In casa Inter tiene banco in queste ore il mercato con la cessione di Samuel Eto’o, che pare l’indiziato numero uno a fare le valigie. A questo punto potrebbe rimanere Wesley Sneijder che non ha trovato un accordo sull’ingaggio con lo United e che non intende in nessun modo ridurselo. Sia in Italia che in Russia il passaggio dell’attaccante camerunense all’Anzhi per 40 milioni di euro pare ormai cosa (quasi) fatta. L’Inter sin dalle prime battute della trattativa si è da subito resa disponibile a sacrificare il proprio attaccante. I dubbi erano solo di Eto’o che non essendo interessato esclusivamente ai soldi (ne guadagna già abbastanza) vorrebbe ancora misurarsi in campionati di livello. Il sogno del giocatore camerunense è infatti quello di provare a vincere anche in Inghilterra dopo i successi in Spagna e Italia. Ma l’unica vera offerta “irrinunciabile” arrivata a Massimo Moratti è del club russo del presidente Kerimov. In questi ultimi giorni da parte dell’Inter e dell’Anzhi è stato fatto un pesante lavoro ai fianchi di Eto’o per convincerlo della bontà del progetto. Anche il tecnico dell’Anzhi è intervenuto personalmente per spiegare al calciatore le prospettive di sviluppo e di competitività. Per capirci in Russia sta nascendo un altro fenomeno alla Manchester City e Chelsea, due squadre nessuna tradizione a livello europeo che a suon di milioni di euro stanno scalando le classifiche nazionali e internazionali. E il camerunense, insieme a Roberto Carlos, sarebbe il testimonial principale e il protagonista di questa impresa. Il paragone con le due inglesi ha permesso a Eto’o di inquadrare meglio la prospettiva di sviluppo. Eto’o poi è persona intelligente, curiosa e l’idea di affacciarsi in un mondo nuovo da un punto di vista culturale e sociale lo affascina molto. Al contempo lo spaventa il discorso prettamente tecnico-agonistica. Anche se ora un po’ meno. A questo punto l’Inter si è messa il cuore in pace e incassati i 40 milioni dovrà decidere come spenderli.



I nomi che vengono fatti circolare sono tanti ma per fugare i dubbi dobbiamo partire  da una considerazione. Moratti non metterà tutti i soldi incassati a disposizione del mercato, il club di via Durini ha un bilancio in pesante passivo e l’azionista di maggioranza dopo i tanti (troppi) aumenti di capitale non vuole più immettere soldi freschi. Quindi è possibile che gli acquisti verranno fatti tramite prestiti onerosi o scambio di giocatori. Le piste più calde che al momento risultano a Ilsussidiario.net sono tre. Almeno le principali. La prima porta a Carlos Tevez. L’attaccante argentino è un pallino di Moratti e vuole lasciare l’Inghilterra, in particolar modo Manchester. Il costo del cartellino è altissimo, almeno 35 milioni e anche l’ingaggio è da top player. Ma il diesse Branca ha in mente un modo per portare a casa Tevez col minimo esborso: un prestito con obbligo di riscatto già fissato a soli 23 milioni, contando sul fatto che il City deve all’Inter  ancora 12 milioni per il cartellino di Balotelli.  



L’alternativa arriva sempre dall’argentina: si tratta di Ezequiel Lavezzi, l’attaccante del Napoli che ormai è in rotta col presidente De Laurentiis.  L’attaccante partenopeo ha una clausola rescissoria già fissata a 31 milioni ma non avendo nessuna vera richiesta di mercato è possibile che l’Inter possa prenderlo a molto meno. Soprattutto se Branca decidesse di inserire come contropartita tecnica Goran Pandev, un giocatore che piace molto a Walter Mazzarri. Il macedone è valutato tra i 12 e i 15 milioni. I nerazzurri potrebbero presentare al Napoli un’offerta di 15 milioni più il cartellino di Pandev. E non è detto che De Laurentiis non accetterebbe.



Una terza ipotesi, che abbiamo verificato, ma che è per ora ancora sottotraccia è quella che porta a Marco Borriello. L’attaccante della Roma potrebbe concretizzarsi nelle ultime ore di mercato a prescindere….

…dall’arrivo di uno tra Tevez e Lavezzi. L’attaccante napoletano conosce bene il gioco di Gasperini che lo ha allenato a Genova in una stagione che vide Borriello chiudere il campionato da capocannoniere. Ed è molto apprezzato dall’allenatore dell’Inter che lo vedrebbe bene nel nuovo sistema di gioco. Alla Roma per Borriello il tempo sembra ormai scaduto: Luis Enrique e Walter Sabatini hanno sempre parole al miele per lui, ma la verità è un’altra:  Totti e Borriello sono incompatibili e lui non vuole giocare da laterale d’attacco. La Roma potrebbe decidere di cederlo per 13 milioni dopo averlo appena riscattato dal Milan a 10 milioni. Se Sabatini riuscirà a trovare un degno sostituto l’affare potrà essere chiuso “in soli 3 minuti”.