Perdere così brucerebbe a tutti. Dopo aver accarezzato la qualificazione per 178 minuti ed essersela fatta sfuggire dalle mani. In casa Bayern Monaco la delusione per la sconfitta con l’Inter è tanta. Di occasioni per chiudere il discorso la squadra tedesca ne ha avute a iosa, ma se non segni poi paghi. E il Bayern ha pagato dazio all’Inter campione d’Europa. Niente vendetta di Madrid per Louis Van Gaal. E probabilmente niente più panchina bavarese già dai prossimi giorni. Il patto con la dirigenza aveva un senso con la Champions League da giocare. Ma così cambia tutto.
Il tecnico olandese è amareggiato, ma serafico nel commentare la partita del suo Bayern. “Ancora una volta abbiamo provocato da soli la nostra sconfitta. Quando si perde una partita come questa la delusione è tanta, ma quello che mi delude di più è come si è arrivati a questa sconfitta. Non è la prima volta che ci facciamo male da soli, non abbiamo ancora imparato dai nostri errori. Abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo riusciti a concretizzarle. Nel secondo tempo poi abbiamo lasciato troppo spazio ai nostri avversari e siamo stati puniti. Quando si ha un vantaggio di gol in Champions League la squadra deve rimanere compatta e non prendere troppi rischi. L’Inter non ha giocato meglio di noi, eppure siamo fuori”.
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L’amarezza lascia spazio alla rabbia di Bastian Schweinsteiger. Il centrocampista tedesco se la prende in particolar modo con Materazzi. “Adesso capisco come si deve essere sentito Zidane alla finale del Mondiale 2006. Materazzi ha iniziato a provocarmi già prima della partita, negli spogliatoi, e non ha più smesso. Ha fatto con me quello che aveva fatto con lui”. Lo stesso Schweinsteiger ha inseguito Matrix a fine partita, ma è stato placato in tempo dai compagni di squadra.