Tre giornate a Samuel Eto’o per la testata a Cesar. Più 30mila euro di multa. Il giudice sportivo ha punito così il gesto del camerunense, che domenica pomeriggio a Verona nella gara contro il Chievo ha emulato Zinedine Zidane nella finale dei mondiali del 2006.
“Ritiene questo Giudice che il riprovevole gesto compiuto dal calciatore nero-azzurro integri gli estremi di quella ‘condotta violenta’ che, per consolidato orientamento interpretativo, è connotata dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva: palese è infatti il preordinato intento di colpire l’avversario e parimenti evidente è l’energia impressa al colpo inferto”, si legge nel comunicato controfirmato dal presidente della Lega Beretta.
La punta africana salterà così le prossime partite dell’Inter contro Parma, Lazio e Cesena. Una mazzata per Benitez, che già si trova in piena emergenza infortuni. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha tenuto conto della difesa interista presentata da Rinaldo Ghelfi, in quanto la presunta provocazione del difensore del Chievo Cesar è avvenuta sotto gli occhi dell’arbitro, che ha ritenuto di non prendere provvedimenti. Mentre la testata di Eto’o non è stata vista dal direttore di gara, perché impegnato a seguire lo sviluppo dell’azione.
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Se Eto’o se la cava con tre giornate, Ernesto Chevanton del Lecce si becca una punizione esemplare. Cinque giornate per aver colpito con violenza un giocatore della Samp e aver poi insultato pesantemente l’arbitro. Due giornate al fiorentino Kroldrup, per il “vaffa” al direttore di gara che lo aveva ammonito. Un turno di squalifica anche per Maxi Lopez (Catania), Burdisso (Roma), Appiah (Cesena) e Rafinha (Genoa).