negli Usa. Sono sempre andato abbastanza male alla prima curva trovando difficile tenere la giusta traiettoria e perdendo tempo in questa parte della pista ma fortunatamente oggi l’ho fatta bene ed era il momento giusto per farla”. Il campione del mondo in carica, in vista della gara odierna, è fiducioso:”Mi sento forte questo weekend e affronterò la gara come tutte le altre. Abbiamo fatto molto lavoro per rendere le nostre partenze solide come il nostro passo gara e non vedo l’ora di tornare in pista domani (oggi, ndr)”.
Nico Rosberg, dopo aver conquistato la seconda posizione sulla griglia di partenza sul tracciato di Austin nelle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1, non è soddisfatto del tutto:”Ho prodotto un buon giro per il mio tentativo finale in Q3, purtroppo però non è stato abbastanza visto l’extra-time trovato da Lewis (Hamilton, ndr) nel primo settore. Come abbiamo visto quest’anno non dipende tutto da dove ti qualifichi e io credo di avere ancora una grande chance di vincere la gara di domani (oggi, ndr)”. La strategia del pilota Mercedes è chiara:”Proverò a raggiungere Lewis mentre ci dirigeremo verso la prima curva ma Austin è una pista che concede un sacco di opportunità se non succederà in quel punto”. Poi un auspicio per se stesso:”Sarebbe fantastico domenica notte partire da qui con la prima vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti”. Nico Rosberg riuscirà nel suo intento?
Il pilota della Williams, Valtteri Bottas, ha conquistato la nona posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1 sul circuito di Austin. Dalle dichiarazioni rilasciate dopo le qualifiche, è emerso un finlandese fiducioso in vista della gara:”Questa è stata una buona qualifica per noi come team. Siamo tra le Force India per la partenza della gara di domani (oggi, ndr) e questo dopo che loro hanno avuto un ritmo maggiore rispetto a noi. Fiduciosamente, domani (oggi, ndr) le cose cambieranno. Sarà una gara lunga e noi sappiamo di poter competere contro di loro con il nostro passo gara. I progressi che abbiamo fatto dalle libere di oggi (ieri, ndr) con il nostro set-up ci aiuteranno, così sarà una battaglia molto ravvicinata e aggressiva con le Force India. Noi dobbiamo fare qualsiasi cosa per stare davanti ad entrambe le loro macchine. Questa è una battaglia che possiamo vincere”.
Felipe Massa ha fatto sua la decima casella sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 diFormula 1 alle spalle del compagno di squadra in Williams, Vallteri Bottas. Queste le parole del pilota brasiliano al termine delle qualifiche:”La cosa positiva di oggi è che entrambe le nostre macchine sono posizionate tra le due Force India quindi siamo ben posizionati per fare la corsa su di loro. Il solo lato negativo è che il distacco dalla macchina di Hulkenberg è maggiore di quanto ci sarebbe piaciuto che fosse, ma lo nostra vettura rende al meglio sui long run su questo tracciato piuttosto che sui run più corti, perciò questo ci aiuterà domani (oggi, ndr)”. Il driver verdeoro ha ben chiaro ciò che bisogna fare perché tutto giri al meglio ad Austin:”Dobbiamo fare bene tutte le cose, specialmente la strategia, per totalizzare più punti possibili”.
È un Carlos Sainz al settimo cielo quello intervistato dai cronisti dopo il raggiungimento della decima posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2016 di Formula 1 con la sua Toro Rosso:”Non potrei essere più felice di come sono, al termine delle qualifiche di oggi (ieri, ndr)! Dopo una terza sessione di libere un po’ complicata, in cui non ho potuto passare molto tempo in pista, a causa di due forature, riuscire a mettere insieme un gran giro in Q2 e poter passare alla Q3 è qualcosa di semplicemente fantastico: ero felicissimo quando mi hanno comunicato la posizione alla radio!”. Una gioia, quella di Sainz, probabilmente condivisa da tutta la scuderia come confermato dal driver madrileno:”Sono sicuro che anche il team è stato molto contento: è un risultato di cui avevamo bisogno dopo alcuni weekend di gara difficili. Oggi (ieri, ndr) è uno di quei giorni che ricorderò sempre della mia stagione 2016! Domani (oggi, ndr) sarà una gara dura, ma faremo certamente del nostro meglio per lottare per la zona punti”.
Daniil Kvyat, pilota della Toro Rosso che partirà dalla 13esima posizione sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti, non condivide lo stesso entusiasmo del compagno di scuderia Carlos Sainz, qualificatosi decimo:”Non è stata una brutta qualifica. Per me, oggi (ieri, ndr), la macchina era un po’ difficile da guidare a causa di qualche problema di bilanciamento…Tuttavia, il tempo sul giro non è stato male, considerando quanto siamo arrivati vicini alla Q3, mancata solamente per un decimo e mezzo”. Il russo guarda comunque il bicchiere mezzo pieno:”La cosa positiva è che domani (oggi, ndr) potremo scegliere le gomme con cui iniziare la gara, qualcosa di veramente importante dal punto di vista strategico. In gara possono accadere molte cose e a centro gruppo i distacchi sono veramente ridotti, quindi possiamo provare a lottare per la zona punti”. Il driver della Toro Rosso riuscirà ad avvicinarsi al compagno di squadra?
Domenica nel segno della Formula 1: in diretta dal circuito di Austin si corre il Gran Premio degli Stati Uniti Usa 2016, il diciottesimo appuntamento del Mondiale 2016 (clicca qui per il dettaglio della griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 di Austin). Diciamo subito che la partenza della gara sul tracciato del Circuit of the Americas avrà luogo alle ore 21.00 italiane, cioè quando ad Austin saranno le 14.00 del pomeriggio, il classico orario di partenza della maggior parte delle gare di Formula 1, considerate le sette ore di fuso orario che separano l’Italia dal Texas, che naturalmente è indietro rispetto all’Europa. Diamo subito anche alcune importanti informazioni tecniche: la gara si svolgerà sulla distanza di 56 giri, ognuno dei quali misura 5.513 metri, per un totale di 308,405 km. In ogni giro saranno da affrontare 20 curve, alcune veloci ed altre più lente per un circuito che – come quasi tutti quelli più recenti creati da Hermann Tilke – cerca di mixare al suo interno tratti veloci, passaggi più tecnici e curve più lente. Un punto caratteristico è senz’altro la salita che porta dalla linea del traguardo alla curva 1 con ben 40 metri di dislivello, che sarà fondamentale al primo giro. C’è poi un lungo rettilineo fra le curve 11 e 12, nel quale si potrà attivare il Drs proprio come sul rettilineo del traguardo (naturalmente i due punti dove sorpassare sarà più facile), mentre l’ultimo settore della pista è sicuramente il più tortuoso. Altra particolarità è che si gira in senso antiorario, come nel resto dell’anno solo Singapore, Interlagos e Abu Dhabi.
Continuerà anche negli Stati uniti la lotta per il titolo mondiale fra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, con la Red Bull e la Ferrari che proveranno a fare i terzi incomodi che potrebbero essere l’ago della bilancia: questa naturalmente è la speranza di Hamilton, che ne ha bisogno per recuperare i 33 punti che lo dividono dal compagno di squadra. Se infatti da qui alla fine dell’anno ci fossero quattro doppiette Mercedes, Lewis non vincerebbe il Mondiale nemmeno se arrivasse davanti a nico in tutte le gare. Un anno fa tutto si decise di fatto alla prima curva, dove Hamilton scavalcò Rosberg, che era partito dalla pole position ma ebbe una brutta partenza (ancora oggi uno dei pochi talloni d’Achille della Mercedes); poi Rosberg risalì e ad un certo punto si ritrovò addirittura al comando, ma fu nuovamente superato dal compagno di squadra, che proprio grazie a quel successo si laureò matematicamente campione del Mondo. Adesso il dominio delal Mercedes è rimasto lo stesso, ma sono cambiati i rapporti di forza interni al team di Stoccarda, con Hamilton all’inseguimento della “lepre” Nico Rosberg.
La vittoria anticipata del Mondiale Costruttori di Formula 1 non placa la fame della Mercedes, che punta ad un buon piazzamento sulla griglia di partenza ad Austin per gettare le basi in vista del Gran Premio degli Stati Uniti. “Speriamo di fare qualche giro secco migliore rispetto all’anno scorso. Non sarà difficile, considerando la pioggia torrenziale nel 2015”, ha dichiarato il direttore tecnico della Mercedes, secondo cui le condizioni meteo dell’anno scorso hanno condizionato le prestazioni della vettura e delle gomme. Le scuderie, dunque, secondo Paddy Lowe devono basarsi sui dati del 2014 per preparare il lavoro in vista del prossimo GP di Formula 1 negli Stati Uniti. I tempi saranno più veloci e, dunque, sarà interessante la battaglia che si aprirà per la griglia di partenza: “È una bella pista, ci sono cambi di pendenza interessanti, sequenze difficili e possibilità di sorpasso, motivo per il quale questa pista ha sempre prodotto gare emozionanti”, ha spiegato Paddy Lowe. Il direttore tecnico della Mercedes non pensa però solo ad assetti e griglia di partenza, ma anche ai fan che seguiranno il prossimo Gran Premio di Formula 1 ad Austin, negli Stati Uniti: “Arrivano da tutta l’America del Nord e Centrale. Conosciamo la loro passione: l’anno scorso sono rimasti sotto la pioggia fino alla fine della gara”.
Il gran premio di Formula 1 di questa sera si svolge su un circuito molto particolare e solitamente molto apprezzato dai piloti, affascinati dai cambi di pendenza che si devono affrontare dopo la partenza dal rettilineo della griglia di partenza. Il pilota della Ferrari e campione del mondo della F1 Kimi Raikkonen ha voluto dare la sua presentazione al circuito di Austin, affermando che: “Penso che sia un gran circuito con un bel disegno e continui cambi di pendenza. Il fatto che non sia piatto lo rende molto interessante. L’anno scorso il tempo fu tremendo per quasi tutto il fine settimana e non è stato bello per nessuno inclusi i piloti e spettatori ma fa parte del gioco. Anche la città p molto bella ed è davvero un bel posto per un Gran Premio con tutta la gente che accorre. I sorpassi’ senza dubbio si può durante la gara ma il tratto in salita è molto breve: la pendenza aiuta a rallentare la vettura in frenata. La curva numero 1 rimane comunque molto difficile: comunque è un circuito in cui la gara può essere emozionante”.
In attesa che si accendano i motori della Formula 1 sulla griglia di partenza del Gran Premio delle Americhe 2016, una delle ultime emozionanti prove del mondiale della F1, diamo un rapido sguardo al circuito che ospita la gara di questa domenica, ovvero il tracciato di Austin. Lungo ben 5.47 chilometri il circuito del Gp delle Americhe è sicuramente dei più amati dai piloti, divertiti dai rapidi cambi di andatura che il circuito richiede: sono infatti presenti ben 20 curve e solo due lunghi rettilinei che costringono a brusche frenate alla loro conclusione, che andranno percorsi per 59 volte. La prima curva è forse tra le più interessanti viste nel mondiale F1: si trova infatti a circa 22 metri di altezza rispetto al rettilineo della griglia di partenza ed essere affrontata con molta cautela. Solo dopo i piloti posso accelerare e affrontare le successive curve con maggiore sicurezza e dimestichezza: dalla curva 7 inizia il secondo settore, molto veloce che immette al lungo rettilineo che va dalla curva 11 a alla 12 dove è possibile usare il DRS e dove si raggiungono le velocità più elevate. Ma attenzione alla curva 10 che dovrà essere affrontata alla velocità di 78km/h: un serio impegno per tutto l’impianto frenante.
Dando qualche altra informazione tecnica sulla pista, la Brembo informa che il circuito di Austin è da considerarsi mediamente impegnativo per gli impianti frenanti, con i piloti che impiegano nelle frenate circa il 18% del tempo sul giro. Spiccano due staccate molto brusche, alla curva 1 e soprattutto alla curva 12 (naturalmente quelle poste alla fine dei due rettilinei principali) che risulta essere una delle più impegnative della stagione quanto a energia dissipata e una delle più brusche per il pilota con una forza G pari a -5,7 G. Passando poi alle gomme, Pirelli porterà ad Austin le seguenti tre mescole: P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft, dunque si torna ad un terzetto piuttosto “morbido” (anche se mancano le ultrasoft) dopo due gare in cui sono scese in pista le mescole più dure del range proposto dal fornitore italiano di pneumatici. C’è curiosità soprattutto per le supersoft, che vengono portate per la prima volta al Circuit of the Americas.
Adesso però mettiamoci comodi, perché è arrivato il momento tanto atteso in cui sarà la pista ad emettere il suo verdetto inappellabile al termine di una gara che si annuncia decisamente interessante, visto che le possibilità di effettuare una corsa d’attacco non mancheranno per chi saprà osare e che il duello Rosberg-Hamilton per il titolo iridato è sempre più nel vivo: la diretta della gara del Gran Premio degli Stati Uniti Usa 2016 di Formula 1 sul circuito di Austin sta per cominciare…
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE