Un momento difficile questo per l’Inter, che dopo la sconfitta con l’Udinese a San Siro ha visto allontanarsi ancora di più le prime posizioni della classifica. Anzi, la formazione nerazzurra si trova nei bassifondi di questo campionato. Una situazione che pochi avrebbero previsto all’inizio di questo torneo di serie A. Un’Inter che in poco tempo è passata dalla conquista della Champions League e della Coppa del Mondo a lottare per la salvezza, almeno temporaneamente, visto che c’è ancora il recupero a Marassi con il Genoa. Tempo per rimediare ce ne sarebbe ancora, magari infilando una serie di risultati positivi, magari col recupero di qualche giocatore importante. Certo stupisce in questa stagione nerazzurra l’andamento differente che la squadra diretta da Claudio Ranieri ha in campionato e in Champions League. Nella massima competizione continentale l’Inter è già qualificata al prossimo turno e ha già vinto il suo girone. Misteri del calcio, di come l’Inter fornisca un rendimento disastroso in campionato e faccia ottime cose in Europa. E stasera ci sarà l’incontro con il Cska Mosca, sulla carta di poco significato, se non per la formazione russa che insegue ancora la qualificazione. L’Inter però dovrà almeno disputare una partita dignitosa e cercare, oltre che di vincere, anche di convincere. Nell’attesa di giocare appunto da Inter anche in campionato. Per parlare quindi di tutto questo abbiamo sentito una delle bandiere della squadra milanese di tutti i tempi, un attaccante che ha fatto storia nel calcio italiano. Stiamo parlando di Roberto Boninsegna. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Boninsegna, l’Inter ha perso anche con l’Udinese, è una squadra arrivata al capolinea del suo ciclo, con giocatori per cosi dire finiti?
No, io credo ancora in questa squadra. Certamente nessuno ad inizio stagione si sarebbe aspettato un’Inter che lottasse per la salvezza a questo punto del campionato, ma i presupposti per risalire ci sono tutti. Innanzitutto recuperando i giocatori chiave di questa formazione come Maicon, Lucio e Sneijder, che dovrebbero rientrare, e poi infilando una serie di risultati positivi.
Quindi è una squadra ancora in grado di fare buone cose?
Secondo me si, la rosa della squadra è ottima e io credo ancora nell’Inter. Può risalire posizioni di classifica, cercare di centrare la qualificazione a una coppa, magari l’Europa League. Penso proprio che ci siano tutte le possibilità perché l’Inter possa tornare ai livelli che le competono.
Lei si era mai trovato nella sua carriera nerazzurra in una posizione simile?
No, momenti difficili li ho incontrati anch’io, ma una situazione così brutta non l’avevo mai vissuta. Non ho mai lottato per la salvezza. Certo fa impressione pensare che l’Inter solo un anno fa vinceva la Champions e poi la Coppa del Mondo, e ora è in questa situazione. Ma sembra proprio una stagione sfortunata. Non ho mai visto sbagliare un rigore come contro l’Udinese in questo modo…
Parliamo appunto dell’attacco, da grande bomber come lei è stato, non le sembra che il reparto offensivo dell’Inter abbia molti problemi?
Forlan ha giocato poco e non si può giudicare. Per quanto riguarda gli altri attaccanti, devo dire che i gol delle punte dipendono anche dal lavoro che fa tutta la squadra. Se non arrivano palloni giocabili diventa difficile anche per gli attaccanti di una squadra riuscire a essere incisivi in fase realizzativa. Credo che bisogna sempre giudicare il rendimento complessivo di una squadra.
La società però dovrà intervenire con qualche acquisto importante. Serve una rivoluzione o solo qualche acquisto?
La rosa, lo ripeto, è buona, qualche acquisto potrebbe ancora potenziarla di più e renderla più competitiva.
A Moratti si può rimproverare qualcosa?
Non credo che si possa rimproverare niente a un presidente che ha fatto vincere tutto all’Inter negli ultimi anni.
Stupisce però l’andamento differente dell’Inter in Champions, dove oltre a essere già qualificata è anche arrivata prima nel girone.
Campionato e Champions sono due tornei molto diversi. La serie A italiana è probabilmente il torneo più difficile che esista in Europa. Se vai a giocare a Bologna o Palermo, puoi fare molta fatica. In Inghilterra, ad esempio, non ci sono tutte queste difficoltà per le squadre più forti. Quanto alla Champions, in questa competizione squadre di ottima levatura tecnica come l’Inter riescono ad esprimersi nel modo migliore e fornire ottime prestazioni.
Stasera c’è questo incontro con il Cska Mosca, una buona squadra, tra l’altro ancora in lizza per la qualificazione al prossimo turno. L’Inter ha già raggiunto il suo obiettivo. Che partita sarà?
Per l’Inter sarà importante fornire una buona prestazione, già a Mosca aveva dimostrato le sue qualità andando a vincere. Certo l’Inter di Champions è proprio diversa da quella del campionato.
Cosa potrà fare l’Inter in Champions League?
Per me può fare molto bene, arrivare molto avanti, magari raggiungere le semifinali, giocare fino in fondo le sue chance.
(Franco Vittadini)