Filippo Tramontana, giornalista sportivo vicino agli ambienti nerazzurri, parla in esclusiva con IlSussidiario.net del sorteggio di Champions: dallo Schalke a Mou, dal Barcellona a Julio Cesar, una chiacchierata a tutto campo sull’Inter.

Una sola parola: Schalke 04!

Sicuramente un sorteggio fortunato e positivo: era quello a cui puntavo! Si parla spesso della volontà di incontrare subito una grande, una squadra difficile, una squadra che tenga alta la concetrazione, ma io penso che in Champions League la concetrazione debba essere sempre e comunque tenuta alta. Quindi meglio incontrare subito un avversario che sia più malleabile, con cui te la puoi giocare in maniera più tranquilla.



Senza sottovalutarli…

Ovviamente. Se una squadra arriva ai quarti di Champions ha comunque delle grandi qualità. Sono molto contento del sorteggio.

Con lo Schalke l’Inter ha ricordi agrodolci…

Sì, è vero. Con loro abbiamo una finale persa ai rigori in Coppa Uefa (1997 n.d.r.) a San Siro, ma poi li abbiamo battuti ai quarti di finale, sempre di Coppa Uefa l’anno dopo, con un gol di Taribo West nei supplementari. Il presente è molto diverso: l’Inter è diversa, arriva da una Champions League vinta, da un Triplete. Stiamo parlando di una squadra che ha una consapevolezza diversa, che arriva a questi quarti di finale dopo aver eliminato un’altra tedesca, già battuta in finale l’anno scorso.



Inter favorita quindi?

Lo Schalke è decimo in classifica, l’Inter parte strafavorita. Toccherà poi confermarlo sul campo.

 

Cosa sai dello Schalke? Temi qualcuno in particolare?

Nei tedeschi ci sono giocatori molto interessanti, ma anche molto discontinui. C’è Huntelaar, che però è fuori per infortunio e quindi è un pericolo in meno, c’è Raul che ha una grande esperienza ed è un grandissimo giocatore e poi c’è Metzelder in difesa, che è un uomo importante.

Però è una squadra strana, capace di grandi cose – come i quarti di finale di Champions o la finale di Coppa di Germania – ma anche capace di cadere spesso, come dimostra il decimo posto in classifica in Bundesliga, molto lontano dalle prime e non lontanissimo dalle ultime.



 

Rispetto ad una eventuale semifinale con Chelsea o Manchester hai preferenze?

 Non so, sono squadre che più o meno si equivalgono. Il Chelsea forse ha una motivazione in più perchè le rimane solo la Champions, mentre il Manchester sta lottando anche per il campionato ed è primo in classifica. Però bisogna vedere chi e sopratutto come si arriverà a questa semifinale: quale squadra sarà più in forma, se avranno tutti i giocatori a disposizione…

Parlare di semifinale adesso mi sembra un discorso un po’ prematuro: prima bisogna pensare allo Schalke.

 

 

 

E Mourinho? Contento di averlo evitato?

Contentissimo! Va detto che comunque, nelle migliore delle ipotesi, ci potrebbe essere una finale Inter-Real Madrid. E sarebbe veramente una cosa da romanzo… Evitare le due spagnole era importante e l’Inter è riuscita a non incontrare, fino alla possibile finale, sia Barcellona che Real (che dovrebbero incontrarsi in semifinale): quindi sono contento di aver evitato Mourinho, ma ancora di più di aver evitato il Barcellona…

 

Adesso è il momento di pensare a Milan e Schalke: 2 big match in quattro giorni…

Bisogna fare risultato con il Lecce per continuare a stare alle spalle del Milan e arrivare al derby, come minimo, con la distanza invariata, sperando anche che i rossoneri perdano punti a Palermo.

E poi bisogna vincere sempre: vincere col Milan per riavvicinarti e poter continuare a sperare nello scudetto e poi in casa con lo Schalke, per andare a Gelsenkirchen più tranquilli.

 

Siamo nel momento decisivo dell’anno…

Le partite ormai sono da vincere sempre: siamo in una fase della stagione in cui non si può sbagliare. Devi sempre vincere e non sarà facile. Ma se vuoi arrivare fino in fondo non può che essere così.

 

Un’ultima considerazione sul periodo di Julio Cesar…

Penso che tutti i giocatori attraversino, prima o poi, dei momenti no. Li hanno gli attaccanti quando non segnano per qualche mese mesi e li hanno anche i portieri.  Julio Cesar ha fatto cose, contro il Bayern, non da Julio Cesar. Si è poi riscattato come del resto a Brescia ci ha salvato e ha permesso di restare ancora a 5 punti dalla vetta. E’ un periodo non brillantissimo per lui, ma è talmente “un grande” che si riprenderà.

 

Un errore grave era già accaduto col Chelsea lo scorso anno…

Aveva fatto un errore molto grave sul gol di Kalou ma da quel momento, in Champions, non ha più sbagliato: col Barcellona ha fatto delle cose incredibili, in finale col Bayern ha fatto due parate grandiose – una su Muller e una su Robben – e sono certo che da adesso sarà talmente concentrato che non sbaglierà più.

 

 

(Paolo Camiciotti)