Come abbiamo di certo più volte ripetuto il Gran Premio degli Stati Uniti potrebbe incoronare Hamilton Campione del mondo e di certo la prova di Austin comincia bene per l’inglese che ha ottenuto la pole position nella griglia di partenza di questa sera. Il suo vantaggio in classifica del mondiale piloti della Formula 1 non è più risicato ma di certo sono parecchie le condizioni che oggi dei dovrebbero verificare in gara affinché il britannico si laurei campionissimo del 2018. Eppure le condizioni sono favorevoli allo stesso Hamilton, che pure parte dalla prima piazza della griglia di partenza, anche se insidiato da un pilota ostico come è Kimi Raikkonen. Va poi ricordato che la pista di Austin è amica dello stesso pilota inglese della Mercedes: qua Hamilton ha vinto 5 gare delle ultime 6 edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti 2018: solo nel 2013 ha ceduto lo scettro a Vettel, che allora era pilota Red bull. Vedremo però che succederà in pista: a breve ecco il via del Gp degli Stati Uniti 2018. (agg Michela Colombo)



LA TORO ROSSO IN FONDO

Esaminando poi pure le retrovie della griglia di partenza del Gran Premio di formula 1 degli Stati Uniti, vediamo bene che in fondo troviamo ancora una volta le due Toro Rosso, di Gasly e Hartley, ma la cosa a dire il vero non ha stupito affatto gli uomini di Faenza. La mossa infatti erea ben premeditata in casa del team junior della Red Bull: entrambe le vetture infatti oggi monteranno un nuovo propulsore. La nuova unità specifica verrà quindi oggi testata dopo che sono stati risolti i problemi di software riscontrati già a Suzuka durante le qualifiche ufficiali. Ecco quindi che superando entrambe le vetture della Toro Rosso la regola che prevede appena tre propulsori in stagione, Hartley e Gasly sono stati penalizzati. In questo momento del campionato però la casa di Faenza è forse più interessata allo sviluppo della monoposto che alla vittoria o il piazzamento, che comunque potrebbe anche non mancare. Solo la pista di Austin ci darà il verdetto. (agg Michela Colombo)



LA SFORTUNA OLANDESE

Non è però solo Sebastian Vettel a essere incappato in un fine settimana sfortunato: considerando la griglia di partenza del Gp di Austin vediamo che pure Max Verstappen non se la passerà tanto bene in quesa prova degli Stati Uniti per il mondiale di Formula 1. L’olandese, che pure negli ultimi appuntamenti del campionato si è rivelato impeccabile, questa sera partirà solo dalla settima fila e dalla tredicesima posizione nella griglia di partenza di Austin. Il pilota della Red Bull ieri, infatti pur essendosi ben qualificato per la Q1 in realtà è dovuto fermarsi molto prima: durate la Q2 Verstappen ha infatti toccato malamente il cordolo in curva 15 riportando anche la rottura della sospensione posteriore destra. Un guaio che davvero non ci voleva per il giovane talento della Formula 1, che pure non pare troppo amareggiato. In effetti già l’anno scorso l’olandese era stato costretto a una gara in salita e pure in quell’occasione aveva ben brillato giungendo alla quarta piazza alla bandiera a scacchi. Chissà che realizzerà oggi Verstappen al Gp degli Stati Uniti 2018!. (agg Michela Colombo)



LE DELUSIONE DI VETTEL

Considerando ora non solo la griglia di partenza della prova di Austin per il mondiale della Formula 1 ma pure la strenua lotta per il titolo 2018 in corso tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, vediamo che che il Gran Premio degli Stati Uniti 2018 inizia in maniera molto difficile per il tedesco della Ferrari. Se infatti il britannico della Mercedes ha trovato ieri nelle qualifiche ufficiali l’ennesima pole position, va detto che invece Vettel parti solo dalla terza fila e dal quinto piazzamento della griglia di partenza della gara a stelle e strisce. Un risultato ben deludente per chi come il tedesco ha poche chance di ribaltare la delicata situazione in classifica, specie su una pista che sorride allo stesso Hamilton. Come spiegare tale risultato? Forse la Ferrari non ha espresso il meglio di sé? Decisamente no se si considera il secondo posto in griglia di partenza del compagno di squadra Raikkonen. Come spesso è accaduto, a guastare il fine settimana del tedesco un piccolo errore: Vettel non ha rallentato a sufficienza in regime di bandiere rosse nelle prove libere di venerdi. Questo è stato il terzo errore e che ha conseguito quindi la penalità di tre posizioni in griglia di partenza ad Austin. Sarà un Gp degli Stati uniti 2018 ben complicato per la Rossa. (agg Michela Colombo)

POLE PER HAMILTON!

Diamo uno sguardo alla composizione della griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti, in programma alle ore 20.10 italiane di domenica 21 ottobre 2018. Per l’ottantunesima volta in carriera, Lewis Hamilton scatterà davanti a tutti, la prima fila sarà completata da Kimi Raikkonen che si è dovuto accodare al britannico per un’inezia, 70 millesimi. In seconda fila troviamo l’altra Mercedes di Valtteri Bottas e la Red Bull di Daniel Ricciardo. Solamente quinto e in terza fila Sebastian Vettel che in qualifica ha realizzato il secondo tempo ma è stato retrocesso di tre posizioni per non aver rallentato in regime di bandiera rossa nelle prove libere di venerdì. Il tedesco della Ferrari sarà affiancato dalla Force India di Esteban Ocon, il più veloce dei non big. Quarta fila per la Renault di Nico Hulkenberg e per la Haas di Romain Grosjean che precede la strana coppia formata da Charles Leclerc (che in Q3 non ha saputo ripetere l’exploit della Q2) e Sergio Perez. Carlos Sainz è rimasto fuori dall’ultima manche per appena due millesimi, lo spagnolo partirà undicesimo e avrà al suo fianco Kevin Magnussen, il pilota che nessuno vorrebbe avere nei paraggi per la sua condotta fin troppo esuberante. Raramente abbiamo visto una settima fila così “importante”, occupata da due piloti di grido come Max Verstappen e Fernando Alonso, mentre ormai ci siamo abituati a vedere la Williams in ottava fila (anzi, quest’anno spesso l’abbiamo vista ancora più indietro) con Sirotkin e Stroll. Penultima fila per Ericsson e Vandoorne che non rivedremo in Formula 1 nel 2019, in fondo al gruppo le Toro Rosso di Gasly e Hartley, relegate in decima fila per la sostituzione delle rispettive power-unit Honda. {agg. di Stefano Belli}

HAMILTON, IL RE DI AUSTIN

Il protagonista più atteso sulla griglia di partenza del Gp Usa 2018 della Formula 1 è senza dubbio Lewis Hamilton, che ad Austin potrebbe conquistare il titolo iridato e del Circuit of the Americas è l’assoluto dominatore. Austin è entrata nel 2012 nel calendario del Mondiale di Formula 1 e nelle sei edizioni disputate fino all’anno scorso ci sono state ben cinque vittorie del campione del Mondo inglese, con l’unica eccezione del 2013. Se proprio volessimo trovare il pelo nell’uovo, Hamilton è stato meno micidiale al sabato, perché “solamente” due volte ha conquistato anche la pole position. Attenzione però, perché i primati in qualifica sono arrivate nelle ultime due stagioni, che hanno dunque dato a Lewis le doppiette pole position-vittoria, segno di un dominio sempre più netto. Come ciliegina sulla torta, possiamo ricordare che Hamilton ha disputato un’altra gara negli Stati Uniti, cioè l’ultima edizione vissuta a Indianapolis nel 2007: risultato? Pole position al sabato e vittoria alla domenica… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

L’ANNO SCORSO

In attesa di scoprire come andrà a comporsi la griglia di partenza per il Gp Usa 2018 della Formula 1 facciamo un tuffo indietro all’anno scorso, per scoprire cosa aveva detto il sabato di Austin nel 2017. La pole position era andata al dominatore del Circuit of the Americas, cioè Lewis Hamilton, che aveva fatto fermare i cronometri sul tempo di 1’33”108. La Ferrari si era difesa bene con Sebastian Vettel, secondo e dunque affiancato in prima fila al suo grande rivale (obiettivo adeso impossibile, tenuto conto della penalità per il tedesco); notizie meno buone invece per Kimi Raikkonen, quinto e dunque relegato sulla terza fila della griglia di partenza, alle spalle della seconda Mercedes di Valtteri Bottas e anche della Red Bull di Daniel Ricciardo, che si erano schierati in terza e quarta posizione occupando dunque la seconda fila. Andò d’altronde molto peggio a Max Verstappen, sesto nelle qualifiche ma costretto alla domenica a scattare dalla sedicesima casella sulla griglia a causa della sostituzione della Power Unit. A completare la top 10 ci furono dunque Esteban Ocon, Carlos Sainz, Fernando Alonso, Sergio Perez e Felipe Massa, il migliore degli esclusi dal Q3. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

GRIGLIA DI PARTENZA FORMULA 1

Questa sera, secondo il fuso orario italiano, conosceremo la griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti 2018, una degli ultimi e più importanti appuntamenti del campionato Mondiale di Formula 1. L’attesa è davvero grande in pista ad Austin, circuito dove la prova a stelle e strisce del campionato si è trasferita solo nel 2012: eppure alla vigilia delle qualifiche ufficiali attese questa sera il protagonista più atteso sull’asfalto americano è uno solo. Il riferimento è ovviamente per Lewis Hamilton, che potrebbe già domani in gara compiere un ulteriore e decisivo passo avanti verso la conquista del quinto titolo Mondiale della formula 1. I riflettori quindi saranno puntati tutti sul pilota inglese della Mercedes che ovviamente farà di tutto per strappare la pole position del Gp degli Stati Uniti 2018. Alle sue spalle però non sarà meno fondamentale per la casa delle frecce d’argento il lavoro condotto dal compagno di squadra Valtteri Botas. Il finlandese pare rassegnato ormai al ruolo di seconda guida, ma da gran professionista oggi non farà certamente mancare il suo supporto al compagno di squadra. Il miglior scenario per Toto Wolff, team principal della Mercedes, vedrebbe Hamilton in pole position e Bottas a chiudere la prima fila della griglia di partenza del Gp degli Stati Uniti 2018, così da mettere al sicuro il piazzamento dello stesso britannico. A rompere le uova nel paniere in queste qualifiche di Austin saranno chiaramente le Rosse di Maurizio Arrivabene

LE AMBIZIONI DELLA FERRARI

Pur essendo sempre il rivale numero 1 della Mercedes in gara come nella lotta per la pole position, oggi le qualifiche per la casa del cavallino rampante si annunciano ben difficile. La pista di Austin non sorride per caratteristiche alla rossa e pure lo storico pare giocare contro Maranello e soprattutto contro Sebastian Vettel, che in questi ultimi Gp si è pure reso protagonista con il team di errori imperdonabili in ottica lotta per il Mondiale della Formula 1. Eppure questa non è sempre stata una stagione complicata per la Ferrari: fino a Monza infatti Vettel come Raikkonen erano riusciti ad  ottenere piazzamenti importanti in griglia d partenza e pole position, da cui hanno poi saputo ottenere successi e punti validi per la classifica mondiale dei piloti. Dopo Monza però qualcosa si è spento a Maranello: da qui le due rosse non hanno affatto brillato, in gara come soprattutto in qualifica, regalando errori fin troppo preziosi e ben sfruttati dai diretti rivali. Dopo pure il fiasco visto a Suzuka, il Gran Premio degli Stati Uniti 2018 dovrà essere occasione di riscatto della Ferrari a partire dal piazzamento da raggiungere in griglia di partenza: l’ultima parola però l’avrà la pista di Austin!.