L’incidente fra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas è stato il momento più significativo del Gp Francia 2018 di Formula 1, il momento in cui Vettel ha compromesso le proprie possibilità (e anche quelle di Bottas) di salire sul podio a Le Castellet. Questa l’analisi del pilota tedesco della Ferrari sul patatrac: “Forse sono partito troppo bene. Se fossi stato meno brillante al via, avrei fatto probabilmente una gara migliore. Ero in una buona posizione dopo un ottimo spunto nelle fasi successive alla partenza. Purtroppo ho commesso un errore, perché all’ingresso nella curva-1 al momento di frenare mi sono trovato Bottas davanti e ho perso grip, senza avere però spazio né a destra né a sinistra. Per evitarlo ho allargato il raggio di sterzata, ma gli sono andato addosso. Errore mio, mi dispiace”. I commissari gli hanno poi inflitto cinque secondi di penalizzazione, che in casa Mercedes hanno ritenuto pochi. Vette invece ha commentato così: “Non faccio questioni sulla penalità, qualunque sanzione fosse stata decisa nei miei confronti l’avrei accettata. Mi resta il dispiacere per avere rovinato la gara di Valtteri ma anche la mia, perché la macchina andava davvero bene”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



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VIDEO GP FRANCIA F1

Sebastian Vettel getta al vento altri punti preziosi nella corsa verso il mondiale e che sommati a quelli persi a Baku e Barcellona potrebbero pesare tantissimo a fine stagione. Su una pista pro-Mercedes come quella del Paul Ricard, che dopo quasi 30 anni è tornato a ospitare il Gran Premio di Francia di Formula 1, il tedesco aveva il dovere di limitare i danni e portare a casa almeno il terzo gradino del podio visto che le Mercedes (almeno quella di Hamilton) sarebbero state fuori dalla portata della Ferrari. Al via Vettel ha invece voluto infilarsi in un varco che non esisteva, tamponando Bottas: ala anteriore danneggiata per il nativo di Heppenheim, gomma posteriore sinistra forata per il finlandese, gara compromessa per entrambi che sono dovuti rientrare ai box per riparare le macchine, e meno male che ci ha pensato la safety car a ricompattare il gruppo (dopo l’incidente tra Gasly e Ocon), altrimenti avrebbero rischiato di essere doppiati già al secondo giro. Alla ripartenza Vettel ha iniziato una rimonta che lo ha portato fino alla quinta posizione, mantenuta nonostante la penalità di 5 secondi che la direzione gara gli ha inflitto giudicandolo colpevole per il contatto alla partenza; Bottas, con il fondo rovinato, non è andato oltre la settima piazza, rimanendo dietro alla Haas di Magnussen che ancora una volta stravince nettamente il duello interno con Grosjean.



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VITTORIA DI LEWIS HAMILTON

Nulla da aggiungere sulla condotta di Lewis Hamilton che non ha sbagliato nulla tenendosi sempre lontano dai guai e mantenendo il comando della gara dal primo all’ultimo giro, tranne quando si è fermato ai box per il cambio gomme e in quel frangente ha ceduto la leadership per una sola tornata a Raikkonen. Il britannico torna in vetta al mondiale con un margine di +14 nei confronti di Vettel. Capitolo Red Bull: Verstappen raccoglie il massimo risultato possibile, un secondo posto, cercando di non perdere troppo terreno nei confronti dell’imprendibile Hamilton. Ricciardo non ha saputo difendere il terzo gradino del podio per colpa di una perdita di potenza che ha spianato la strada a Kimi Raikkonen che dopo una brutta partenza ha recuperato terreno fino a compiere un bel sorpasso ai danni dell’australiano a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi. Delusione per Sainz che a inizio gara occupava la terza posizione e che a pochi giri dalla fine ha perso il sesto posto, riuscendo comunque a chiudere davanti al compagno di squadra Hulkenberg e a Leclerc, ancora a punti. Ennesimo disastro per Fernando Alonso che non è neanche arrivato al traguardo per colpa di una gomma montata male dai meccanici della McLaren: lui e la Formula 1, ormai, sono due rette parallele destinate a non incrociarsi più.



IL MONDIALE PILOTI

1. Lewis Hamilton (Mercedes) 145

2. Sebastian Vettel (Ferrari) 131

3. Daniel Ricciardo (Red Bull) 96

4. Valtteri Bottas (Mercedes) 92

5. Kimi Raikkonen (Ferrari) 83

6. Max Verstappen (Red Bull) 68

7. Nico Hulkenberg (Renault) 34

8. Fernando Alonso (McLaren) 32

9. Carlos Sainz (Renault) 28

10. Kevin Magnussen (Haas) 27

11. Pierre Gasly (Toro Rosso) 18

12. Sergio Perez (McLaren) 17

13. Esteban Ocon (Force India) 11

13. Charles Leclerc (Sauber) 11

15. Stoffel Vandoorne (McLaren) 8

16. Lance Stroll (Williams) 4

17. Marcus Ericsson (Sauber) 2

18. Brendon Hartley (Toro Rosso) 1

19. Romain Grosjean (Haas) 0

20. Sergey Sirotkin (Williams) 0

IL MONDIALE COSTRUTTORI

1. Mercedes 237

2. Ferrari 214

3. Red Bull 164

4. Renault 62

5. McLaren 40

6. Force India 28

7. Haas 27

8. Toro Rosso 19

9. Sauber 13

10. Williams 4