Al Bentegodi di Verona va in scena Chievo-Inter. La squadra di Benitez è reduce dalla cocente sconfitta nel derby e in piena emergenza infortuni. Per sconfiggere i clivensi, Benitez si affida al recuperato Cambiasso e fa scalare Zanetti sulla linea dei difensori. Chievo che invece recupera il capitano Pellissier e lo lancia in coppia con il francese Thereau.



La gara è subito molto vibrante, il ritmo della contesa si assesta su livelli alti e le due squadre, quantomeno nella prima decina di minuti, si equivalgono rispondendo colpo su colpo. Al 13’minuto però, arriva il primo sussulto. Pandev ben servito in mezzo all’aria aggira Sorrentino in uscita disperata, ma da posizione defilata calcia sul palo. Intorno alla mezz’ora passa in vantaggio, l’azione è ficcante e parte dal piede di Frey. Il cross del terzino francese è perfetto per l’incursione del rientrante Pellissier. Il capitano degli Scaligeri anticipa la timida diagonale di Santon e con una potente capocciata supera Castellazzi. A questo punto, chi si aspetta la replica immediata dei campioni d’Italia viene subito smentito. L’ordinatissimo Chievo di Pioli non concede spazi ed anzi riesce ad essere anche pericoloso attraverso le fulminante ripartenze imbastite da Constant e Pellissier. L’unica vera reazione interista è quella deprecabile di Eto’o, che dopo un paio di interventi ruvidi subiti da Cesar, colpisce quest’ultimo con una testata a palla lontana. Le immagini dal replay condannano l’attaccante camerunense, sicuramente a rischio prova tv. Sul piano del gioco non succede più nulla nella prima frazione di gioco, con Rocchi che dopo i 3 minuti di recupero accordati manda i giocatori a prendere un tè caldo.



Nella ripresa l’Inter entra in campo in maniera decisa, ma si scontra contro il solido muro eretto dagli uomini di Pioli. Il Chievo svolge infatti in maniera perfetta la fase passiva di gioco, riuscendo a fare densità nella metà campo ed imbrigliando Snejder tra le proprie linee. Per l’olandese continua infatti il periodo negativo e anche quest’oggi a causa della sua scarsa vena, la manovra dell’Inter non trova le giuste geometrie. In realtà i nerazzurri sono anche sfortunati quando sulla loro strada trovano il solito, insuperabile Sorrentino, autore di due interventi davvero pregevoli. Ma le azioni interiste risultano in realtà estemporanee e frutto più di spunti individuali che di trame ben orchestrate da un collettivo. Per questo al 37’ della ripresa approfittando della praterie lasciate dai difensori interisti, il Chievo trova il raddoppio. L’azione nasce dalla fascia sinistra, dove Rigoni lanciato in profondità sul filo del fuorigioco, ha il tempo di alzare la testa e crossare verso il centro, sul primo palo Therau manca l’appuntamento con il pallone, ma mette fuori traiettoria Castellazzi, la sfera arriva così al neo entrato Moscardelli che, appostato sul palo lontano, insacca nella porta sguarnita. Due a zero e doccia gelata per i nerazzurri, che si fiondano avanti alla disperata, ma trovano il gol quando è ormai troppo tardi. Il solito Eto’o si fa perdonare il brutto gesto della prima frazione di gioco, regalando un’altra delle sue perle. La punta camerunense parte infatti dalla fascia sinistra, supera due uomini e con un bel rasoterra sul palo lungo infila l’incolpevole Sorrentino. Il gol della speranza ha però la breve durata di un minuto, ovvero il tempo che divide la segnatura della punta nerazzurra dal triplice fischio di Rocchi. Triplice fischio che sancisce la fine delle ostilità e l’inizio della crisi nerazzurra.



 

CHIEVO-INTER 2-1 PRIMO TEMPO 1-0

 

MARCATORI: Pellissier (C) al 29′ p.t.; Moscardelli (C) al 37′, Eto’o (I) al 48′ s.t.

 

CHIEVO (4-4-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Mantovani; Fernandes, Rigoni, Marcolini (dal 20′ st. Guana), Constant (dal 42′ st. Bogliacino); Thereau, Pellissier (dal 23′ st. Moscardelli). (Squizzi, Sardo, Mandelli, Granoche). All. Pioli.

 

INTER (4-2-3-1): Castellazzi; Santon, Lucio, Cordoba, Zanetti; Stankovic (al 42′ st. Mancini), Cambiasso (al 10′ st. Nwankwo); Biabiany (al 23′ st. Alibec), Sneijder, Pandev; Eto’o. (Orlandoni, Materazzi, Rivas, Natalino). All. Benitez.

 

ARBITRO: Rocchi di Firenze

 

NOTE: Ammoniti Fernandes, Rigoni. Thereau, Cordoba, Stankovic.

 

 

LE PAGELLE

 

Chievo Vr.

 

Sorrentino 7: Almeno due parate salva risultato su Stankovic ed Eto’o.

Frey 6.5: Si fionda negli spazi lasciati incustoditi dalla difesa interista con intelligenza e accortenza. Bello il cross per l’inzuccata di Pellissier.

Andreolli 6.5: Erige un muro difficile da superare.

Cesar 6: Per 92 minuti annulla Eto’o. Non sempre in maniera pulita e impeccabile, ma alla fine ha ragione lui.

Mantovani 6: Si limita alla fase difensiva. Pochi i suoi spunti in avanti, ma offre solidità dietro.

Fernandes 6.5: Partita di grandissima quantità quella del centrocampista svizzero. La sua presenza si fa sentire e rende difficile la vita a Snejder.

Rigoni 7: Partita di spessore. Domina la mediana con autorità e regala anche l’assist per la rete del 2 a 0.

Marcolini 6.5: In ripresa rispetto alle ultime uscite. (Dal 20’st Guana 6: Il suo ingresso fornisce maggiore copertura alla difesa nel momento di maggiore pressione interista.)

Constant 6.5: Altra ottima gara del trequartista francese. I suoi movimenti mandano in tilt il fuorigioco impostato da Benitez. Un giocatore da tenere assolutamente sott’occhio. (Dal 42’st Bogliacino sv )

Pellissier 7.5: Ritorna e il Chievo ritrova la vittoria. La rete dell’ 1 a 0 è estremamente spettacolare, ma è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione superba. (Dal 23’st Moscardelli 7: Entra e segna il gol che, a conti fatti, risulta decisivo. Cosa chiedergli di più?)

Thereau 6.5: Non segna ma si muove molto bene e forma un’interessante coppia con Pellissier.

 

All. Pioli 7.5: Partita studiata alla perfezione. Ottime le gabbie studiate su Eto’o e Snejder, micidiali i contropiedi. Quella del Chievo è una partita tatticamente perfetta.

 

 

Inter

 

Castellazzi 6: Poche colpe sulle marcature clivensi.

Santon 5: Gli avversari gli scivolano via troppo facilmente. Sul gol di Pellissier sbaglia chiaramente la diagonale.

Cordoba 5.5: Soffre incredibilmente la vivacità di Thereau.

Lucio 6.5: Il migliore dei suoi. La sua presenza salva i nerazzurri da diversi contropiedi clivensi. Puntuale e preciso è l’unico a non naufragare nella pioggia di Verona.

Zanetti 5: Al ritorno da terzino appare poco preciso ed impacciato.

Cambiasso 5.5: Ancora lontano dalla forma ottimale. Constant va al doppio della sua velocità. (Dal 10’st Nwanko 5: L’esordio in Serie A non è dei più facili. Le sue colpe vanno però divise con quelle dei compagni.)

Stankovic 5.5: Uno dei pochi che quantomeno ci prova. Partita piena di imprecisioni la sua, anche se solo un Sorrentino versione super gli nega la gioia del gol. (Dal 42’st Mancini sv)

Biabiany 5: Lontano parente del bel giocatore ammirato la scorsa stagione nel Parma. Paga la scarsa vena dei compagni, ma ci mette anche molto del suo. (Dal 23’st Alibec 5.5: Lanciato nella mischia da Benitez, combina poco).

Snejder 5: Avulso dal gioco. Due verticalizzazioni nell’arco di 93 minuti sono davvero troppo poche per un giocatore del suo livello.

Pandev 5.5: Prende il palo su una bella azione a inizio partita, poi si spegne. Forse con quel gol staremmo parlando di tutt’altra gara.

Eto’o 5: La media tra: la sua prestazione da 5, il brutto gesto ai danni di Cesar (4) e il 7 per la splendida azione del gol.

 

All. Benitez 5: Nel mare di infortuni la sua Inter continua ad affondare sempre di più. Arrivano i primi scricchiolii sotto la sua panchina, ma non c’è tempo per pensarci, Martedì c’è già il Twente.

 

(Massimiliano de Cesare)