“Un ritorno di Eto’o all’Inter questo inverno? Non lo vedo proprio possibile”. Sintetica ma chiarissima la risposta di Peppino Tirri alla nostra domanda su un possibile ritorno di Samuel Eto’o in prestito per due mesi, gennaio e febbraio, all’Inter, durante la pausa del campionato russo, che il “Re Leone” sta disputando con la maglia dell’Anzhi Makhachkala. Il noto agente Fifa, che ad agosto è stato l’intermediario tra le parti nel clamoroso affare che portò Eto’o in Daghestan, non crede dunque all’ipotesi che era stata ventilata da più parti tre settimane fa e che oggi era stata rilanciata sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Ripercorriamo brevemente la vicenda: Eto’o torna ogni volta che può a Milano, e questo aveva acceso i desideri di chi lo vorrebbe rivedere con la maglia dell’Inter. Il campionato russo è già in pausa (riprenderà a marzo), ma il mercato attualmente è chiuso, quindi ovviamente fino ai primi di gennaio non si potrebbe fare nulla. Un prestito di due mesi da gennaio fino alla ripartenza dell’attività agonistica in Russia sarebbe invece teoricamente fattibile. Il camerunense giocherebbe con l’Inter circa una decina di partite, compresi il derby d’andata e le sfide contro Napoli e Roma all’inizio del girone di ritorno, e volendo pure gli ottavi di andata di Champions League. L’Anzhi infatti non disputa le coppe, per cui l’Inter potrebbe inserirlo nella lista Uefa (anche se potrebbe giocare una sola partita). Il campione è decisivo per le sorti della squadra, per cui se questa fosse davvero la sua volontà, il presidente Suleyman Kerimov potrebbe anche esaudirlo per farlo contento. Ci sono però alcuni grossi problemi: innanzitutto, i russi vorrebbero sfruttare la pausa per disputare alcune ricche amichevoli, che però avrebbero senso solo con Eto’o in campo (il resto della rosa non ha grandi attrattive). I punti principali sono però legati all’ingaggio e ad eventuali infortuni: chi dovrebbe pagare lo stipendio in quei due mesi? Kerimov o Moratti? E in caso d’infortunio l’Inter dovrebbe indennizzare l’Anzhi? E in che modo? Sicuramente a Moratti l’ipotesi piace, e ha voluto lasciare la porta aperta dicendo che “al 90% non si farà”, lasciando una piccola speranza, e sicuramente piacerebbe pure a Ranieri.
Forse piacerebbe un po’ meno agli altri attaccanti presenti nella rosa nerazzurra, anche se questi problemi appaiono risolvibili. Lo scoglio davvero difficile è convincere il ricchissimo Kerimov, e infatti la dirigenza dell’Anzhi aveva reagito in modo sdegnato all’idea, quando era stata diffusa da tutti gli organi di stampa tre settimane fa. Tirri, uomo che ben conosce le parti, conferma quindi che le difficoltà rimangono. Sempre che Moratti non decida di fare una pazzia per far avverare quel 10% di possibilità…
(Mauro Mantegazza)