Werder Brema-Inter finisce con un secco e durissimo 3-0. I nerazzurri sbandano ancora. Moratti aveva chiesto a Rafa Benitez di non fare figuracce, ma la squadra nerazzurra non ha di certo offerto una prova degna dei campioni d’Europa in carica.

Benitez si affida a una formazione molto rimaneggiata, tra infortuni e scelte del mister. Tra i pali esordisce Orlandoni (mai impiegato in stagione), mentre il giovani Biraghi parte titolare sulla fascia sinistra. Rispetto al campionato torna Samuel Eto’o, anche se per il camerunense sarà una serata tutt’altro che felice. Il Werder è matematicamente ultimo nel girone e in crisi di risultati in Bundesliga, ma schiera un 11 composto quasi interamente da titolari. La prima mezzora di gioco è da sbadigli.



I tedeschi comandano il gioco senza affondare, i nerazzurri si difendono con ordine senza però ripartire mai. La prima fiammata arriva da Hugo Almeida che di sinistro testa i riflessi di Orlandoni, bravo a smanacciare in corner. L’Inter si spaventa e si disunisce. Il Werder ne approfitta e al 39’ passa con un colpo di testa di Prodl su corner di Frings. Decisiva la leggera deviazione di Cordoba a pochi passi dalla porta. Da qui in poi non c’è più partita. I restanti 51 minuti sono un monologo verde.



Nella ripresa arriva subito il gol dell’ex firmato Marko Arnautovic, bravo a girare con il sinistro sul primo palo un bel cross di Hugo Almeida: 2-0. L’Inter è allo sbando, ma trova un’improvvisa fiammata con Cambiasso che di testa colpisce il palo da posizione molto favorevole. Solo una parentesi. Mertesacker pochi minuti dopo colpisce la traversa con un perentorio stacco aereo su punizione di Hunt, poi è lo stesso Hunt a cogliere il legno della porta di Orlandoni con un sinistro potente dai 10 metri. Alla festa Werder manca però il solito Pizarro. Il peruviano entra a 15 minuti dal termine e buca i nerazzurri con un secco rasoterra dal limite all’88. L’ultima emozione è però dell’Inter: Pandev gira un assist di Biraghi, la palla si stampa ancora sulla traversa. A legni finisce 2-2, ma a gol il Werder trionfa 3-0.



 

TABELLINO:

 

WERDER BREMA-INTER 2-0

 

Reti: 39’pt Prodl; 48’st Arnautovic; 88’st Pizarro

 

Werder Brema (4-2-3-1): Wiese, Fritz, Mertesacker, Prodl, Pasanen (82’st Silvestre), Schmidt, Fings (75’st Bargfrede) Hunt, Marin, Arnautovic, Almeida (75’st Pizarro). A disp: Mielitz, Kroos, Jensen, Wagner. All: Schaft

 

Inter (4-4-2): Orlandoni, Zanetti (54’st Natalino), Cordoba, Cambiasso, Biraghi, Santon (50’st Biabiany), Nwankwo, Motta, Muntari, Pandev, Eto’o. A disp: Castellazzi, Mariga, Gallinetta, Crisetig. All: Rafa Benitez

 

Arbitro: Cakir (TUR)

 

Ammoniti: Pasanen (W)

 

 

PAGELLE

 

WERDER BREMA:

 

WIESE 6 Solo una parata, su Pandev nella ripresa

FRITZ 6 Ce lo ricordavamo terzino, ma stasera si adotta bene anche a metà campo

MERTESACKER 6,5 Spigoloso e lungagnone, non sarà una bellezza da vedere, ma è efficace

PRODL 6,5 Meno puntuale del compagno di reparto, ma ha il merito di segnare il gol dell’1-0

PASANEN 6 Dorme sonni tranquilli fino a quando non entra Biabany, che un paio di volte gli fa venire il mal di testa

SILVESTRE S.V.

SCHMIDT 7 Corsa e cross a volontà sulla destra. Giovane interessante, da tenere d’occhio

FRINGS 6,5 Metronomo di centrocampo: tocca tanti palloni, ne sbaglia pochissimi

BARGFREDE S.V.

HUNT 7 Mancino tutto pepe e fantasia, quando accelera sono dolori

MARIN 7 Folletto imprevedibile, fa ammattire mezza difesa dell’Inter

ARNAUTOVIC 7 Certi colpi a Milano li faceva solo in discoteca: rinato

ALMEIDA 6,5 Punta di appoggio, non segna, ma fa segnare Arnautovic

PIZARRO 6,5 Quando affronta una squadra italiana la porta si trasforma in un portone enorme. E lui puntualmente ne approfitta: decimo sigillo contro i nostri club

 

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INTER

 

ORLANDONI 6,5 Per fortuna c’è lui a limitare i danni

ZANETTI 6 Il Capitano gioca dignitosamente fino a quando non è messo k.o. da una botta.

NATALINO 6 Entra nel momento più difficile dell’Inter, ma se la cava bene

CORDOBA 5,5 Sfortunato sul primo gol, soffre l’ingresso di Pizarro nel finale

CAMBIASSO 6 Non è uno stopper, ma si adegua. Sfiora il gol

BIRAGHI 5,5 Quando Marin transita dalle sue parti c’è da mettersi le mani davanti agli occhi. Ma il ragazzino se non altro lotta…

SANTON 5,5 Un paio di incursioni, ma il Santon di qualche anno fa era un altro giocatore

BIABANY 6 Uno dei pochi a offrire spunti degni di nota, ma ormai la partita era già indirizzata

NWANKO 5 Immaturo e spaesato

THIAGO MOTTA 6 Non ha ancora il ritmo partita, ma se non altro è l’unico a fare gioco

MUNTARI 5 Impreciso e farfallone, vaga per il campo senza combinare granché

PANDEV 6 Due lampi nel buio: sul primo è Wiese a dirgli di no, sul secondo la traversa

ETO’O 4 Qualcuno avrà chiamato la Sciarelli a Chi l’ha visto?