La Mercedes di Lewis Hamilton ha dominato il Gran Premio di Germania 2016: sulla pista di Hockenheim il britannico allunga il vantaggio nella classifica piloti sul compagno di squadra Nico Rosberg. Ha poco di cui lamentarsi Niki Lauda: la sua scuderia continua a vincere e convincere, come fa da tre anni a questa parte. Tuttavia l’ex pilota austriaco non ha potuto esimersi dal commentare l’opaca gara di Rosberg, ancora una volta frenato da problemi in partenza e poi incapace di gestire la pressione di Max Verstappen. Il tedesco è finito giù dal podio e Lauda, intervistato da Sky Sport, ha sottolineato come la perdita del vantaggio acquisito con la pole position è un aspetto sul quale si dovrà lavorare, anche se “prima dovrò parlare con Nico per capire cosa è successo”. Anche il presidente della Mercedes ha poi dovuto ammettere che la Red Bull sta tornando grande: “In questo momento i risultati dicono che è il nostro avversario principale”. Certo: il distacco in classifica è talmente ampio che le Frecce d’Argento non dovrebbero perdere il terzo Mondiale costruttori di fila, ma attenzione all’orgoglio delle Lattine Volanti che nella seconda parte della stagione sono sempre state in grado di svoltare. Qualche punto per strada le Mercedes potrebbero lasciarlo, andando a minare una serenità che al momento sembra intaccabile.



Il Gran Premio di Germania 2016 a Hockenheim ha fatto registrare la quarta vittoria consecutiva di Lewis Hamilton, che vola così a +19 nella classifica piloti. Un film già visto nelle ultime due stagioni: il britannico alza il livello delle sue prestazioni e il povero Nico Rosberg perde i colpi. E’ successo anche ieri: il pilota tedesco ha sbagliato la partenza vanificando la pole position e si è così ritrovato a lottare per il podio. Che ha perso, a causa del duello con Max Verstappen: nel corso del ventinovesimo giro l’olandese della Red Bull è tornato ai box rientrando appena davanti a Rosberg. Il quale ha sfruttato la scia e ha subito provato a passare il suo rivale; lo ha fatto, ma con una manovra che i commissari di gara hanno giudicato scorretta, una traiettoria troppo larga e senza giustificazioni. Risultato: una penalità di 5 secondi che Rosberg ha dovuto scontare nella sua sosta successiva, quando i meccanici Mercedes hanno dovuto rimanere fermi prima di effettuare il cambio gomme e mettere benzina nella Mercedes numero 6. Una leggerezza costata a Nico il terzo posto: la quarta posizione a Hockenheim gli ha fatto perdere altri 13 punti da Hamilton, che va dunque in vacanza con un consistente vantaggio sul compagno di squadra e avvicina il terzo titolo consecutivo (quarto in carriera).



Ad Hockenheim, nel Gran Premio di Germania 2016 di Formula 1, è andata in onda l’ennesima lezione di guida da parte di Lewis Hamilton. Adesso i suoi punti di vantaggio sul compagno di squadra e rivale Nico Rosberg sono 19. Il dato è tanto più eclatante se si pensa che fino a 2 gare fa era il pilota tedesco ad essere il leader del mondiale piloti della Formula 1. Davanti al pubblico di casa Rosberg è partito in Pole in modo disastroso, alla fine del primo giro era già quarto dietro al compagno di scuderia e alle Red Bull di Ricciardo e Verstappen. Il tutto mentre le Ferrari sono partite bene mantenendo la quinta e la sesta posizione dalle quali non si muoveranno più fino alla fine. Hanno provato ad utilizzare strategie diverse per le gomme ma è stato tutto inutile, sia con le super soft sia con le soft la distanza è rimasta abissale e non hanno mai impensierito davvero le prime quattro della gara. Così la Red Bull ha potuto sorpassare le rosse al secondo posto nella classifica del mondiale costruttori.



Hamilton ha come al solito gestito alla grande la gara senza dare mai l’impressione di potere subire un ritorno degli avversari, mentre Rosberg, pur essendo stato sempre velocissimo sulla pista del Gran premio di Germania, è parso accusare il colpo psicologico della pessima partenza. Certo il traffico non l’ha aiutato ma non è mai sembrato lucido come quando ha sorpassato Verstappen impedendogli di seguire la sua linea e per questo ha subito 5 secondi di penalità che poi sono diventati 7,5 per errore del suo box.  Bella prova di Nico Hülkenberg che con la sua Force India, motorizzata Mercedes, è arrivato settimo dietro le Ferrari e davanti a Button doppiato. È andata peggio all’altro pilota di casa McLaren Alonso che è arrivato addirittura dodicesimo dopo una gara piena di problemi. Un altro ex ferrarista è andato male come durante il resto della stagione e cioè Felipe Massa che è stato costretto al ritiro, l’altro ritiro di giornata è toccato a Nasr della Sauber, mentre il suo compagno di squadra della Williams, Bottas, è giunto non riuscendo a prendere altri preziosissimi punti.  Le Mercedes sono sembrate più normali visto che alla fine Hamilton ha vinto con distacchi minimi per i suoi standard, 6 secondi su Ricciardo e 13 su Verstappen, la sensazione però è che un po’ il degrado delle gomme e un po’ il rischio pioggia che c’è stato negli ultimi giri abbia portato il campione inglese ad alzare il piede dall’acceleratore. Scatta ora la pausa estiva per il circo dei motori: si riprenderà il 28 agosto nel meraviglioso circuito belga di Spa. Durante queste 4 settimane la Ferrari dovrà fare di tutto per riportarsi sulle prime se non vuole rischiare una stagione fallimentare e altri cambiamenti nel settore tecnico visto che Marchionne spinge per ottenere dei risultati e ha speso la sua immagine per assicurare i tifosi che le rosse torneranno a vincere presto.

1. Mercedes 415

2. Red Bull 253

3. Ferrari 242

4. Williams 96

5. Force India 81

6. Toro Rosso 45

7. McLaren 42

8. Haas 28

9. Renault 6

10. Manor 1

11. Sauber 0

1. Lewis Hamilton (Mercedes) 217

2. Nico Rosberg (Mercedes) 198

3. Daniel Ricciardo (Red Bull) 133

4. Kimi Raikkonen (Ferrari) 122

5. Sebastian Vettel (Ferrari) 120

6. Max Verstappen (Red Bull) 115

7. Valtteri Bottas (Williams) 58

8. Sergio Pérez (Force India) 48

9. Felipe Massa (Williams) 38

10. Nico Hulkenberg (Force India) 33

11. Carlos Sainz (Toro Rosso) 30

12. Romain Grosjean (Haas) 28

13. Fernando Alonso (McLaren) 24

14. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 23

15. Jenson Button (McLaren) 17

16. Kevin Magnussen (Renault) 6

17. Pascal Wehrlein (Manor) 1

18. Stoffel Vandoorne (McLaren) 1

19. Esteban Gutierrez (Haas) 0

20. Jolyon Palmer (Renault)

21. Marcus Ericsson (Sauber) 0

22. Felipe Nasr (Sauber) 0

23. Rio Haryanto (Manor) 0