Lewis Hamilton è campione del mondo di Formula 1 per il 2018: al pilota britannico basta un quarto posto per festeggiare il quinto titolo in carriera (agganciando Juan Manuel Fangio e staccando Sebastian Vettel e Alain Prost), il quarto in Mercedes e il secondo consecutivo. A dire il vero, Hamilton avrebbe anche potuto chiudere senza punti: infatti Sebastian Vettel lo avrebbe costretto al settimo posto solo in caso di vittoria, e invece il tedesco si è classificato secondo dopo un testa a testa con Daniel Ricciardo, fuori a pochi giri dal termine. La gara l’ha invece vinta Max Verstappen, e ad Hamilton va benissimo così: l’inglese, con due gare di anticipo, festeggia uno strameritato titolo mondiale. Alla Ferrari resta un grande rammarico: mai nessun pilota aveva perso un campionato vincendo i primi due Gran Premi stagionali e, al netto di questo, la rossa per larghi tratti dell’anno è parsa essere più veloce della Mercedes, salvo però perdere nuovamente la bussola nel momento decisivo. (agg. di Claudio Franceschini)
A HAMILTON SERVONO 5 PUNTI
Come abbiamo visto prima a Lewis Hamilton manca davvero pochissimo per laurearsi Campione del Mondo della formula 1: appena 5 punti, questi ottenibili con un piazzamento entro la settima posizione al Gran Premio del Messico che si accenderà questa sera. Eppure c’è un poco di apprensione in casa del pilota inglese della Mercedes, proprio in vista della gara di Città del messico. Come abbiamo visto prima in stagione l’inglese non è mai andato oltre al quinto piazzamento alla bandiera a scacchi, ma l’ultimo risultato negativo in questo senso, se si escludono i ritiri, risale proprio alla gara messicana della precedente stagione di Formula 1. In tale occasione l’inglese era partito dalla terza posizione in griglia di partenza (proprio come oggi), ma in seguito a un contatto tra lui e Vettel fu costretto a una gara nelle retrovie con il diffusore della sua Mercedes danneggiato. Pur in tali condizioni però il titolo non sfuggì a Hamilton, complice pure la quarta posizione dello stesso Vettel, anche allora primo rivale nella lotta per il titolo iridato. Chissà che succederà quest’anno!
L’IMPRESA A UN PASSO
Considerando la matematica, vediamo bene che oggi sono parecchi le chance perchè Lewis Hamilton si laurei Campione del mondo della formula 1 per la quinta volta nella sua carriera. Come abbiamo detto prima infatti al pilota della Mercedes basta arrivare settimo alla bandiera a scacchi della prova a Città del Messico, a prescindere da cosa potrebbe fare Sebastian Vettel, il suo rivale numero 1 in questa stagione della Formula 1. Un risultato minimo quindi per Hamilton per diventare di nuovo campione del mondo e pure ben alla portata dell’inglese visto quanto fatto proprio in questo campionato. Dando un occhio infatti al tabellino del pilota della Mercedes vediamo bene che in stagione Hamilton ha collezionato 9 vittorie e pure quindi podi in tutto, con anche un ritiro. Di fatto poi Hamilton non è mai andato oltre al quinto posto, come è accaduto in Canada: anzi considerano la carriera dell’inglese dobbiamo andare al Gp del Messico dello scorso anno per ritrovare un suo piazzamento oltre alla 7 posizione.
LA MATEMATICA IN CLASSIFICA
Lewis Hamilton sta per laurearsi campione del Mondo della Formula 1 per la quinta volta nella sua straordinaria carriera, uguagliando così una leggenda come Juan Manuel Fangio, cinque volte iridato nei mitici anni Cinquanta, quando la Formula 1 era appena agli inizi della sua storia. Al di là di paragoni impossibili, è chiaro che questo sia un traguardo dall’altissimo valore simbolico. Non sappiamo se l’inglese sia scaramantico, ma possiamo anche evitare l’uso del condizionale e di formule astruse: Hamilton è di fatto campione del Mondo, manca solo il sigillo della matematica per dare l’annuncio ufficiale, magari già oggi al Gran Premio del Messico. Sappiamo che l’inglese della Mercedes ha ben 70 punti di vantaggio su Sebastian Vettel quando mancano appena tre Gran Premi alla fine della stagione e dunque ci sono in palio 75 punti complessivi. Questo significa che l’inglese potrebbe permettersi addirittura di perdere 20 punti da Vettel e festeggiare comunque il Mondiale già stasera a Città del Messico: la Ferrari terrebbe in vita il Mondiale Piloti solo in caso di vittoria di Vettel con Hamilton al massimo ottavo. A Lewis dunque basterà arrivare fra i primi sette anche in caso di vittoria del tedesco, mentre qualora Seb non vincesse, Hamilton farebbe festa anche con uno zero.
LEWIS HAMILTON CAMPIONE DEL MONDO SE… A UN PASSO DA FANGIO
Anche nella più clamorosa delle ipotesi comunque il vantaggio di Hamilton resterebbe enorme: per capirci, per vedere Vettel campione il tedesco deve fare necessariamente 75 punti (tre vittorie) negli ultimi tre Gran Premi mentre Hamilton ne dovrebbe fare al massimo 4. Dunque ci siamo: Hamilton aggancerà Fangio e peraltro un pareggio a quota cinque era comunque inevitabile, perché anche Vettel è quattro volte campione del Mondo e di conseguenza in caso di trionfo Ferrari sarebbe stato il tedesco ad agganciare Fangio. Per dare la dimensione di quanto la Formula 1 sia cambiata dagli anni Cinquanta ad oggi, basterebbe dire che l’argentino ha conquistato cinque titoli pur disputando in tutto 51 Gran Premi (se ne facevano mediamente 7-8 all’anno), dei quali 24 vinti. Era un automobilismo eroico, che imponeva anche un altissimo prezzo in vite umane: si potrebbe dire che il sesto Mondiale di Fangio è stato sopravvivere all’attività agonistica, morendo poi a Buenos Aires all’età di 84 anni. Da questo punto di vista, il fascino della figura dell’eroe del passato resterà per sempre inimitabile: il paragone più giusto per Hamilton (e anche per Vettel) resta forse dunque quello con Michael Schumacher, che però guarda ancora tutti dall’alto con i suoi sette Mondiali, dei quali ben cinque vinti con la Ferrari.