Domenica sera l’Inter ha vinto il derby, ed è stata la sesta vittoria consecutiva per i nerazzurri di Ranieri. Continua la scalata che ha portato l’Inter a ridosso delle posizioni più importanti della classifica, e si può tornare a parlare dello scudetto come di un obiettivo possibile. Ora stanno rientrando anche molti infortunati illustri, come Sneijder e Forlan, anche se ciò ha aperto un dibattito nell’universo nerazzurro: col loro ritorno ci sarà il decisivo salto di qualità oppure si metteranno a rischio gli equilibri faticosamente raggiunti con il sapiente lavoro di Claudio Ranieri in questi mesi? Intanto però l’attualità propone la partita di questa sera contro il Genoa in Coppa Italia, valida per gli ottavi di finale. I nerazzurri negli ultimi anni hanno un grande feeling con questa manifestazione, ma sfideranno una squadra che si sta rilanciando con un nuovo ambizioso progetto varato dal presidente Preziosi. Per parlare di Inter-Genoa e del momento complessivo della squadra nerazzurra abbiamo contattato Benoit Cauet, ex centrocampista interista e ora apprezzato commentatore su “Telenova”. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



L’Inter sembra proprio che sia tornata grande: sei vittorie consecutive con la “ciliegina” del derby. Cosa ne pensa?

Ovviamente l’Inter è in grande crescita, questo è sotto gli occhi di tutti, e ciò mi rende molto felice.

Il merito principale è di Ranieri?

Sì, sicuramente. Il mister sta lavorando in modo molto intelligente, e inoltre ha saputo riaccendere la fiamma che sembrava spenta con Gasperini.



Fino a dove può arrivare questa Inter?

Io adotto la politica scelta da Ranieri: un mattone alla volta. Quindi l’obiettivo è battere e scavalcare la Lazio. Le cose stanno andando benissimo in questo modo, quindi l’Inter deve continuare così.

L’uomo simbolo della rinascita è Diego Milito. Come giudica il ritorno del “Principe” ad alti livelli?

Io ho sempre difeso Milito: ha patito un po’ il nuovo ruolo di star a cui non era abituato, ed è anche stato tartassato dagli infortuni. Appena è tornato a stare bene si è sbloccato, e quando un attaccante ritrova il gol cambia tutto. Milito è ancora molto importante per questa Inter, come bomber non si discute.



Chi invece non è mai mancato è Zanetti. Il capitano corre ancora più di tutti a 38 anni…

Zanetti è davvero impressionante: vita da atleta, comportamento esemplare, fisico eccezionale, grande carisma: l’emblema dell’Inter è lui, non c’è dubbio.

Una delle chiavi di questa rinascita è la difesa, tornata a grandi livelli. A cosa è dovuto ciò, secondo lei?

La squadra si è assestata: Ranieri ha lavorato molto su questo e sicuramente oggi c’è molto più equilibrio. Questo è fondamentale per la tenuta difensiva. Poi, anche qui, contano i singoli: Samuel tornava dopo un grave infortunio, e ora è tornato sui suoi standard; Maicon pure sta uscendo da un momento non facile, e Nagatomo sta dimostrando di poter fare molto bene.

Ora però, secondo alcuni, il rientro di tutti gli infortunati potrebbe essere paradossalmente un problema per Ranieri. Lei cosa ne pensa?

Andate a chiedere ad Allegri se l’abbondanza è un problema… Meglio avere tutti a disposizione, su questo non c’è dubbio. Certo, non saranno tutti subito al top, quindi in questo periodo Ranieri dovrà valutare con attenzione le condizioni di tutti, ma l’innesto di nuova qualità è fondamentale.

Quindi Sneijder titolare?

Quando Wesley sta bene, senza dubbio. Poi è chiaro che il modo in cui far giocare la squadra bisogna sceglierlo di partita in partita, ma Ranieri per questo è una garanzia.

L’attualità prevede ora la Coppa Italia. Negli ultimi anni l’Inter ha sempre fatto bene in questa manifestazione: la tradizione proseguirà?

Ecco, questa è una cosa che mi ha sempre fatto piacere dell’Inter negli ultimi anni: l’attenzione che rivolge alla Coppa Italia, come si fa nelle altre nazioni. Quindi la partita di oggi è importante, e spero che l’Inter possa affrontarla col massimo impegno.

Il Genoa sta cambiando molto in questo periodo. Cosa pensa della squadra di Marino?

Il Genoa ha vissuto un periodo non facile dopo l’addio di Gasperini. Aveva ormai da anni un certo tipo di gioco, e cambiare non è stato facile. Adesso il presidente Preziosi sta facendo – come sempre – un mercato ambizioso e contro l’Udinese si è davvero visto un bel gioco. Stasera sarà una partita piacevole da vedere, ne sono sicuro.

Ultima battuta per il mercato: cosa si aspetta da questa sessione?

La cosa importante è portare a casa giocatori importanti, che possano garantire qualità. Infatti Tevez non mi sarebbe dispiaciuto, anche se ovviamente bisogna stare molto attenti ai prezzi che girano.

 

(Mauro Mantegazza)