L’Inter non riesce proprio ad uscire dal tunnel di questa stagione maledetta. D’accordo, ieri sera per i nerazzurri c’erano in palio solo il premio Uefa e qualche punto nel ranking, e invece per gli avversari c’era in palio tutto (il Cska poteva qualificarsi agli ottavi, finire in Europa League o uscire da entrambe le competizioni), quindi la differenza di motivazioni era nettissima, e questo ha certamente grande importanza. Aggiungiamoci anche il fatto che l’Inter ha ancora quattro partite di campionato da qui a Natale (con il recupero contro il Genoa e il recupero per tutti della prima giornata), partite ben più significative di questa. Resta il fatto, però, che perdere non fa mai bene: un pareggio non avrebbe turbato nessuno, e proprio così stava andando fino a pochi minuti dalla fine. Anzi, c’era stata la nota positiva dell’immediata reazione con gol di Cambiasso al primo vantaggio di Doumbia. Poi arriva uno dei due fratelli Berezutski, e il Cska può festeggiare la qualificazione. Con lo Zenit, la Russia è ad altezza Spagna, Inghilterra, Francia e Germania, sotto solo all’Italia. Resta il rimpianto per un possibile rigore per mani di Cauna su cross di Nagatomo, la certezza di aver comunque giocato bene (come sempre in Champions, unica ancora di salvezza) e l’inquietudine che questo fatto genera: se perdo anche in casa mia giocando bene contro una squadra alla mia portata, cosa può fruttare questa stagione? Il tifoso interista – Massimo Moratti in primis – sarà andato a letto ieri sera con questa spiacevole domanda in testa. Altro dato che andrà analizzato è il fatto che i migliori sono stati ancora una volta gli eterni Zanetti&Cambiasso: i due totem non tradiscono mai, ma sembrano abbandonati dagli altri, tra cui di note positive ce ne sono ben poche. Tra questi si segnala Faraoni, ancora una volta positivo: gli estremi vecchi-giovani funzionano, ma in mezzo cosa c’è? A dimostrazione del fatto che la sconfitta sarebbe immeritata c’è il dato dei tiri in porta, che sono stati 8-5 per l’Inter, anche se il Cska non ha certo rubato. Ha battuto più angoli, ci ha messo più cattiveria (a costo di rimediare 3 ammonizioni contro 1), alla fine ha centrato l’obiettivo. Nella prossima pagina, guarda gli highlights Uefa di Inter-Cska Mosca.