La Williams, la scuderia che, anche quest’anno, prenderà parte al campionato mondiale di Formula 1, ha presentato ufficialmente a Londra la nuova monoposto con la quale i suoi due piloti, Per Stroll e Sergej Sirotkin, affronteranno il 2018. Il nome della nuova monoposto è FW41 e farà il proprio debutto, ovviamente, in occasione del primo Gran Premio di questa nuova stagione, il G.P. d’Australia che si terrà a Melbourne, il prossimo 25 marzo. Claire Williams, figlia del fondatore della scuderia sir Frank Williams, in una serie di dichiarazioni riportate dal sito de La Gazzetta dello Sport, non ha nascosto le ambizioni della Williams per quanto riguarda il nuovo campionato, mostrando anche soddisfazione sia per l’approdo in scuderia di Sirotkin che per l’arrivo di Robert Kubica come nuovo collaudatore: “Si riparte da questa FW41 e siamo tutti emozionati, non vedo l’ora di vedere i nostri piloti in azione. Sergey ha mostrato già grande velocità e siamo lieti di dargli questa opportunità. L’esperienza di Robert aiuterà il team a sviluppare la macchina”.
LE DICHIARAZIONI DI STROLL, SIROTKIN E KUBICA
Il direttore tecnico della Williams, Paddy Lowe, invece, si è soffermato sulle caratteristiche della nuovo monoposto della Williams. La novità principale riguarda soprattutto l’aerodinamica: “L’aspetto più importante è che si comincia a vedere il risultato del nuovo rapporto tra progettisti e aerodinamici per ottenere il massimo delle prestazioni”. Se Sirotkin farà il proprio debutto, Stroll, invece, affronterà la sua seconda stagione in F1 alla guida della Williams. Il pilota canadese ha dichiarato di essere impaziente di iniziare il campionato e ha definito il 2017 come un anno di “apprendimento”. Sirotkin, invece, si è detto molto preparato per affrontare il campionato mondiale nel modo giusto. Robert Kubica, come già detto, collaudatore della Williams, si è soffermato, ovviamente, sul nuovo ruolo che è chiamato a ricoprire, non nascondendo un filo di dispiacere per il fatto di non poter gareggiare: “Sarò sempre al paddock e non vedo l’ora. A volte non è piacevole guardare gli altri correre, ma ci sarà comunque molto da fare”.