Ancora una fumata grigio-nera nella trattativa tra la squadra russa dell’Anzhi e il club di Moratti. Dopo gli incontri a vuoto dei giorni scorsi, che avevano lasciato le parti molto distanti, divise da 10 milioni (poi scesi a 8, e ora forse a 6 secondo le ultime indiscrezioni), ieri sembrava poter essere il giorno decisivo per la cessione di Samuel Eto’o. Tanto che, nonostante le dichiarazioni di facciata, tra i dirigenti dell’Inter serpeggiava un certo ottimismo che faceva presagire a una chiusura della trattativa di calciomercato già per la giornata. Ricordiamo infatti che, ieri, erano previste addirittura le visite mediche di Eto’o (fissate prima e poi annullate anche martedì) nel centro diagnostico di Villa Stuart, a Roma. Secondo i piani dei dirigenti dell’Anzhi, il camerunense si sarebbe dovuto salire su un volo per la Russia oggi al massimo, per assistere alla gara contro lo Spartak Mosca. Ma anche queste visite mediche sono state annullate e per ora alla clinica romana non risultano altre prenotazioni. Questa notizia fa intuire che siamo in una fase di rottura tra le due parti che hanno deciso comunque, di comune accordo, di risentirsi in mattinata: Sia l’Inter che i russi hanno bisogno di riodinare le idee e di mettere a punto le loro strategie. La trattativa si era svolta in un noto albergo di Milano alla presenza dei rappresentanti della squadra russa, Caudio Vigorelli, procuratore di Eto’o, e Pedja Mijatovic, il mediatore nell’operazione. Come abbiamo avuto modo già di raccontare l’accordo tra l’Anzhi e l’attaccante camerunense è già stato trovato da due settimane ed è ben saldo. Anche gli ultimi dettagli che riguardavano la sistemazione logistica del calciatore e della sua famiglia sembrano oramai risolti. Eto’o percepirà in 3 anni 60 milioni netti e vivrà alla corte di Kerimov (presidente dell’Anzhi) da vero Re. Qualche passo in avanti nella negoziazione ieri pomeriggio sembrava essere stato fatto anche tra le due società. L’Anzhi all’offerta iniziale formulata all’Inter di 22 milioni aveva rilanciato arrivando – secondo alcune indiscrezioni – a 24 milioni. Il club di Moratti però non si è mosso dalla richiesta iniziale di 30 milioni. E vuole resistere convinto di poterla spuntare. E qui riveliamo un piccolo retroscena. Il braccio di ferro che Branca ha ingaggiato coi russi sta infastidendo non poco Eto’o, che vive in questo momento di calciomercato in una soluzione di limbo. Vorrebbe che i nerazzurri facessero un passo indietro, proprio come gesto di riconoscenza nei suoi confronti per quel che ha fatto in queste stagioni all’Inter. Per questo sembra che il giocatore sia intenzionato a incontrare personalmente Moratti per provare a sbloccare la trattativa e lo farà già in questo week-end se non si sarà trovata una soluzione. L’Inter, a sua volta, non vuole essere l’unica a smenarci. E non accetta di essere messa con con le spalle al muro. Perché i russi hanno riempito d’oro il camerunense e vogliono invece andare al risparmio per l’acquisto del cartellino. Un atteggiamento che ha urtato molto la sensibilità di Moratti, disposto ad andare ad oltranza, anche correndo il  rischio di far saltare la trattativa. Si ritroverebbe così con un Eto’o in più ma senza soldi per finanziare il calciomercato e completare così la rosa a disposizione di Gasperini. La nostra convinzione è che nella giornata di oggi, o comunque entro lunedì, si arriverà a una soluzione positiva del caso. Non sembra però essere dello stesso parere Peppino Tirri, uno dei mediatori protagonisti della trattativa, che ha abbandonato il tavolo della negoziazione col volto corrucciato per i troppi nodi irrisolti che al momento parrebbero quasi insormontabili parlndo di trattativa “congelata”. Gasperini a margine del Trofeo Tim (vinto dai nerazzurri per la cronaca) ha definito il giocatore ancora tesserato dell’Inter “a meno che non sia successo qualcosa in serata, mentre giocavamo”. E ieri non è successo nulla, anche se a quanto risulta i contatti sono proseguiti ancora nella notte tra ieri e oggi. A questo punto gli uomini mercato dell’Inter proveranno a preparare delle possibili vie di fuga. Le strade che in questo momento sono state individuate e che nella nottata verranno presentate al presidente Moratti sono sostanzialmente due. Si cercherà in primis di spingere l’offerta dei russi fino a 27-28 milioni, cifra ritenuta soddisfacente. Altrimenti si farà saltare il tavolo definitivamente. A quel punto l’Inter proverà a bussare alla porta di …



… Roberto Mancini per offrire il camerunense in cambio di Tevez, in una operazione alla pari. C’è da dire però che, nonostante Mancini apprezzi molto Eto’o, non ha alcuna fretta di vendere Tevez né di comprare l’ennesimo attaccante. Un no anche del City spingerebbe quindi l’Inter a togliere dal mercato di Eto’o e a cercare di piazzare l’altro “scontento”: Snejider. Come ha riferito in esclusiva a IlSussidiario.net Josè Alberti (agente Fifa) il centrocampista olandese pur di lasciare Milano è disposto a ridursi l’ingaggio come gli aveva chiesto Ferguson. A quel punto il matrimonio tra Snejider e lo Utd sarebbe cosa fatta anche perché l’accordo tra gli inglesi e l’Inter è già stato raggiunto da tempo. Comunque vada per i tifosi dell’Inter domani non sarà un giorno di festa.   

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