Nel giorno della sua 200^ gara in Formula 1, Sebastian Vettel firma un autentico capolavoro trionfando del Gran Premio del Bahrain: seconda vittoria consecutiva per il tedesco (non accadeva dal 2013) e per la Ferrari (l’ultimo uno-due della Scuderia di Maranello risaliva addirittura al 2010 con i successi di Alonso in Italia e Singapore) che nella classifica piloti prende ulteriore margine nei confronti di Hamilton che ora si trova a -17 dall’acerrimo rivale. Un trionfo sudatissimo che arriva proprio sul filo di lana dopo che Vettel ha tenuto testa a Bottas che con una gomma più dura era riuscito a raggiungerlo e ad attaccarlo proprio all’inizio dell’ultimo giro, senza però sopravanzarlo. Vettel compie oltre 35 giri con la gomma gialla (soft), più performante ma che si rovina più in fretta, nessuno avrebbe potuto immaginare che potesse andare fino in fondo e invece il pilota tedesco ha gestito perfettamente gli pneumatici tenendo sempre a distanza di sicurezza le Frecce d’Argento, con Bottas che si è avvicinato solamente nel finale, dove Vettel ha tenuto duro portando a casa il bottino pieno. Hamilton, che nelle fasi iniziali del gran premio si è messo in evidenza con un triplo sorpasso su Alonso, Hulkenberg e Ocon in fondo al rettilineo del traguardo, si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio. La Mercedes ha provato a sorprendere la Ferrari montando ai suoi piloti la gomma bianca, la reazione degli uomini di Maranello è stata esemplare con Vettel che ha compiuto l’impresa di non fermarsi più utilizzando una mescola diversa da quella dei rivali. La nota negativa è l’incidente di Raikkonen che durante la seconda sosta ai box ha travolto un meccanico che non aveva ancora cambiato la gomma posteriore sinistra che non si era sfilata: al finlandese è stato dato il via libera troppo presto, Iceman è ripartito colpendolo in pieno, si parla di frattura di tibia e perone. (agg. di Stefano Belli) GP BAHRAIN, DIRETTA LIVE 



E SUL FONDO GRIGLIA…

Per quanto riguarda le posizioni di rincalzo, da segnalare il quarto posto di Pierre Gasly, autore di una gara magistrale: il francese, al volante della Toro Rosso-Honda, non ha sbagliato nulla e ha regalato al motorista giapponese il miglior piazzamento da quando è ritornato in Formula 1. Dopo il disastroso weekend australiano la Haas si riscatta con il quinto posto di Magnussen, davanti a Hulkenberg, Alonso (autore di diversi sorpassi, e dire che fino a qualche mese fa lo spagnolo era quello che ne subiva di più), Vandoorne, Ericsson (lo svedese, che non chiudeva nella top 10 dal Gp Italia 2015, regala i primi punti alla Sauber-Alfa Romeo) e Ocon che cancella lo zero dalla classifica per la Force India. Stendiamo un velo pietoso sulla Red Bull, con Ricciardo e Verstappen usciti subito di scena: l’australiano è stato appiedato dalla sua RB14 per un problema elettrico, l’olandese dopo aver forato la gomma posteriore sinistra in seguito a un contatto con Hamilton è stato anch’egli costretto a fermarsi nella via di fuga. La scuderia anglo-austriaca doveva essere la mina vagante di questo weekend, e invece lascia il deserto del Bahrain con la coda tra le gambe. (Agg. di Stefano Belli)



IL TRIONFO DI VETTEL SULLE MERCEDES

Vittoria mozzafiato di Sebastian Vettel che taglia il traguardo in volata davanti a Valtteri Bottas! Al termine di un duello emozionante e non adatto ai deboli di cuore il tedesco porta a casa il successo nonostante le gomme soft ormai a fine vita, Bottas lo ha attaccato disperatamente all’inizio dell’ultimo giro senza però scavalcarlo e dovendosi accontentare della piazza d’onore, terzo gradino del podio per Lewis Hamilton davanti a un sorprendente Pierre Gasly che termina quarto, a seguire Magnussen, Hulkenberg, Alonso, Vandoorne, Ericsson (primi punti per la Sauber-Alfa Romeo) e Ocon. L’ultima parte di gara si trasforma in una partita a scacchi tra gli uomini del muretto Ferrari e quello Mercedes. I tecnici della Casa di Stoccarda erano sicurissimi che Vettel si sarebbe fermato da un momento all’altro, invece il tedesco ha provato a gestire la gomma (in effetti pareva strano che con la mescola di vantaggio Vettel non riuscisse a staccare Bottas) e ad andare fino in fondo. Le Frecce d’Argento rompono dunque gli indugi, il finlandese accelera e riduce sensibilmente il gap cercando di mettere pressione al ferrarista che deve fare i conti con l’usura delle soft le cui prestazioni potrebbero improvvisamente crollare proprio sul più bello. Ed è quello che accade: negli ultimissimi giri Vettel rallenta tantissimo, Bottas lo mette nel mirino, cerca di sverniciarlo ma si deve accodare, il tedesco compie un’impresa epica difendendo la leadership fino alla bandiera a scacchi. (agg. di Stefano Belli)



RAIKKONEN TRAVOLGE UN MECCANICO E SI RIITRA!

A 18 giri dalla conclusione del Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1, Vettel è sempre al comando davanti a Bottas e Hamilton, con Hulkenberg ai piedi del podio e Alonso in top 5. Intorno al ventesimo giro Vettel si ferma ai box per montare la gomma gialla, la Mercedes decide di adottare una strategia alternativa con Bottas che passa addirittura alla gomma bianca, anche il finlandese potrebbe fare una sola sosta a differenza dei ferraristi. Grazie agli pneumatici nuovi i tempi si abbassano sensibilmente e i primi si sfidano a suon di giri veloci: pur con una mescola meno performante Bottas riesce a fare tempi migliori rispetto al connazionale Raikkonen e in questa maniera riesce a tenerlo fuori dalla zona DRS. Nel frattempo Hamilton, che era balzato al comando, viene attaccato da Vettel: con gomme vecchie e ormai a fine vita il britannico non riesce a tenere dietro il tedesco che lo sorpassa in fondo al rettilineo principale, almeno è riuscito a rallentarlo un po’ e a consentire a Bottas di riavvicinarsi. Se anche Vettel vuole tirare dritto fino alla bandiera a scacchi non ha altra scelta, deve saper gestire in maniera impeccabile le gomme per non essere costretto a fermarsi di nuovo e lasciare dunque campo libero alle Frecce d’Argento. Al 35^ giro la Ferrari prova a diversificare la strategia richiamando Raikkonen per switcharlo alla gomma rossa, ma qualcosa va storto e quando il finlandese riparte travolge il meccanico che doveva ancora avvitargli lo pneumatico posteriore sinistro (che era rimasto bloccato). Gara finita per Iceman, mentre lo sfortunato addetto al cambio gomme viene portato via in barella. (agg. di Stefano Belli) 

LE MERCEDES A CACCIA DI VETTEL!

Riassumiamo quanto accaduto finora sul circuito di Sakhir, dove sono stati percorsi i primi 20 giri del Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1. Nonostante la mescola di svantaggio Hamilton è il più veloce in pista, Vettel al comando allunga ma non riesce a seminare Bottas che a sua volta tiene a distanza di sicurezza il connazionale Raikkonen. Il britannico della Mercedes punta ad allungare il più possibile lo stint con le soft per poter fare una sosta in meno e contare sul bonus di 24 secondi (il tempo che serve per percorrere tutta la pit-lane e fermarsi per il cambio gomme) che gli consentirebbe di ritornare in lizza per la vittoria. Tra i primi a effettuare la sosta Kevin Magnussen, la McLaren reagisce alla mossa della Haas (che stavolta avvita a regola d’arte gli pneumatici sulla macchina del danese) richiamando Alonso e montandogli la gomma bianca, la mescola più dura a disposizione per questo weekend: lo spagnolo proverà ad andare fino in fondo. (agg. di Stefano Belli) 

VETTEL AL COMANDO, GRANDE RIMONTA DI HAMILTON, RED BULL KO!

Sul circuito di Sakhir è in corso il Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1: siamo nel corso dell’8^ giro. Al via Vettel mantiene la prima posizione, Raikkonen invece non riesce a difendersi dall’attacco di Bottas che lo sopravanza portandosi all’inseguimento della Rossa del tedesco. Più indietro Hamilton si ingarella con Verstappen, i due si toccano e ad avere la peggio è l’olandese della Red Bull che accusa la foratura dello pneumatico posteriore sinistro. Nel frattempo Ricciardo si pianta in mezzo alla pista, la direzione gara attiva la virtual safety car per consentire ai commissari di intervenire in tutta sicurezza sulla macchina dell’australiana. Quando ai piloti viene nuovamente dato il via libera, Hamilton compie un capolavoro sorpassando Alonso, Hulkenberg e Ocon in un colpo solo al termine del rettilineo principale. Dopo la sosta obligata ai box Verstappen torna in pista ma anche lui è costretto a fermarsi, domenica da incubo per la Red Bull che in poche tornate perde entrambi i piloti e può già smontare i box. Intanto Vettel conduce davanti a Bottas e Raikkonen, il gruppo comincia a sgranarsi mentre Hamilton non ha problemi a sbarazzarsi di Magnussen e Gasly, autori comunque di un ottimo start. (agg. di Stefano Belli) 

TUTTI SULLA GRIGLIA DI PARTENZA, VIA!

Sul circuito di Sakhir è tutto pronto per la partenza del Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1: ultimissimi preparativi sulla griglia di partenza con due Ferrari in prima fila, Sebastian Vettel partirà infatti dalla pole position e accanto a sé avrà il compagno di squadra Kimi Raikkonen. Dietro di loro in seconda fila ci saranno Valtteri Bottas (che oggi avrà il compito di limitare i danni in casa Mercedes, cosa che lo scorso anno gli era riuscita benissimo quando era Hamilton a inseguire Vettel) e Daniel Ricciardo che non intendono assolutamente far andare via le Rosse. Occhi puntati su Pierre Gasly che oggi può mettersi in evidenza e dimostrare di che pasta è fatto, ma soprattutto su Lewis Hamilton chiamato a una grande rimonta dovendo partire dalla nona casella dello schieramento, ancora più indietro Max Verstappen che dalla quindicesima piazza dovrà rimontare il maggior numero di posizioni nel minor tempo possibile. Sono previsti 57 giri per un totale di circa 308 chilometri.  

LA STORIA, I RECORD E L’ALBO D’ORO

Il Gran Premio del Bahrain entrò nel calendario di Formula 1 nel 2004, l’edizione inaugurale vide la vittoria di Michael Schumacher con la Ferrari che portò a casa la doppietta grazie al secondo posto di Rubens Barrichello. Da allora si è sempre corso nel deserto del Sakhir con l’unica eccezione del 2011 quando la critica situazione politica del Paese convinse Bernie Ecclestone e la FIA ad annullare la gara che è stata poi riproposta a partire dall’anno successivo. Nel 2006 e 2010 il Gran Premio del Bahrain ebbe l’onore di aprire ufficialmente la stagione, si è sempre corso sulla configurazione “classica” da 5412 metri con l’eccezione del 2010 quando si utilizzò il tracciato riservato alle competizioni endurance, più lungo di circa 800 metri e anche più lento. Dal 2014, inoltre, si corre in notturna, per dar modo ai piloti di gareggiare con temperature meno elevate e più sostenibili. Nell’albo d’oro sono Fernando Alonso e Sebastian Vettel a fare la voce grossa con 3 successi a testa, a seguire Felipe Massa e Lewis Hamilton con 2 vittorie ciascuno. Per quanto riguarda i costruttori primeggia la Ferrari con 5 trionfi, alle sue spalle la Mercedes a quota 3. Il giro più veloce in gara appartiene a Michael Schumacher che nel 2004 fece segnare un 1’30″252, da allora nessuno è più riuscito a migliorarlo anche perché all’epoca erano ancora in vigore i rifornimenti in corsa e dunque le macchine di 14 anni fa erano molto più leggere rispetto a quelle odierne. Nella giornata di ieri, invece, Sebastian Vettel ha frantumato il record assoluto della pista in 1’28″769, migliorando di oltre 7 decimi il precedente primato che apparteneva a Lewis Hamilton. (agg. di Stefano Belli) 

GLI ORARI E I NUMERI DEL CIRCUITO DI SAKHIR

Domenica nel segno della Formula 1: in diretta dal circuito di Sakhir si corre il Gran Premio del Bahrain 2018, che ospita il secondo appuntamento del Mondiale 2018 a breve distanza dalla capitale Manama (clicca qui per il dettaglio della griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 del Bahrain a Sakhir). Diciamo subito che la partenza della gara avrà luogo alle ore 17.10 italiane, le 18.10 locali, dal momento che fra l’Italia e la Nazione del Golfo Persico c’è una sola ora di fuso orario, ma che si gareggia in notturna, anche per ridurre l’effetto delle alte temperature, che sotto la luce del sole sarebbero decisamente pesanti da sostenere da quelle parti, come d’altronde si era fatto per diverse edizioni prima di passare nel 2014 alla gara in notturna, sotto la luce dei riflettori. Diamo pure alcune informazioni tecniche per conoscere meglio questa pista che comunque è ben nota, dal momento che fin dal 2004 fa parte del Circus: la gara si svolgerà sulla distanza di 57 giri, ognuno dei quali misura 5.412 metri, per un totale di 308,238 km. Sono quindici le curve che caratterizzano questo circuito, che comprende sia tratti tortuosi sia alcuni rettilinei decisamente lunghi, tra i quali naturalmente quello del traguardo ma anche quello fra le curve 10 e 11, che sono i due tratti sui quali si potrà attivare il Drs.

FORMULA 1, LA GARA IN STREAMING VIDEO E DIRETTA TV

La gara del Gran Premio del Bahrain 2018 di Formula 1 dal circuito di Sakhir sarà trasmessa su Sky Sport F1 HD, il canale numero 207 della piattaforma satellitare Sky. Anche quest’anno la telecronaca di tutti gli eventi sarà affidata a Carlo Vanzini, affiancato da una schiera di commentatori tecnici d’eccezione tra cui Marc Gené. Inviata ai box sarà Mara Sangiorgio, mentre la rubrica Paddock Live che farà da filo conduttore alla giornata sarà affidata come di consueto a Federica Masolin. Tra le novità della stagione, per la prima volta la Formula 1 sarà visibile in 4K HDR grazie al nuovo Sky Q, per vivere le gare con una definizione talmente simile a quella dell’occhio umano da dare la sensazione di essere in pista. Inoltre, gli abbonati avranno anche l’occasione di seguire le prove in streaming video tramite l’applicazione Sky Go. In questo e nei prossimi weekend dunque potremo seguire solo le differite, tra l’altro limitate alle giornate di sabato e domenica: di conseguenza, chi non è abbonato Sky oggi dovrà aspettare fino alle ore 21.00 per vedere in chiaro la gara della Formula 1 da Sakhir ovviamente in differita. Maggiore importanza potranno dunque acquisire i riferimenti ufficiali del Mondiale su Twitter, gli account @Formula 1 e @F1, oltre alla pagina Facebook ufficiale F1.

GP BAHRAIN 2018 FORMULA 1: IL PUNTO DOPO LE QUALIFICHE

Il sabato è andato come un tifoso della Ferrari avrebbe solo potuto sognare: prima fila tutta per Maranello, con Sebastian Vettel in pole position davanti a un Kimi Raikkonen che sta disputando un eccellente inizio di stagione e anche a Sakhir in diverse sessioni è stato più veloce di Vettel, come d’altronde era già successo anche a Melbourne. Non è tutto: Lewis Hamilton, già quarto in pista (piazzamento decisamente deludente per il re delel pole position), dovrà scattare addirittura dalla nona piazza sulla griglia di partenza a causa della penalizzazione di cinque posizioni per la sostituzione del cambio sulla sua Mercedes. Il campione del Mondo dovrà dunque tentare una difficile rimonta, mentre la Ferrari cercherà di fare gara di testa con Valtteri Bottas come principale avversario – anche per questo è importante essersi messi alle spalle lo scudiero di Hamilton. Non è tutto: sarà molto lontano anche l’altro spauracchio della Ferrari e di Vettel in particolare, dal momento che Max Verstappen a causa di un incidente già nel Q1 dovrà partire dal quindicesimo posto. La rimonta del giovane olandese sarà dunque ancora più complicata di quella di Hamilton, anche se sarà garanzia di spettacolo…

QUALIFICHE, COSA È SUCCESSO

Era dal Gran Premio di Ungheria dello scorso anno che la Ferrari non monopolizzava la prima fila nelle qualifiche, sul circuito di Sakhir dove è in programma la seconda tappa del mondiale 2018 la Scuderia di Maranello piazza un bel montante alla Mercedes conquistando la pole position con Sebastian Vettel che proprio sul filo di lana trova il giro perfetto in 1’27″958 (nuovo record della pista) mettendo in riga Kimi Raikkonen che finora nel corso del fine settimana era sempre stato più veloce del suo compagno di box. Le Frecce d’Argento, che qui nel deserto hanno (quasi) sempre dominato, si sono dovute accontentare della seconda fila con Valtteri Bottas che ha chiuso a quasi due decimi di ritardo da Vettel ed è stato preceduto anche dal connazionale Raikkonen per una ventina di millesimi. Non pervenuto Lewis Hamilton che al momento della verità non è riuscito a fare la differenza, ottenendo il quarto tempo che si tramuterà in nono sulla griglia di partenza per la penalità dovuta alla sostituzione del cambio. Ne approfittano Daniel Ricciardo e soprattutto Pierre Gasly che dopo la deludente gara in Australia si riscatta ottenendo un’insperata terza fila per la Toro Rosso motorizzata Honda, in casa McLaren qualcuno avrà bisogno della psicanalista dopo aver visto le due macchine di Faenza davanti ai bolidi arancioni di Alonso e Vandoorne che non sono riusciti a superare la Q2, con Hartley appena fuori dalla top 10. Qualifiche double-face per la Haas che celebra il settimo (sesto) posto di Magnussen ma dall’altra parte deve fare i conti con la debacle di Grosjean, già fuori al termine della Q1. Non finiscono i guai in casa Williams: Sirotkin non è andato oltre il 18^ tempo, addirittura ultimo Lance Stroll che senza un punto di riferimento come Felipe Massa sembra aver smarrito la retta via. All’interno del team di Grove l’assenza del brasiliano si fa sentire più del previsto, e qualcuno già chiede la promozione a titolare di Kubica che sicuramente, pur con un braccio ridotto piuttosto male, dovrà darsi parecchio da fare per andare più piano dei due ragazzini che garantiranno certamente un mucchio di soldi ma non le prestazioni, almeno per il momento.

FP3, COSA È SUCCESSO

Anche nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain (seconda tappa del mondiale 2018 di Formula 1), la Ferrari ha confermato di essere davvero in palla, soprattutto con Kimi Raikkonen che è stato l’unico a girare sotto l’1’30”. Il pilota finlandese, che probabilmente ha ancora il dente avvelenato per la strategia adottata in Australia dalla Scuderia di Maranello che ha avvantaggiato Sebastian Vettel consentendogli di scavalcare il compagno di box e Hamilton fermandosi ai box quando gli altri dovevano rallentare per la virtual safety car, conferma di avere un feeling particolare con la pista di Sakhir. In base ai riscontri cronometrici ottenuti finora in questo weekend, Raikkonen è il favorito d’obbligo per la pole position. A meno che la Mercedes non ritorni improvvisamente in auge, sia Hamilton che Bottas stanno facendo molta più fatica del previsto a guidare la W09 che soprattutto in uscita dalle curve appare molto più instabile e nervosa delle sue predecessori che invece sembravano andare su un binario immaginario. Gli uomini di Maranello non devono però trascurare le Red Bull, Verstappen e Ricciardo hanno terminato la FP3 in seconda e terza posizione e rappresentano indubbiamente la mina vagante di questo weekend. Per quanto riguarda le altre squadre, la Renault sembra avere qualcosina in più rispetto a McLaren, Haas e Force India, in ripresa la Toro Rosso che dopo le difficoltà trovate in Australia sembra invece aver ritrovato un buon ritmo almeno sul giro secco. Stendiamo un velo pietoso sulla Williams: Sirotkin e Stroll chiudono la graduatoria, in parecchi già chiedono il siluramento del russo in favore di Kubica, il canadese senza le preziosissime indicazioni di Felipe Massa sembra letteralmente brancolare nel buio.

GP BAHRAIN 2018 FORMULA 1: INFO TECNICHE SUL CIRCUITO

Dal punto di vista tecnico, alcune interessanti informazioni sul Bahrain International Circuit ci vengono offerte dalla Brembo, che ci fornisce dati che ci premettono di comprendere come questa sia una delle gare più impegnative del calendario per quanto riguarda i freni: il 16% del tempo di percorrenza di un giro viene percorso in frenata, in particolare la frenata più impegnativa è quella della curva 1, al termine del rettilineo del traguardo. Un’altra difficoltà è legata alle alte temperature che rendono difficile smaltire il calore generato in frenata, anche se dopo il tramonto questo problema dovrebbe sentirsi meno. Rispetto all’edizione dell’anno scorso la decelerazione media è cresciuta da 4,4 a 4,6 g a seguito dell’aumento della coppia frenante. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota ricorre ai freni oltre 450 volte, esercitando un carico totale sul pedale vicino a 48 tonnellate. In altre parole, ciascun pilota esercita un carico di oltre 490kg al minuto. Per adattarsi alle monoposto 2018, più performanti di quelle degli ultimi anni, i tecnici Brembo hanno aumentato dei fori dei dischi in carbonio e realizzato nuove pinze. Il circuito mediorientale rappresenta un banco di prova molto duro per tutte le componenti dell’impianto frenante, come dimostra l’indice di difficoltà attribuito dai tecnici Brembo. In una scala da 1 a 10, il Bahrain International Circuit si è meritato un 9, valore che lo posiziona tra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In gara, al termine dunque dell’intero weekend, si dovrebbe invece soffrire poco per lo sporco in pista, ma sarà in ogni caso doveroso prestare attenzione quando si esce dalla traiettoria più gommata. Elemento che rende ancora più impegnativa la guida su una pista già di suo tecnica e veloce, che di conseguenza richiede il massimo della concentrazione. Fin qui la panoramica su ciò che potrebbe cambiare, adesso però mettiamoci comodi, perché è arrivato il momento tanto atteso in cui sarà la pista ad emettere il suo verdetto inappellabile: la diretta della gara del Gran Premio del Bahrain 2018 di Formula 1 sul circuito di Sakhir sta per cominciare

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE