Non è certamente la vittoria per quattro a uno contro il Lecce ultimo in classifica a dire che l’Inter di Ranieri è tornata a essere una squadra importante. Forse neanche le quattro vittorie consecutive. Ma la rabbia con cui ieri i nerazzurri hanno risposto al gol del vantaggio del Lecce sicuramente ha dimostrato qualcosa di importante. Non sarà l’Inter del Triplete, come dice Ranieri, ma ieri si è vista la stessa grinta, ferocia, nel recuperare un risultato bugiardo. Quattro legni in quattordici minuti rappresentano sicuramente un record e pazienza se non è prestigioso come quello del Triplete. Ieri i tifosi dell’Inter avranno rivisto sprazzi di quell’Inter targata Mourinho che azzannava l’avversario. La serata è stata condita dal ritorno al gol in campionato al Meazza di Diego Milito che è sembrato per un attimo ritrovare lo smalto di quel centravanti killer di due anni fa. Oggi ci sono altri interpreti, soprattutto in attacco, mentre quelli che sono rimasti hanno due anni in più. L’Inter ieri però è convinta che forse durante il mercato estivo non si sono fatti solo danni. E’ vero, Jonathan si è perso nei corridoi di Appiano Gentile, il “nuovo Maicon” forse sarà rispedito subito in Brasile. Anche il giovane Castaignos non sembra ancora da Inter, ma quell’argentino che sembrava lento come l’ex attaccante dell’Ancona Mario Jardel potrebbe cambiare tante cose. Ovviamente stiamo parlando di Ricardo Alvarez, prelevato in estate dal Velez per 12 milioni di euro. In Argentina lo chiamavano “Ricky Maravilla”, l’osservatore nerazzurro Bedin dichiarò: “Se farà solo il 50% che gli ho visto fare sarà devastante”. Dopo le prime partite a qualcuno più di un dubbio è rimasto. Dopo però le cose sono cambiate, alcuni buoni match fino alla grandissima prova di ieri. Partito a sinistra si è accentrato spesso saltando sempre l’avversario diretto, rincorrendo i giocatori del Lecce. Nel secondo tempo lancio al bacio per Milito che ha segnato il gol del due a uno. Nel finale, con un brutto guaio muscolare, ha segnato il gol del quattro a uno con quel sinistro che promette davvero bene. San Siro si è emozionato, anche se per il momento è meglio non fare paragoni o voli pindarici. Ma qualche critico magari si sarà ricreduto su questo ragazzo di 23 anni.



Al presidente Moratti è piaciuto subito tanto è vero che ha chiesto ai suoi dirigenti di andarlo a prendere subito. E’ arrivato con un po’ di ritardo e qualche milione speso in più, ma da ieri non sembra più quel bidone lento…

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