Non si placa la polemica intorno al possibile rientro a gennaio di Eto’o dall’Anzhi in prestito all’Inter, tra mezze conferme e secche smentite. Riepiloghiamo: la notizia clamorosa è arrivata ieri. Samuel Eto’o potrebbe ritornare all’Inter, anche se solo per due mesi, durante la pausa invernale del campionato russo. Ipotesi certamente affascinante, ma fattibile? Da parte russa, è già giunta la prevedibile smentita: l’Anzhi Makhachkala ha fatto sapere che il camerunense dovrà rimanere con loro a fare la preparazione “invernale” in attesa della seconda fase della stagione, che per la prima volta in Russia segue il calendario europeo. Però è fuori discussione che Eto’o sia rimasto molto legato sia alla città di Milano (shopping compreso), dove torna appena possibile, sia alla squadra e a tutto l’ambiente interista. Certamente all’Inter lo rimpiangono, ma forse anche lui comincia a sentirsi isolato dal calcio che conta. L’ipotesi è tecnicamente fattibile per due motivi: il Camerun non si è qualificato per la Coppa d’Africa, che si disputerà proprio in quel periodo e avrebbe impedito questa ipotesi, e il mercato russo è aperto fino al 3 marzo, data in cui il campionato ripartirà, ed è quindi possibile un prestito per gennaio-febbraio. L’ipotesi è pure molto interessante, perché in quel periodo l’Inter deve giocare (tra le altre partite) contro il Milan nel derby d’andata e contro Lazio (ultima d’andata), Roma e Napoli all’inizio del girone di ritorno, oltre all’andata degli ottavi di finale di Champions (possibile metterlo in lista, dato che l’Anzhi non disputa le coppe). Probabilmente non si opporrebbe nemmeno Kerimov, dal momento che le sorti del club dipendono dal rendimento dell’attaccante e quindi il presidente potrebbe accontentare la sua stella. Infatti, finora nelle partite giocate dal camerunense, l’Anzhi ha fatto risultato solo quando Samuel ha segnato. Certo, c’è la paura di un infortunio che potrebbe condizionarne il resto della stagione e il dilemma legato allo stratosferico ingaggio (due mesi sono 2,5 milioni di euro, non proprio poco): glielo dovrebbe pagare Moratti o continuerebbe a farlo il magnate del Daghestan? Inoltre, come la prenderebbero gli altri attaccanti a disposizione di Ranieri? Quel che è certo è che il progetto esiste. Abbiamo sentito il procuratore Andrea D’Amico, esperto di calcio russo in quanto procuratore di Mimmo Criscito (Zenit San Pietroburgo) e Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan).
D’Amico, secondo lei è fattibile il ritorno di Eto’o?
Tecnicamente sì, perché ci sono le condizioni e perché Eto’o ha cambiato una sola squadra nella stagione, quindi può fare un altro trasferimento. Tutto dipende da come si trova lui in Russia.
Lei può dirci qualcosa su questo? L’ha incontrato?
Onestamente non so niente, anche perché non ha ancora giocato contro Zenit e Rubin. Posso dire che i miei assistiti si trovano bene in Russia, ma capisco che le situazioni sono diverse. Comunque Eto’o sapeva che andava a giocare in una città scomoda e in una squadra per ora ancora arretrata. Poteva pensarci prima, oppure ha sottovalutato gli svantaggi e adesso torna a Milano ogni volta che può. Visto che si tratta solo di un prestito durante la sosta, penso che sarà decisiva la sua volontà.