Il calciomercato vive ore febbrili e le maggiori trattative che hanno al centro i talenti delle squadre italiane portano tutte alla stessa fonte: l’Inghilterra. Milan e Inter ne sanno qualcosa. Non è un caso infatti che due dei più grandi talenti nostrani – De Rossi e Sneijder – siano finiti nelle mire degli “inglesi” Abramovich e Mansour o del Manchester United di sir Alex Ferguson. La disponibilità economica che i club inglesi – ricchissimi di petroldollari – possono investire sul mercato è talmente ampia che, di fatto, rende pressoché impossibile ai nostri club competere su questo fronte. In esclusiva a ilsussidiario.net è intervenuto Giorgio Ciaschini, storico vice di Carlo Ancelotti ed ex collaboratore del Chelsea, per fare un punto sulle principali trattative di marcato che vedono coinvolti i club d’oltremanica. A proposito della vicenda che coivolge il giallorosso, Ciaschini guarda con interesse soprattutto alla candidatura del Chelsea di Villas Boas, “dato che l’infortunio ad Essien, giocatore insostituibile e dalle caratteristiche uniche nel centrocampo dei blues, è stato un brutto colpo per il tecnico” ammette Ciaschini, che azzarda anche un parere sul futuro del ragazzo: “Il Chelsea si dovrà muovere necessariamente sul mercato e penso che De Rossi possa davvero essere l’elemento adatto per sostituire il ghanese”. La storia del corteggiamento tra De Rossi e i Blues non è cosa nuova, ma risale ai tempi dell’arrivo a Stamford Bridge di Carlo Ancelotti: “certamente, dato che De Rossi è un ragazzo che rientra in pieno negli standard di “giocatore adatto al Chelsea” – prosegue – ha tecnica, qualità e grinta, tutti elementi che non possono non essere apprezzati” dice Ciaschini, che poi però mette in guardia dal parlare di una trattativa già chiusa: “il Chelsea è un grande club, con una grande disponibilità economica e soprattutto molto capace di muoversi sul mercato, quindi non bisogna credere che ci sia solo De Rossi nel mirino. Il giallorosso a Stamford Bridge? – conclude – Dipenderà da quello che Abramovich deciderà di fare”. Su “capitan futuro” non c’è solo lo United, ma anche il City di Roberto Mancini, che ieri sembra essersi lanciato in una super offerta per lui: “In questo momento il Manchester City sembra essere su tutti” – scherza Ciaschini – “basta che un giocatore costi più di 15 milioni euro per venire automaticamente accostato alla squadra di Roberto Mancini. Indubbiamente il City, che dovrà disputare la prossima Champions, vorrà rafforzarsi e mi sembra naturale che il tecnico, esperto conoscitore del nostro campionato, cerchi qui i suoi gioielli”. Anche per questa voce l’esperto collaboratore mette tutti in guardia: “E’ indubbio che De Rossi interessi allo sceicco Mansour, ma non diamo per fatte e finite trattative che magari neanche esistono”. Inevitabile per noi, a questo punto, fare un rapido salto da un club all’altro di Manchester: dal City allo United, per parlare di Sneijder. “Credo proprio che l’olandese resterà all’Inter – è il netto giudizio iniziale – Il Manchester United è una società abilissima a muoversi sul mercato e quando lo fa va a colpo sicuro: tutta questa telenovela fatta di dichiarazioni, mezze offerte, smentite e controsmentite non è nello stile United. Non credo che quindi Sneijder interessi davvero, anche dal punto di vista tattico vedo difficile una collocazione dell’olandese allo United”. Ciaschini chiarisce meglio questo aspetto spiegandoci come “il Manchester gioca con un 4-4-2 molto rigido e Sneijder non ha le caratteristiche tipiche del giocatore dello United, che è un giocatore rapido, veloce, che spinge molto sulle ali”. Insomma, l’olandese è adatto al gioco dell’Inter? “Io credo che Sneijder adesso faccia molto più comodo all’Inter che al Manchester e Gasperini, che è un tecnico molto intelligente lo saprà utilizzare al meglio” conclude Ciaschini.



L’ultima battuta è ancora per il Chelsea, club che Ciaschini non smette di elogiare, rispetto al quale regala un consiglio di calciomercato agli addetti ai lavoro: “il Chelsea, che ha dei giocatori dalle qualità tecniche e umane straordinarie, sta andando nella direzione del rinnovamento e del ringiovanimento: l’esempio è quello dell’arrivo di Torres lo scorso anno. Se la linea guida è questa, allora tutti i giocatori “arrivati” e non più giovanissimi sono, potenzialmente, sul mercato. E sono giocatori straordinari”. C’è da fidarsi assolutamente.

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