Poco da festeggiare in casa Ferrari dopo l’errore nella scelte delle gomme in qualifica che ha portato Sebastian Vettel a piazzarsi sulla nona posizione nella griglia di partenza del Gran Premio del Giappone di Formula 1. C’è però un briciolo di ottimismo in più dopo la notizia della penalità comminata a Sebastian Ocon, declassato di tre posizioni dai  giudici di gara per un’irregolarità commessa in qualifica. Il pilota della Force India, che dove scattare dall’ottava casella proprio davanti a Vettel, partirà invece dall’11esima posizione. A beneficiarne sarà proprio il tedesco della Rossa, che domani in gara potrà scattare dalla quarta fila anziché dalla quinta. Una magra consolazione per Seb, soprattutto se si pensa alla pole position conquistata da Lewis Hamilton. Ma in un Mondiale sempre più compromesso non resta che appigliarsi a tutto, davvero a tutto. (agg. di Dario D’Angelo)



VETTEL, “POTEVAMO ESSERE EROI, SEMBRIAMO IDIOTI”

Inutile provare a nascondere la delusione in casa Ferrari per le qualifiche del Gran Premio del Giappone 2018 che hanno visto Sebastian Vettel chiudere in nona posizione per una scelta errata delle gomme mentre Lewis Hamilton si involava verso la sua ennesima pole position sul circuito di Suzuka. Tutto è nato dalla volontà di schierare le gomme da bagnato, a differenza degli altri team: traditi dal meteo, visto che la pioggia non è arrivata, per il Cavallino è stata una disfatta. Come riportato da Sky Sport, è stato Vettel a commentare amaramente:”Potevamo sembrare degli eroi per una scelta geniale, invece ora sembriamo degli idioti”. Secondo il tedesco, “è stata una scelta condivisa, ma è irrilevante alla fine. Non decide solo una persona, ero d’accordo nell’usare quella gomma media ma abbiamo sbagliato. Stava per piovere e pensavano sarebbe anche aumentata. Non è stato così. Ma sono cose che succedono, non è stata la mia miglior qualifica, ma la decisione è stata presa come team e come team ci prendiamo le conseguenze”. (agg. di Dario D’Angelo)



FERRARI AFFONDA A SUZUKA

Il disastro Ferrari completa il trionfo di Lewis Hamilton: la griglia di partenza del Gp Giappone 2018 di Formula 1 che si svolgerà domani a Suzuka fa due volte felice il campione del Mondo in carica, sia per la sua pole position sia per il nono posto che obbligherà Sebastian Vettel a una gara tutta in salita. Onore invece a Hamilton e alla Mercedes, che non sbagliano mai una mossa: per il momento il premio è la pole position numero 80 nella carriera del pilota inglese, a breve dovrebbe però arrivare anche il riconoscimento più ambito, cioè il quinto titolo mondiale per raggiungere a quota cinque Juan Manuel Fangio. Il record di pole position appartiene a Hamilton da oltre un anno: a Spa 2017 eguagliò Michael Schumacher a quota 68 per poi sorpassarlo a Monza, ma arrivare a 80 fa davvero effetto. Certo, questo numero impressionante è facilitato dalla potenza della Mercedes, che dal 2014 sta dominando la Formula 1, ma le qualità di Hamilton sono fuori discussione e l’inglese si può godere questa cifra tonda, a maggior ragione se l’avversario più pericoloso dovrà invece scattare da una pessima quinta fila… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) CLICCA QUI PER LA GRIGLIA DI PARTENZA



HAMILTON IN POLE POSITION, DISASTRO FERRARI

Lewis Hamilton conquista la pole position sulla griglia di partenza del Gp Giappone 2018 di Formula 1, piove sul bagnato (letteralmente) invece per la Ferrari e per Sebastian Vettel a Suzuka, perché il tedesco dovrà scattare dalla nona posizione, che riduce drasticamente le possibilità di fare bene in gara – Mondiale sempre più compromesso, dunque. La prima fila sarà tutta Mercedes dunque, grazie soprattutto alla scelta di uscire in pista al momento giusto, prima che la forza della pioggia aumentasse. Ferrari invece bocciata completamente: in pista con le gomme intermedie quando ancora era asciutto, poi ecco le slick quando però è arrivata la pioggia. Dunque Hamilton in pole position davanti a Valtteri Bottas, terzo Max Verstappen, si salva Kimi Raikkonen con il quarto posto, poi nell’ordine fino al decimo posto Romain Grosjean, Brendon Hartley, Pierre Gasly, Esteban Ocon, Sebastian Vettel e Sergio Perez. In Italia è solo mattina, ma per le Rosse rischia di essere notte fonda… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

LOTTA PER LA POLE POSITION

Oggi conosceremo la griglia di partenza del Gran Premio del Giappone 2018 di Formula 1 sul circuito di Suzuka: davvero grande è la curiosità per scoprire come andrà a finire la battaglia per la pole position sul tracciato che è uno dei più tecnici del mondo, particolarmente amato infatti sia dagli appassionati sia dagli stessi piloti. Possibilità di sorpassi in gara dovrebbero essercene, tuttavia anche a Suzuka partire davanti a tutti sulla griglia di partenza potrebbe comunque garantire un vantaggio magari decisivo. A questo proposito va detto che quest’anno, rispetto all’anno scorso quando partire in prima fila era stato quasi sempre decisivo, non sono mancate sorprese e rimonte in gara, dunque anche in Formula 1 sembra non essere più così fondamentale partire davanti. Il che è una ottima notizia per lo spettacolo, forse però un po’ meno per la Ferrari, perché proprio la Rossa quest’anno sembra avere capitalizzato meno di quello che avrebbe potuto in una stagione in cui in qualifica finalmente non paga più dazio rispetto alla Mercedes, che dal canto suo ha però sfruttato alla perfezione il vantaggio di partire davanti nelle ultime due gare, quelle che rischiano di avere scavato un margine decisivo in favore di Stoccarda.

GRIGLIA DI PARTENZA FORMULA 1: LA CRESCITA DELLA FERRARI

Parlando di giro secco, qualifiche e griglia di partenza, bisogna comunque evidenziare il grande miglioramento della Ferrari al sabato, che negli ultimi anni era stato riserva di caccia praticamente esclusiva della Mercedes salvo eccezioni che rimanevano piuttosto rare. Quest’anno Sebastian Vettel ha ottenuto già cinque pole position e una è andata a Kimi Raikkonen; in tre circostanze la prima fila della griglia di partenza è stata totalmente rossa sia in Bahrain sia in Cina ed infine a Monza, anche se poi la Ferrari da questi tre ottimi inizi ha ricavato “solo” una vittoria per Seb a Sakhir, un terzo posto a Shanghai e un secondo a Monza per Kimi, con la beffa italiana che naturalmente è stata la più dolorosa. D’altro canto, va sottolineato che nel 2018 solamente sette volte su 16 (meno del 50% delle volte) l’autore della pole position al sabato ha poi conquistato anche la vittoria alla domenica – anche se a Sochi sappiamo bene perché Valtteri Bottas non abbia coronato la pole con una vittoria che avrebbe meritato, negatagli però dal gioco di squadra (comunque legittimo) da parte della Mercedes. Spesso dominatore assoluto del sabato, Lewis Hamilton a Singapore ha raggiunto un totale di 79 pole position in carriera, sempre più leader solitario di questa speciale classifica, anche se meno dominante rispetto alle passate stagioni al sabato. L’unica eccezione al duopolio Ferrari-Mercedes c’è stata a Monaco, dove c’era stata gloria per Daniel Ricciardo e per la Red Bull: per le ‘lattine’ però partire davanti a tutti sulla griglia di partenza è impresa davvero difficile, considerando il gap in termini di potenza che dovrebbe farsi sentire anche a Suzuka. Dal Giappone dunque ci attendiamo un nuovo duello Ferrari-Mercedes

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