Impazza, in questi giorni di sosta dei campionati europei, il calciomercato, e tutti sembrano concentrarsi sul mercato sudamericano, dal momento che è appunto in Sud America che nasce la maggior parte dei talenti calcistici. Tanti giovani interessanti, quasi si perde il conto a leggere i nomi sui giornali, che ne tirano sempre fuori di nuovi. Per fare chiarezza abbiamo contattato Eugenio Ascari, profondo conoscitore del calcio sudamericano ed agente Fifa, che ha accettato di parlare di tutti i nomi più caldi in questi giorni, anche se non nega le difficoltà ad agire sull’ormai ricco mercato brasiliano (clicca qui per leggere il parere di Josè Alberti in proposito). Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Ascari, ha letto tutti i nomi di cui si parla in questi giorni? Cosa c’è di vero?

Troppi nomi, basta aprire un qualsiasi quotidiano sportivo e si viene travolti da una quantità incredibile di nomi di calciatori sudamericani. Si spara nel mucchio per beccare il nome giusto, è difficile distinguere quali sono le trattative vere (che poi non è detto si realizzino) e cosa è soltanto fumo negli occhi.



Proviamo almeno a concentrarci sui nomi più caldi, partendo da Juan Jesus.

Juan è un giovane difensore dell’Internacional di Porto Alegre, protagonista nel Brasile Under 20 che ha vinto l’ultimo Mondiale di categoria. Sicuramente un ottimo giocatore, può essere un obiettivo concreto per l’Inter, forse già a gennaio o al massimo a giugno.

Può passare da lui il rinnovamento della difesa nerazzurra?

Penso di sì. L’Inter ha molti difensori in scadenza, da Chivu a Cordoba a Samuel, e con Lucas si può pensare di aprire un nuovo ciclo per la difesa nerazzurra. Inoltre, e questo non guasta mai, non costa nemmeno troppo…



Di Damiao invece cosa pensa?

Lui è un attaccante classe ’89, compagno di squadra di Juan nell’Internacional. Sicuramente è molto forte, ma la sua quotazione è schizzata in alto rispetto all’estate. Allora era di circa 15 milioni di euro, anche se la sua società rifiutò un’offerta simile del Tottenham; oggi invece siamo come minimo sui 25 milioni, forse anche 30. In estate fece un tentativo per lui anche la Roma, prima di puntare su Osvaldo, ma ora è fuori mercato per le squadre italiane.

diventato difficile comprare in Brasile?

Sì, l’economia brasiliana vive un momento di grande euforia, e anche il calcio ne beneficia. I club hanno alle spalle grandi banche e proprietari solidi, non hanno bisogno di vendere e possono rifiutare le offerte dei club europei se non sono più che positive per loro. E possono pure pagare buoni stipendi ai loro giocatori, che così perdono una delle motivazioni principali che li spingeva ad andarsene in Europa.

Detto questo, alcuni nomi sono davvero sulla bocca di tutti. Ad esempio Dedè, ce lo può descrivere?

Dedè è un difensore centrale del Vasco da Gama, classe ’88. Il Brasile ultimamente continua a sfornare grandi difensori, e lui è uno di questi: completo, grande fisico, molto determinato e cattivo il giusto.

Lo si accosta alla Juventus, è corretto?

Onestamente non ne sono molto convinto, non credo che possa davvero sbarcare a Torino, almeno nell’immediato futuro.

Tra i grandi talenti spicca invece Lucas. Ci può descrivere anche lui?

Lucas, 19 anni del San Paolo, è un trequartista puro, tutt’al più può giostrare da seconda punta di movimento. Non è assolutamente un esterno, non capisco come mai in giro ci sono voci su questo. Almeno, non è un esterno come lo si intende in Europa: non è assolutamente un uomo adatto in fase di copertura. Ad esempio, tanto per essere chiaro, non potrebbe mai adattarsi bene allo schema di gioco della Juventus di Conte, sarebbe folle chiedergli di fare il Pepe o il Giaccherini.

Quindi assomiglia a Wesley Sneijder?

Non c’è dubbio, il paragone migliore con i protagonisti della serie A è proprio quello con Sneijder: è il suo alter-ego, e potrebbe benissimo esserne l’erede. Ovviamente deve ancora crescere in quanto ad esperienza, è inevitabile per un ragazzo di 19 anni, cioè 8 in meno di Sneijder. Ma chi se lo assicura sarebbe poi a posto per due lustri in quel ruolo, perché il ragazzo sfonderà certamente.

Lo consiglierebbe all’Inter?

Sicuramente, anche se credo che si scatenerà una bella asta per lui.

 

(Mauro Mantegazza)