La permanenza di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Inter si fa sempre più problematica. Le prime uscite stagionali sono state disastrose: sconfitta in Supercoppa col Milan, in campionato con il Palermo e ieri sera in Coppa col Trabzonspor. Il tecnico ha chiesto pazienza, convinto com’è che i risultati prima o poi verranno. Ma è quel poi che preoccupa la dirigenza nerazzurra, che non è più disposta ad aspettare. Serve una svolta, e serve subito, questo il messaggio inviato all’allenatore dall’ad Ernesto Paolillo: “Gasperini parla di rodaggio, ma noi non possiamo più permettercelo”. Paolillo ha detto di avere la sensazione che il mister, tutto sommato, sia ancora seguito dalla squadra. La patata bollente, però, è tutta sua. Sta a lui trovare il bandolo della matassa ed uscire al più presto da una situazione sempre più complicata. Sabato sera a San Siro arriverà la Roma, altra squadra in crisi di risultati e di identità. Sarà uno scontro tra pericolanti, quindi. E chi l’avrebbe mai detto un mese fa? O forse sì, almeno nel caso dell’Inter, considerando che il tecnico nerazzurro non ha mai avuto troppo supporto dalle alte sfere, in particolare dal presidente Massimo Moratti. Il quale, fin dall’estate, ha cominciato tutto uno stillicidio di frecciatine, che hanno finito per logorare il Gasp. Dalla difesa a tre all’utilizzo di Sneijder, tante sono state le questioni controverse, che hanno raffreddato progressivamente i rapporti tra i due contendenti. Non ce ne voglia Gasperini, ma si sa che Moratti è giunto al suo nome dopo aver scartato tutta una serie di nominativi di lusso, vuoi per un motivo, vuoi per un altro. Dal noto rifiuto di Marcelo Bielsa ai vari indisponibili (Capello, Villas Boas, Hiddink), la ricerca del nuovo allenatore, dopo la fuga di Leonardo, si è rivelata un’autentica via crucis. E alla fine si è arrivati ad una soluzione indubbiamente di compromesso, che è la madre di tutti i problemi attuali. La società, in pratica, non ha consegnato quasi nessun giocatore adatto al 3-4-3 che aveva in mente il nuovo mister, Gasperini. E così è diventato tutto ancora più difficile. Il tracollo di Palermo, così come quello di ieri con i turchi, ha messo in mostra una squadra vecchia, lenta, in debito d’ossigeno. E i nuovi? Inadeguati o ancora in cerca di assestamento.



E poi il caso Forlan-Champions, come giudicarlo. Cose da pazza Inter, insomma. Sembra così lontano il tempo delle vittorie, visto da quaggiù…

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