Manca solo l’annuncio: Valtteri Bottas sarà la seconda guida della Mercedes per la stagione 2017 di Formula 1. Il finlandese di 27 anni deve raccogliere un’eredità pesantissima: quella di Nico Rosberg, ovvero il campione del mondo in carica che non difenderà dunque il titolo mondiale conquistato lo scorso novembre. Bottas affiancherà Lewis Hamilton: delusi tutti gli appassionati che speravano nella ricomposizione della coppia Hamilton-Alonso che, nella stagione 2007, aveva portato la McLaren a vincere un titolo costruttori che era poi stato revocato per la famosa spy story, ma anche a perdere un campionato piloti che era praticamente nelle tasche di uno dei due, e che invece era andato alla Ferrari di Kimi Raikkonen). Bottas è reduce da una pessima stagione con la Williams, la peggiore in Formula 1 se si eccettua quella di esordio: ottavo posto con 85 punti, un solo podio (terzo in Canada) e soltanto tre volte nei primi cinque. Ha pagato, il finlandese, il calo strutturale di una scuderia che nel 2014 sembrava poter tornare ai fasti degli anni Novanta. Quella era stata la stagione d’oro di Bottas, che era emerso come volto nuovo del circus e, grazie a sei podi (due volte secondo, quattro volte terzo) e a 186 punti si era imposto come quarta forza del campionato alle spalle delle imprendibili Mercedes e di Daniel Ricciardo. Visti gli ultimi due anni, nei quali ha raccolto tre terzi posti, Bottas forse non esalta la fantasia dei tifosi delle Frecce d’Argento e, almeno al momento, parte nettamente alle spalle di Hamilton: la sensazione forte è quella che la scuderia di Woking abbia decisamente cambiato strategia, preferendo avere una gerarchia definita all’interno del box per non incappare in episodi come quelli che si sono visti nelle ultime stagioni. Sta al nativo di Nastola sovvertire queste previsioni; intanto possiamo dire che negli ultimi anni sono stati due i piloti ritiratisi da campioni del mondo, ed entrambi legati alla Williams: Nigel Mansell trionfò nel 1992 e tornò per qualche Gran Premio due anni più tardi, sostituendo insieme a David Coulthard il compianto Ayrton Senna che, scomparso in quel tragico primo maggio a Imola, aveva preso il posto di Alain Prost in seno alla scuderia, affiancando così Damon Hill che a sua volta l’anno precedente si era seduto al volante della Williams succedendo a Mansell. Per quanto riguarda i campioni del mondo al primo anno su una nuova monoposto ricordiamo, in epoca recente, il già citato Raikkonen del 2007 e Alain Prost nel 1993 (dopo il biennio in Ferrari e un anno di pausa e era arrivato alla Williams); non era tecnicamente in una nuova scuderia Jenson Button, perchè la Bar con cui vinse il Mondiale 2009 era la nuova versione della Honda, acquisita a febbraio e tornata subito a gareggiare e quella che, di fatto, è oggi la Mercedes.



Leggi anche

SENNA/ La serie tv imperdibile anche per chi non ama la Formula 1CLASSIFICA FORMULA 1 2024/ Mondiale piloti e costruttori: la McLaren è campione! (Gp Abu Dhabi)