) – La storia infinita di Carlitos Tevez. L’attaccante argentino ha ancora quattro giorni di tempo per decidere il proprio futuro. Il problema è che il City è irremovibile e non intende concedere sconti soprattutto al Milan. I rossoneri vorrebbero il giocatore con la formula del prestito con diritto di riscatto, il City invece chiede un prestito oneroso con l’obbligo. L’Apache ha dichiarato di voler giocare solo nel Milan, eppure il noto agente Fifa Josè Alberti, mediatore di molte trattative di mercato, continua a ribadire che l’argentino vestirà la maglia dell’Inter a gennaio. Lo ha ripetuto anche oggi in esclusiva a Ilsussidiario.net, spiegando anche il perchè della sua convinzione.
Oggi è un giorno importante per il futuro di Tevez. Come andrà a finire?
Io non cambio idea. Sono sicuro che Tevez andrà all’Inter alla fine di questo mercato.
Perchè è così convinto?
Perchè l’Inter vuole il giocatore, lo vuole il presidente Moratti e lo vogliono tutti gli argentini. Ho parlato personalmente con loro e in particolare con Zanetti e mi hanno spiegato che loro vorrebbero l’arrivo di Tevez.
Ranieri non sembra convintissimo…
Il problema è quello. Qualche settimana fa Ranieri ha dichiarato di non voler il giocatore per non creare problemi all’interno del gruppo. Parole assolutamente fuori luogo perchè il gruppo di argentini vuole Tevez.
Ma Tevez non potrebbe dare problemi all’interno dello spogliatoio?
E’ vero, sia nello United che al City ci sono stati problemi. Ma all’Inter troverebbe il suo ambiente ideale, visto che ci sono molti argentini che lo conoscono bene. Al City c’erano solo due argentini che con lui non centravano nulla. Come giocatore è uno che vuole vincere sempre.
Ai nerazzurri serve un giocatore del genere?
Certamente, anche contro il Napoli si è visto che all’Inter manca un giocatore forte fisicamente che spacca le difese in due.
Ma il giocatore ha dichiarato di volere solo il Milan…
La verità non è questa. Tevez ha detto quelle cose perchè il Milan si è interessato più di tutti, mentre l’Inter non si è mai esposta più di tanto. Ma Tevez vuole giocare in Italia, all’Inter si troverebbe meglio che al Milan.
Perchè?
Al Milan ci sono tanti brasiliani e calcisticamente parlando noi argentini non ci troviamo molto bene con loro. Si troverebbe a meraviglia con Ibrahimovic, questo è vero, ma non con i brasiliani. All’Inter invece è pieno di brasiliani.
E il City in questa vicenda per chi fa il “tifo”?
Per l’Inter ovviamente. Io conosco molto bene il City, sia la dirigenza che lo sceicco Mansour. Loro sono potenti e potrebbero tenere Tevez al City per le prossime due stagioni. Nel frattempo hanno una battaglia legale in corso, ci sono multe per circa 11-12 milioni di euro. Il City preferirebbe cedere Tevez all’Inter perchè i nerazzurri potrebbero offrire di più rispetto al Milan. Il club inglese non vorrebbe cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto.
Rimanendo in tema di argentini, lei ha sempre difeso Alvarez, i fatti le stanno dando ragione…
Ho segnalato io Alvarez all’Inter e sono convinto che questo ragazzo diventerà un fenomeno. Sta facendo molto bene ma ancora non avete visto il suo vero valore. Un altro argentino che farà bene è Vasquez del Palermo che ho segnalato ai rosanero. E’ molto bravo. Ai rosanero avevo già segnalato Pastore che diventerà il più forte in Europa se riuscirà a mettere su qualche chilo in più di muscoli.
Chi sta deludendo è invece Zarate…
Lasciamo stare Zarate perchè purtroppo il giocatore è sfortunato. L’ho portato io in Italia perchè conosco le sue qualità. Degli ultimi stranieri arrivati in questi anni lui e Lavezzi sono gli unici che puntano l’uomo e lo saltano. Ma Ranieri lo fa giocare esterno sinistro sulla linea laterale, in questo modo lo fai giocare senza una gamba. E’ capitato lo stesso con Reja.
Il rapporto con il tecnico della Lazio non è mai stato idilliaco…
Reja non lo faceva giocare nel suo ruolo. L’allenatore della Lazio sta rovinando anche Hernanes facendolo giocare a destra. Il brasiliano deve stare al centro, è un giocatore che crea tanto, invece Reja preferisce far giocare un centrocampista più duro al centro.
(Claudio Ruggieri)