Non subirà un’altra sanzione per il “fallo di reazione” su Lewis Hamilton conseguente alla frenata del britannico. Il pilota della Ferrari può tirare un sospiro di sollievo: il caso è chiuso. La ha concluso la propria indagine sul contatto tra il tedesco e il pilota della Mercedes nel corso del Gran Premio dell’Azerbaijan decidendo di non applicare nessuna nuova sanzione. Vettel, dunque, se l’è cavata con lo Stop&Go già scontato in gara. Potrebbero aver inciso nella decisione della FIA le scuse del ferrarista. Convocato nel giorno del suo 30esimo compleanno dal presidente della Federazione Jean Todt, Vettel – come riportato da Sky Sport – ha chiesto scusa per il gesto di Baku e quindi non ha subito alcun inasprimento della sanzione. Anche questo può essere considerato un regalo di compleanno per il ferrarista. Il caso dunque è chiuso, non la rivalità tra i due piloti: c’è un Mondiale in ballo. (agg. di Silvana Palazzo)



Oggi festeggia il compleanno a Parigi, ma non è una gita di piacere quella del pilota della Ferrari nella capitale francese. Infatti il tedesco è stato convocato dal presidente Jean Todt presso la sede della Federazione Internazionale dell’Automobile per “esaminare se siano necessarie ulteriori azioni” nei confronti di Vettel per il comportamento tenuto a Baku in pista contro Lewis Hamilton, durante un Gran Premio d’Azerbaigian a dir poco turbolento fra i due principali protagonisti del Mondiale di Formula 1. Innanzitutto, ricordiamo cos’era successo: in regime di Safety Car Hamilton, che guidava il gruppo, aveva rallentato – secondo Seb in modo eccessivo – e la Ferrari del tedesco aveva tamponato la Mercedes del pilota inglese. Vettel a quel punto si affiancò ad Hamilton e lo colpì con una ruotata: un “fallo di reazione” sanzionato con uno stop-and-go di 10 secondi per “guida pericolosa” e 3 punti di penalizzazione sulla super-licenza necessaria per guidare in Formula 1.



Come ha dichiarato nei giorni successivi un commissario del Gran Premio di Baku, Vettel ha rischiato di subire una sanzione anche peggiore, come la bandiera nera che comporta la squalifica dalla gara. Il pilota della Ferrari dunque è stato convocato a Parigi per fornire la propria versione dell’accaduto e probabilmente anche per scusarsi, magari al termine di una ‘lavata di capo’ da parte di Todt, da sempre molto sensibile ai temi legati alla sicurezza e che di conseguenza non ha gradito una scena degna di una tangenziale piuttosto che di un Gran Premio di Formula 1, per giunta con i due piloti più rappresentativi del Circus coinvolti in prima persona. Nell’annunciare l’incontro di oggi, la Fia ha precisato che “un comunicato sull’esito sarà diramato prima del GP d’Austria”, che si corre questo fine settimana a Zeltweg.



Cosa potrebbe dunque rischiare Sebastian Vettel? Le opzioni sul tavolo sono essenzialmente tre. La prima è quella più favorevole al pilota della Ferrari: considerare sufficiente la sanzione inflitta al tedesco, che proprio a causa di quei 10 secondi di stop-and-go ha di fatto perso la possibilità di vincere il GP d’Azerbaigian. Si potrebbe anche sanzionare ulteriormente il pilota, aggravando la sanzione di Baku per farlo scendere ulteriormente in classifica oppure facendolo arretrare sulla griglia di partenza della prossima gara. Infine, potrebbe anche essere deciso un ulteriore step di indagini deferendo Vettel al Tribunale Internazionale della Fia. Tutto questo senza dimenticare che a Seb sono rimasti solamente 3 punti sulla ‘patente’ e se li dovesse perdere verrebbe automaticamente squalificato per un Gran Premio, dunque da Zeltweg in poi dovrà stare comunque molto attento.