Tirando sempre di più la corda prima o poi si spezza. Questo antico luogo comune trova certezze nell’inizio di stagione dell’Inter, disastroso dopo tre sconfitte su tre partite ufficiali. Oggi tutti a processare Gasperini, per carità, il tecnico di Grugliasco ha sicuramente le sue colpe visto che in pre-campionato ha sperimentato troppo sulla difesa a tre con i giocatori che sono andati palesemente in difficoltà. Adesso si ritrova un’Inter senza gioco e senz’anima visto che ieri contro il Trabzonspor non c’è stata reazione dopo il gol dei turchi. Una brutta Inter che è andata in difficoltà soprattutto a centrocampo, esattamente come è successo con il Palermo. Vedere capitan Zanetti perdere cinque palloni consecutivi è davvero una rarità e poco centrano le 38 primavere del gladiatore nerazzurro. La squadra è stanca fisicamente, regge i primi 45 minuti e poi è in balia degli avversari, basti pensare che le sconfitte sono arrivate nel secondo tempo. Già contro il Milan dopo un bel primo tempo la formazione di Gasperini si è fatta rimontare nel secondo tempo, contro il Palermo è successa la stessa cosa e ieri contro il Trabzonspor è arrivato il colpo del k.o. nel secondo tempo dopo che nel primo tempo i turchi non avevano ancora visto in faccia Julio Cesar. Non può essere una casualità, le condizioni fisiche dei giocatori sono davvero pessime, molti sembrano essere sulle gambe. Ieri il presidente dell’Inter Moratti intervistato dopo la sconfitta ha parlato di “centrocampo lento” e di una manovra poco fluida. A centrocampo infatti Cambiasso non è più quello di due anni fa, anche per il Cuchu gli anni passano ma i dirigenti nerazzurri non hanno trovato nessun sostituto confermando la fiducia nel gruppo del Triplete. Il giovane Obi sembra ancora acerbo, mentre Poli attualmente è infortunato. Serve gente di qualità e quantità a centrocampo, anche perchè Thiago Motta è spesso fuori e Stankovic comincia ad essere grande. Le tante partite, battaglie, giocate in maglia nerazzurra si fanno sentire, Il problema è che sul mercato la società ha fatto poco e niente per il centrocampo pensando maggiormente all’attacco. Da decifrare il giovane Alvarez, ieri molto deludente. Alcuni addetti ai lavori lo considerano un fenomeno.
Altri invece lo etichettano come il bidone nerazzurro dell’anno. Di certo il giovane Alvarez appare molto lento, forse sente ancora il peso della preparazione. E’ chiaro che in questo contento difficile anche i giovani talenti potrebbero rischiare di fare brutta figura.