Concluso ormai il Gran Premio d’Europa che quest’anno si è corso sul nuovo circuito della Formula 1 di Baku, in casa Force India si festeggia ancora la fantastica prestazione di Checo Perez, che ha chiuso terzo il Gp di F1 azero. La gioia di Perez è chiaramente più che giustificata, visto l’ottimo weekend che ha condotto: “abbiamo lavorato tantissimo, sapevo che il podio oggi era possibile. È fantastico essere sul podio per la seconda volta della stagione, io e il mio team siamo avendo una splendida stagione”. Alcuni hanno però supposto che il suo podio fosse una specie di regalo fattogli da Raikkonen, il quale ha dovuto scontare una penalità imposta dalla FIA, ma il pilota messicano è sicuro della sua prestazione: “sapevo che Raikkonen aveva una penalità, ma nell’ultimo giro ero davvero vicino al ferrarista e ho colto l’opportunità di superarlo”. Il momento decisivo per la Force India di Perez è stata proprio la partenza di questo emozionante Gran Premio d’Europa a Baku: “la chiave della mia gara è stata la partenza, eccellente e ho evitato subito Massa e la Toro Rosso di Kviyat, dopo ho un po’ sofferto con le gomme, ma col muretto abbiamo fatto le giuste scelte”.



Durante il Gran Premio d’Europa, andato in scena ieri sul nuovo cirtuito della Formula 1 a Baku, entrambe le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno avuto alcuni problemi al momento non meglio identificati che hanno in parte compromesso la loro prestazione. La vittoria di Rosebrg, sempre più leader della classifica piloti della F1 è stata un buon segnale nella scuderia tedesca, in testa alla classifica del Mondiale Costruttori. Al termine del Gran Premio d’europa a Baku si è poi scoperta l’origine del problema che affliggeva le Mercedes: si trattava di un errore nel setting elettronico del motore. Un problema in realtà minimo, che i piloti stessi potevano correggere su istruzione del muretto. Ma purtroppo per regolamento questo tipo di conversazione non è ammessa tra scuderia e pilota, perciò solo Rosberg è riuscito a risolvere intuendo l’origine dell’errore. Toto Wolff ha infatti spiegato: “è stato un errore di configurazione, ma per regolamento non possiamo dire al pilota come sistemarlo, ma soltanto segnalarlo. Nico Rosberg è stato più fortunato ed è riuscito a risolverlo in fretta, Hamilton invece ha perso più tempo”.



In occasione del Gran Premio d’Europa che si è corso ieri a Baku, la Williams ha portato a casa un vero e proprio record. Non parliamo di posto in classifica questa volta ma del pit-stop più veloce nella storia della Formula 1. In particolar modo è avvenuto in occasione della seconda sosta di Felipe Massa, con i meccanici della casa inglese che sono riusciti a smontare e rimontare le gomme in un secondo e novantadue centesimi, come fatto dalla Red Bull ad Austin nel 2013. La Ferrari aveva annunciato di aver superato il record nel Gran Premio del Giappone del 2015 scendendo a un secondo e ottantacinque centesimi, ma questo record non è mai stato ufficializzato. “Il team ha compiuto un lavoro fantastico durante i pit stop” ha dichiarato il capo ingegneri della Williams Rob Smedley, con la casa inglese che verrà sicuramente ricordata anche per questo nell’attuale stagione.



Il Gran Premio d’Europa 2016 di Baku, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1 termina in maniera positiva per le Ferrari, che nell’ordine d’arrivo sono arrivate rispettivamente seconda con Sebastian Vettel e quarta con Raikkonen. Una vettura finalmente performante nonostante i giorni di prove libere non particolaremnte esaltanti: una situazione che conferma che la rossa di Maranello sta ritornando ai suoi giorni di gloria, sebbene la Mercedes sia risultata in questo Gran Premio d’Europa ancora una volta imprendibile, anche sul circuito cittadino azero, esordiente nel Campionato di F1. L’ ad del gruppo FCA di cui fa parte anche la Ferrari, Sergio Marchionne è giunto ieri a Baku, per sostenere  la scuderia del cavallino rampante, in grande crisi in questa stagione di Formula 1 dominata dalle Mercedes, leader della classifica costruttori e nella classifica piloti grazie al primo e secondo posto dei suoi piloti, Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Dopo la buona prova delle Ferrari a Baku Marchionne è positivo: “ la Ferrari sta arrivando, oggi nessuno si è lamentato della macchina che sta andando bene, lasciateci lavorare“. Mentre a proposito dei suoi piloti ha voluto aggiungere : “Vettel oggi ha fatto un lavoro immenso, dobbiamo dargli la macchina adeguata. Raikkonen in discussione? è un campione del mondo, non si discute su di lui“. 

Una vittoria meritata e spettacolare, costruita giro su giro quella di ieri a Baku di Nico Rosberg, vincitore del Gran Premio d’Europa 2016, atteso appuntamento sul circuito azero del Mondiale di Formula 1. Partito in prima fila il pilota della Mercedes e leader iridato della classifica piloti del Campionato di, il tedesco non può che esprimere parole di soddisfazione per quanto fatto: “ sono molto contento, soprattutto perchè ho avuto un feeling ottimo con la macchina, ero un tutt’uno e sapevo quanto potevo spingere”. Partito sulla griglia di partenza in maniera pulita Rosberg ha sfruttato a pieno la superiorità della sua Mercedes e ha condotto una gara quasi in solitaria nel circuito esordiente di Baku, dove la Formula 1 ha corso per la prima volta proprio lo scorso weekend: “è una pista interessante ma molto difficile e impegnativa, è pesante e ci sono punti in cui davvero non puoi fare errori”. Non così bene è invece andata al suo compagno di squadra e diretto avversario di Rosberg nella classifica piloti Lewis Hamilton, che partito in decima posizione dulla griglia di partenza ha chiuso quinto il suo Gran Premio d’Europa dopo diversi problemi nel settaggio. Anche Nico Rosberg ha riscontrato gli stessi problemi di potenza: “si avevamo dei problemi di potenza, un settaggio sbagliato in entrambe le vetture, lo sapevano ma i box non mi potevano dire di più, perciò ho guardato il volante, ho fatto i miei calcoli e mosso qualche levetta ed è andata subito bene”

A Baku si è corso oggi il Gran Premio d’Europa 2016 di Formula 1, che per la prima volta ha fatto il suo ingresso nel calendario della stagione. La gara ha visto come sempre il dominio Mercedes, anche se a gioire stavolta è stato soltanto Nico Rosberg, che è riuscito a fermare la rimonta di Lewis Hamilton, il quale con le vittorie in serie nelle ultime gare si era rimesso prepotentemente in scia al compagno di squadra. Questo week-end ha invece sorriso a Rosberg, il quale si è portato a casa la vittoria e ha consolidato il proprio primato nel mondiale. La Ferrari è riuscita ad ottenere un buon risultato, perchè Vettel ha fatto un’ottima gara e ha chiuso secondo ad una distanza cronometrica non troppo alta rispetto al vincitore. Il terzo posto è andati a Perez, che ha portato quindi la Force India sul podio: la sua è stata un’ottima gara e soltanto il dominio di Rosberg, che non andava a podio da tre gran premi, ha offuscato la sua grande gara. Subito ai piedi del podio si è piazzato l’altro ferrarista: Raikkonen è stato autore di un’ottima prova, anche se ancora una volta il pilota sembra non aver apportato il contributo che tutta Maranello si aspetta da lui. Il vero deluso di giornata è senza dubbio Hamilton, che ha comunque limitato i danni. Il campione in carica, reduce da tre vittorie di fila, partiva dalla decima posizione ed è comunque riuscito a terminare in quinta posizione, portando a casa dei punti che alla fine potrebbero risultare comunque importanti in ottica campionato. 

Il sesto posto se lo è portato a casa Valtteri Bottas (Williams), mentre le due Red Bull di Daniel Ricciardo e del baby fenomeno Max Verstappen si sono dovute accontentare della settima ed ottava piazza. Infine buon piazzamento anche per l’altra Force India, con Hulkenberg che ha ottenuto il nono tempo, e per Massa che è terminato decimo con la Williams. La situazione in classifica ora vede Rosbeg avanti di 24 punti sul compagno di squadra, visto che il tedesco è primo con 141 punti, mentre il campione del mondo insegue a 117 punti. Seguono i due ferraristi, con Vettel che però è ancora sotto i 100 punti, visto che al momento, grazie a questo secondo posto, ha 96 punti. Raikkonen è invece quarto con 81 punti e ha superato Ricciardo, che al momento ne ha 78. Sul fronte dei costruttori continua ovviamente il dominio Mercedes, anche se la Ferrari ha accorciato un poco le distanze. Dopo questo Gran Premio d’Europa la Mercedes è ampiamente prima con 258 punti, mentre la Ferrari insegue a 177 punti. Il prossimo appuntamento sarà vicino a noi, visto che il prossimo GP si correrà in Austria, nel primo weekend di luglio. Vediamo ora come è andata la gara. La gara su questo circuito cittadino è partita fortunatamente senza incidenti: allo scattare del semaforo verde tutti sono riusciti a uscire, come si suol dire “indenni”, dalla prima curva. Le posizioni di partenza non hanno subito mutamenti, con Rosberg, Ricciardo e Vettel che hanno confermato le posizioni ottenute in qualifica, così come tutti gli altri. Il primo ad accusare dei problemi è stato Kvyat. Il russo ha dovuto fare i conti con problemi tecnici e dopo pochi giri è dovuto mestamente ritornare ai box. Per la Toro Rosso è stato un pessimo week-end, perchè oltre al russo, anche Sainz ha dovuto alzare bandiera bianca. Al 5° giro c’è stata la prima emozione: a regalarla suo malgrado è stato Verstappen jr. Il giovane pilota, per tutti un predestinato, è andato fuori all’inizio del quinto giro e si è visto superare da Hamilton e Bottas. Nel giro successivo c’è stato un cambio all’inseguimento di Rosberg: Vettel ha infatti sorpassato Ricciardo, che nel giro successivo ha deciso di fermarsi ai box per provare una tattica di gara totalmente diversa da tutti gli altri piloti in gara. Tuttavia questa idea si è rivelata essere non azzeccata, visto che il pilota della Red Bull non ha tratto nessun giovamento concreto da tale azzardo. All’ottava tornata il box del Cavallino ha richiamato Vettel ai box, ma il tedesco ha chiesto al team di rimandare la sosta, perchè percepiva ottime sensazioni per quel che concerneva le gomme. Alla fine ai box è tornato Raikkonen. La scelta di Vettel si è rivelata azzeccata, perchè in questo modo è riuscito, quando è arrivato il momento della sua sosta, a mantenere la seconda piazza ai danni del pilota australiano della Red Bull. Raikkonen si è invece visto rifilare una penalità di 5 secondi per un errore mentre percorreva la corsia dei box, ma ciò non è andato ad incidere sul suo risultato finale. Tra il 16° e il 19° giro il pilota finlandese ha superato Hulkenberg e Ricciardo. Quindi vi sono state le soste dei piloti davanti e si è potuto assistere ad un paio di richieste via radio fatte da Raikkonen ed Hamilton: si era nell’ultima fase di gara e i due piloti avevano chiesto ai box consigli su come amministrare il motore. Non hanno ricevuto risposta perchè tra le novità introdotte quest’anno vi è quella, per molti discutibile, del divieto di contatti via radio tra muretto e pilota. Sul finire della gara Vettel ha dato la sensazione di potersi avvicinare a Rosberg, ma in realtà il pilota della Mercedes ha solo amministrato il vantaggio, andando a vincere questo GP e rilanciandosi alla grande nella corsa al Mondiale: il sogno del primo titolo iridato ha con oggi ripreso quota. 

La classifica di Formula 1 2016 dopo il Gran Premio d’Europa è un dominio Mercedes; nei piloti, dove Nico Rosberg ha 24 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, e nei costruttori con le Frecce d’Argento che sono a +81 sulla Ferrari. In questa stagione stiamo assistendo a una sorta di “elastico” tra Rosberg e Hamilton: il pilota tedesco era partito a razzo con quattro vittorie in altrettante gare, arrivando ad avere 43 punti di vantaggio sul compagno di scuderia dopo il Gran Premio di Russia. Poi è arrivato il riscatto di Hamilton, che si è imposto a Monaco e Montréal recuperando 29 punti a un Rosberg mai a podio e non più in là del quinto posto canadese. La gara di Baku ha “annullato” quella di Montréal con Rosberg primo e Hamilton secondo; siamo tornati alla stessa situazione post-Montecarlo. Rosberg però non si può certo dire tranquillo: dopo l’ottava gara del Mondiale 2014 aveva 30 punti di vantaggio su Hamilton, ma da lì in avanti vinse solo due delle successive 11 gare (con due ritiri e una volta senza punti) e fu il britannico a conquistare il Mondiale di Formula 1.  

La classifica Formula 1 2016 parla chiaro: la Mercedes domina, la Ferrari insegue. Soffermiamoci, dopo il Gran Premio d’Europa 2016 corso in Azerbaijan, per la prima volta sulla pista cittadina di Baku, sulle sorti della Rossa: la Ferrari, seconda nel Mondiale costruttori, ha 177 punti dopo 8 gare ma non ha ancora vinto un Gran Premio. Un passo indietro rispetto all’anno scorso, quando Sebastian Vettel aveva trionfato alla seconda gara (in Malesia); l’ultima volta in cui la Rossa non aveva ottenuto un successo dopo 8 corse era il 2014, anno in cui non ha mai vinto. Com’era allora la situazione? Fernando Alonso e Kimi Raikkonen avevano portato la Ferrari sul podio una volta sola: ce l’aveva fatta lo spagnolo con il terzo posto in Cina. La Rossa aveva 107 punti: 79 Alonso, 28 Raikkonen. La situazione però era migliore un anno fa: non solo la vittoria di Vettel a Sepang, anche tre punti in più nel Mondiale costruttori con il tedesco che ne aveva 108 (oggi sono 96) e Raikkonen 72 (oggi 81) per un totale di 180 contro i 177 del post Baku 2016. Erano però di meno i podi: allora Vettel ne aveva sempre presi cinque, mentre Raikkonen si era classificato secondo in Bahrain.

Ha vinto il Gran Premio d’Europa 2016, e nella classifica di Formula 1 prende il largo. Il Mondiale piloti dopo Baku sembra prendere la strada del numero 6 della Mercedes, che vuole riscattare due stagioni vissute alle spalle del compagno di squadra Lewis Hamilton. I punti di Rosberg sono 141: ne guadagna altri 15 su Lewis Hamilton che, frenato dalle qualifiche, rimonta fino al quinto posto ma lì si ferma, andando a 117 punti e dunque pagando un -24 dal compagno di scuderia, che torna così ad allungare. Il terzo posto è sempre più di Sebastian Vettel: il tedesco della Ferrari ottiene il suo secondo posto senza rischiare nulla, e si porta a 96 punti in classifica facendo il vuoto alle sue spalle anche grazie all’ordine di scuderia, che lo porta a passare senza problemi un Kimi Raikkonen che è quarto e dunque ha ora 81 punti, scavalcando Daniel Ricciardo (settimo) che ne ha 78. Guadagna 4 punti Max Verstappen che va a 54; la Ferrari con i 30 punti totali perde contatto dalla Mercedes ma al contempo guadagna 20 lunghezze sulla Red Bull; Sergio Perez ottiene invece 15 punti con il secondo podio stagionale, e supera all’ottavo posto Felipe Massa che è decimo. Il compagno di squadra in Williams Valtteri Bottas sale a 52 punti, male la McLaren che ancora una volta fa registrare uno zero.

In attesa di vivere il Gran Premio d’Europa 2016, ottavo atto del Mondiale 2016 di Formula 1 che si snoderà sull’inedito circuito cittadino di Baku, la capitale dell’Azerbaigian che farà oggi il suo debutto nel Circus, diamo uno sguardo alle classifiche del Mondiale Piloti e del Mondiale Costruttori. Dopo le prime sette gare stagionali, il leader della graduatoria piloti è Nico Rosberg, che ha vinto i primi quattro Gran Premi stagionali: 116 punti per lui contando anche quelli raccolti a Montecarlo e Montreal, ma certamente dopo gli ultimi tre Gran Premi negativi – a partire dal montmelò – la leadership del figlio d’arte tedesco appare meno solida rispetto al trionfale inizio di stagione. La Mercedes comunque resta senza ombra di dubbio la scuderia di riferimento e nella classifica Costruttori il dominio delle Frecce d’Argento è già nettissimo grazie a un totale di 223 punti: gli altri 107 naturalmente sono stati conquistati da Lewis Hamilton che, dopo un inizio di stagione piuttosto difficile, con le due vittorie consecutive prima a Montecarlo e poi domenica scorsa in Canada, ha ridotto in modo significativo le distanze dal compagno di squadra. Adesso sono solamente nove i punti di ritardo dell’inglese nei confronti di Rosberg, dunque meno di un quinto posto di ritardo quando restano da disputare ancora la bellezza di quattordici Gran Premi. Tutto è davvero possibile e anzi in questo momento l’inerzia del confronto fra compagni di squadra sembra essere favorevole a Hamilton. Alle spalle dei due piloti Mercedes al terzo posto troviamo Sebastian Vettel grazie al bellissimo secondo posto di Montreal che lo ha portato a quota 78 punti. Una buona notizia per la Ferrari, che sicuramente fino ad ora ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto fare. Vettel ha scavalcato proprio domenica scorsa Kimi Raikkonen, che era partito meglio ma negli ultimi Gran Premi è andato un po’ in calando e adesso ha 69 punti: sembra una dinamica molto simile a quella in casa Mercedes, naturalmente con l’importante differenza che qui il sorpasso da parte del teorico ‘capitano’ è già avvenuto. Anche in casa Red Bull la situazione fra i due piloti è molto interessante, dal momento che Max Verstappen è già una minaccia concreta per chiunque, compreso il compagno di squadra Daniel Ricciardo, che ha 72 punti contro i 50 dell’olandese ma è al volante di una Red Bull fin dall’inizio della stagione, mentre Verstappen aveva cominciato con la Toro Rosso. Infine una citazione per la Williams, che con il terzo posto di Valtteri Bottas a Montreal è riuscita ad ottenere il primo podio di una stagione finora abbastanza complicata: il finlandese è salito a quota 44 punti, scavalcando il compagno di squadra Felipe Massa che è rimasto fermo a quota 37. 

1. Mercedes 258

2. Ferrari 174

3. Red Bull 140

4. Williams 92

5. Force India 59

6. Toro Rosso 32

7. McLaren 24

8. Haas 22

9. Renault 6

10. Sauber 0

11. Manor 0

1. Nico Rosberg (Mercedes) 141

2. Lewis Hamilton (Mercedes) 117

3. Sebastian Vettel (Ferrari) 96

5. Kimi Raikkonen (Ferrari) 81

4. Daniel Ricciardo (Red Bull) 78

6. Max Verstappen (Red Bull) 54

7. Valtteri Bottas (Williams) 52

8. Sergio Perez (Force India) 39

9. Felipe Massa (Williams) 38

10. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 22

11. Romain Grosjean (Haas) 22

12. Nico Hulkenberg (Force India) 20

13. Fernando Alonso (McLaren) 18

14. Carlos Sainz (Toro Rosso) 18

15. Kevin Magnussen (Renault) 6

16. Jenson Button (McLaren) 5

17. Stoffel Vandoorne (McLaren) 1