E’ il pilota più giovane della storia della Formula 1 a vincere un Gran Premio. Max Verstappen, nato il 30 settembre 1997 ad Hasselt in Olanda, ha conquistato il primo posto sul circuito di Barcellona davanti a Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Sicuramente è stato agevolato dal disastro Mercedes, con Lewis Hamilton e Nico Rosberg che al primo giro si sono toccati. Sicuramente però è stata grande la sua impresa, oltretutto perché ha conquistato questo successo alla prima gara con la Red Bull. Un predestinato, un pilota che in futuro potrebbe scrivere pagine importanti della Formula 1. Per commentare questa sua storica vittoria abbiamo sentito Giancarlo Minardi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Max Verstappen è stato il pilota più giovane della storia della Formula 1 a vincere un Gran Premio, a 18 anni. Cosa ne pensa? Verstappen si è confermato una bella realtà. E’ stato giusto da parte della Red Bull puntare su di lui, farlo crescere nella Toro Rosso per poi inserirlo nel team principale.
Impresa doppia visto che ha vinto al debutto con la Red Bull… Sinceramente non mi aspettavo questo suo risultato. Ha fatto molto bene a Barcellona. Va detto che ha ha approfittato del disastro Mercedes, se no sarebbe arrivato al massimo terzo. Però ha resistito agli attacchi. Non è facile a 18 anni trovarsi in testa a un Gp, anche se sul circuito spagnolo non è molto facile superare.
Un predestinato potremmo dire, un pilota già eccezionale alla sua età? Bravo, sì molto bravo, ora però la Red Bull dovrà cercare di gestirlo. Ha altri tre piloti di notevole valore. C’è Ricciardo, poi Sainz che ha ottenuto un sesto posto importante in Spagna con la Toro Rosso. Un altro talento, senza comunque dimenticare Kvyat che qualche bella gara l’ha già fatta.
Tecnicamente come lo giudica? Per capire veramente com’è Verstappen bisognerebbe lavorarci assieme. Mi sembra in ogni caso un pilota freddo, calcolatore.
A quale pilota del passato assomiglia? E’ sempre difficile fare paragoni, si parla di generazioni diverse, che non possono essere molto confrontate. Ognuno appartiene al suo tempo.
Cosa potrà fare in futuro? Intanto bisogna dire che una rondine non fa primavera. Voglio dire che bisognerà aspettare per dare un giudizio. Verstappen indubbiamente ha talento, ma saranno i prossimi anni a dirci dove potrà arrivare. E’ bello però vedere un pilota giovane venire fuori in Formula 1.
Quanto lo stanno aiutando i progressi della Red Bull? Molto, perché se non avesse una macchina competitiva non potrebbe correre ad alti livelli.
Lo potremo vedere un giorno alla Ferrari? Intanto bisogna dire che attualmente la Ferrari ha due ottimi piloti come Raikkonen e Vettel. Vedremo quello che succederà in futuro. (Franco Vittadini)