Ci avviciniamo ormai verso il gran finale di questa appassionate stagione della Formula 1 eppure proprio in questo momento così delicato la Ferrari pare stare vivendo un momento davvero nero. Se secondo le aspettative la Rossa avrebbe dovuto trionfare negli ultimi Gran Premi in calendario, nelle ultime settimane la vettura del cavallino rampante è incappata in una lunga serie di guai che sta compromettendo (se non lo ha già fatto) il cammino verso il titolo mondiale di Sebastian Vettel. Incidenti alla partenza, problemi al turbo e alla candela e tanti piccoli guai che stanno mettendo in crisi la pazienza del muretto e dei tifosi della Ferrari, che speravano quest’anno di per festeggiare il quinto titolo del tedesco. Per analizzare il momento no della Ferrari in questa seconda parte della stagione abbiamo sentito Giancarlo Minardi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



A cosa sono dovuti i tanti problemi di affidabilità? Si può veramente dire che la Ferrari dopo aver raggiunto un certo standard di competitività nella seconda parte della stagione ha poi voluto insistere tantissimo così che che lo sviluppo tecnico ha inciso sull’affidabilità.

Va rivisto qualcosa nel rapporto con i fornitori? No, non penso che si tratti né di un problema di qualità, né di responsabilità dei fornitori. Si è puntato molto sullo sviluppo tecnico per colmare il gap con la Mercedes, per migliorare una situazione difficile a un certo punto della stagione. Così sono arrivati questi risultati.



E’ stato comunque giusto osare? Diciamo che questo ha fatto parte della strategia della Ferrari e può aver portato qualche conseguenza. E’ inutile arrabbiarsi poi se sono arrivati risultati negativi.

Ci sono responsabilità dello staff tecnico? Lo staff tecnico della Ferrari ha fatto quello che ha potuto proprio per diminuire il gap con la Mercedes. Sanno meglio loro come si sono svolte le cose, su cosa dovevano intervenire. C’è stata poi la scelta di fare debuttare il nuovo motore dopo Singapore, lavorando molto su questo.

La pressione dopo Singapore ha inciso? Nel Gran Premio di Singapore si è trattato di un problema dei piloti, dell’incidente che è successo a Vettel e Raikkonen. Non è stato certo un problema di affidabilità della macchina. Poi la Ferrari ha deciso di anticipare alcune modifiche sull’assetto tecnico, non ha voluto aspettare.



Come dovranno agire Marchionne e Arrivabene? Lavorare come fanno sempre per rendere sempre più affidabile, più competitiva la macchina.

Ferrari in ogni caso veloce: ottima base per il 2018? Direi di sì. Sicuramente questa stagione non è stata negativa per la Ferrari. Basta ricordare i quattro successi della rossa, i numerosi piazzamenti. La Ferrari ha lottato con una Mercedes che si presentava come favorita per vincere ancora. Una Mercedes ancora superiore alla macchina di Maranello come in effetti finora ha dimostrato.

Cosa si aspetta da Vettel e Raikkonen nel finale di stagione? Mi aspetto che sappiano ottimizzare tutto il lavoro fatto finora. Sarà importante insistere sull’affidabilità, sullo sviluppo tecnico del motore della Ferrari. Il 2018 potrebbe essere ancora migliore per la rossa.

Ci sarà ancora qualche speranza per sognare? Sognare in effetti non costa niente anche se il divario tra Vettel e Hamilton in classifica è molto. Finche ci sarà la matematica la speranza ci sarà sempre per vincere il Mondiale. Certo sarà molto difficile raggiungere questo risultato, c’è anche una Red Bull che sta venendo fuori.

 

(Franco Vittadini-Mauro Mantegazza)