Lewis Hamilton, dopo essersi laureato campione del Mondo, ha mostrato tutta la sua felicità per il quarto titolo iridato conquistato nella sua carriera in Formula 1: ”Ringrazio la mia famiglia e la Mercedes, è stata incredibile in questi cinque anni. Sono fiero di farne parte. Con quattro titoli mondiali ora sono fra i più grandi di sempre? Onestamente mi sembra surreale”, ha dichiaro Hamilton dopo l’arrivo a Città del Messico. Surreale come vincere il Mondiale proprio al termine della peggiore gara della stagione, chiusa al nono posto a causa dell’incidente con Sebastian Vettel e Max Verstappen dopo poche curve: “La gara non è andata come avrei voluto, ho fatto una bella partenza ma non so cosa sia successo in curva 3, avevo lasciato parecchio spazio. Ho cercato di rimontare. Non è stata la gara che volevo, ma non ho mai mollato e questa è stata la cosa più importante”. Il piazzamento in gara però passa decisamente in secondo piano quando si conquista il titolo, obiettivo dell’intera stagione, a maggior ragione se è il quarto in carriera: “Sognavo solo di arrivare un giorno in Formula 1 e anche se ho sempre sognato in grande, questo è ancora più grande dei miei sogni, è stata la stagione più dura di tutte, la più impegnativa. Ma ce l’ho fatta ed è ancora più bello così”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
I NUMERI DELLA CARRIERA
Adesso che Lewis Hamilton si è laureato campione del Mondo di Formula 1 per la quarta volta in carriera, essendo irraggiungibile in testa alla classifica del Mondiale Piloti nonostante ieri sia arrivato solamente nono nel Gran Premio del Messico, è giunto il momento di dare qualche numero sulla carriera di uno dei piloti più vincenti di sempre nella storia della Formula 1. Spiccano naturalmente le 72 pole position, perché in questa speciale classifica Hamilton è al primo posto di tutti i tempi; le vittorie in gara sono invece 62 su un totale di 206 Gran Premi disputati, in 116 dei quali il pilota britannico è finito sul podio. I punti ottenuti in totale da Hamilton in carriera sono 2580, anche se questo è il dato che probabilmente più di tutti è influenzato dai cambiamenti dei regolamenti avvenuti nel corso degli anni. Infine, sono 38 i giri veloci nella bacheca del pilota Mercedes, mentre in tutte le stagioni vissute in Formula 1 Hamilton ha sempre ottenuto almeno una vittoria e una pole position. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
HAMILTON AGGANCIA VETTEL E PROST
Lewis Hamilton, vincendo ieri il Mondiale di Formula 1 al termine del Gran Premio del Messico, si è laureato per la quarta volta in carriera campione del Mondo della massima categoria automobilistica mondiale. Hamilton in questo modo ha agganciato il grande rivale Sebastian Vettel e anche Alain Prost a quota quattro titoli iridati; davanti restano il leggendario Juan Manuel Fangio a quota cinque e naturalmente Michael Schumacher a sette, mentre Hamilton ha staccato gli altri cinque piloti che fino a ieri gli facevano compagnia a quota tre Mondiali, cioè Jack Brabham, Jackie Stewart, Niki Lauda, Nelson Piquet e Ayrton Senna. Naturalmente numeri e confronti fra epoche diverse accendono dibattiti affascinanti ma che spesso non possono portare a risposte chiare. Senza fare dunque classifiche, appare comunque evidente che ormai Hamilton abbia un posto di primissimo piano nella storia della Formula 1. Va però osservato che l’inglese è il pilota al quale è servito più tempo per vincere quattro titoli: infatti Vettel ha fatto un poker consecutivo, mentre a Fangio sono servite sei stagioni (sette per arrivare al quinto), a Schumacher otto (e in totale undici per arrivare a quota sette), a Prost nove mentre per Hamilton sono serviti dieci Mondiali per vincerne quattro. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FESTA CON IL NONO POSTO
Vincere il Mondiale pur arrivando solamente nono: Lewis Hamilton ha festeggiato in modo anomalo il quarto titolo iridato in Formula 1 al termine del Gran Premio del Messico che lo ha visto coinvolto nell’incidente al primo giro, che però ha condizionato anche la gara di Sebastian Vettel, l’unico rivale nella corsa al titolo. Il tedesco è riuscito a risalire fino al quarto posto, l’inglese ha perso più tempo e la sua rimonta si è dovuta fermare al nono posto, ma tanto è bastato per conservare 56 lunghezze di vantaggio, un margine incolmabile quando restano solamente 50 punti da assegnare. Sicuramente non è il modo più bello per festeggiare, al termine della gara con il piazzamento peggiore dell’intera stagione, ma avere conquistato il Mondiale fa passare in secondo piano tutto il resto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
HAMILTON CAMPIONE DEL MONDO
Fallito il primo match point – anche se è riduttivo dire così – Lewis Hamilton ci riprova in Messico: sul circuito Hermanos Rodriguez, domenica 29 ottobre, il pilota britannico della Mercedes può vincere il Mondiale 2017 di Formula 1 con due gare di anticipo. Il calcolo è semplice: al momento Hamilton ha 66 punti di vantaggio su Sebastian Vettel e quelli disponibili sono 75, che diventeranno 50 al termine del Gran Premio del Messico. Hamilton però ha vinto 9 gare contro le 4 del tedesco della Ferrari, e a parità di punti contano le vittorie: dunque, ipotizzando il massimo risultato per Vettel a Città del Messico (25 punti) al britannico serviranno appena 9 punti per il +50 e l’aritmetico titolo mondiale, che sarebbe il quarto della sua carriera (terzo nelle ultime quattro stagioni). Impresa impossibile per Vettel e la Ferrari a questo punto, ma andiamo ad analizzare tutti gli scenari possibili che, come vedremo, non sono poi tanti.
HAMILTON DA PRIMO A QUINTO
La vittoria di un Gran Premio di Formula 1 porta in dote 25 punti, il sesto 8: stando a quanto abbiamo detto in precedenza, ovvero che a Hamilton servono 9 punti indipendentemente dal risultato di Vettel, il britannico della Mercedes sarà comunque campione del mondo arrivando almeno quinto (10 punti guadagnati). Il tedesco della Ferrari potrebbe anche vincere il Gran Premio del Messico, ma il distacco con Hamilton sarebbe già oltre le possibilità di rimonta nelle ultime due gare della stagione.
HAMILTON DA SESTO A NONO
Con Hamilton oltre il quinto posto il discorso cambia: il numero 44 potrebbe comunque laurearsi campione del mondo con due gare di anticipo ma, a questo punto, il requisito sarebbe una mancata vittoria da parte di Vettel. Se il tedesco dovesse arrivare anche solo secondo per Hamilton cambierebbe poco tra la sesta e la nona posizione (massimo di 8 punti, minimo di 2 guadagnati per il britannico), perchè nella peggiore delle ipotesi andrebbe a 333 punti contro i 283 del pilota della Ferrari, e con questo scenario a far laureare Hamilton campione del mondo sarebbe il maggior numero di vittorie nella stagione, un numero che Vettel non può più raggiungere.
HAMILTON DECIMO O FUORI DAI PUNTI
Con Lewis Hamilton decimo – e dunque bloccato ad un solo punto nel Gran Premio del Messico – oppure a secco, a Vettel il secondo posto andrebbe bene per tenere virtualmente viva la vittoria del Mondiale: il tedesco infatti salirebbe a 283 punti contro i massimo 332 del britannico, la distanza diventerebbe a quel punto di 49 lunghezze e dunque il discorso non sarebbe aritmeticamente chiuso. Poichè la stiamo guardando dal punto di vista del pilota Mercedes, diciamo che per vincere il quarto titolo in carriera Hamilton, in caso di decimo posto o flop a Città del Messico, dovrebbe sperare che Vettel non faccia meglio del terzo posto.