L’Inter perde a Lecce, trafitta da un gol di Giacomazzi, e deve probabilmente chiudere la propria sin qui esaltante rimonta scudetto. Per i padroni di casa, fin qui molto più positivi in trasferta, finalmente una soddisfazione anche in casa, e la salvezza è ora meno distante. Paradossalmente, l’Inter – accusata nelle ultime partite di essere poco bella, ma certamente molto cinica – perde proprio la partita nella quale domina. Ecco qualche dato per chiarire il concetto: possesso palla nerazzurro per il 60% del tempo di gioco, 697 palloni giocati dall’Inter contro i 476 del Lecce, addirittura 24 tiri effettuati dai giocatori interisti (di cui 9 nello specchio della porta), contro le 6 conclusioni totali – 3 in porta – per il Lecce. Ma, proprio come diceva Ranieri, questi numeri non consolano nessuno se poi esci dal campo sconfitto.
In realtà, questo pomeriggio a Lecce abbiamo visto tre gol, e due sono stati segnati dall’Inter, ma in entrambi i casi c’era fuorigioco. Milito e Cambiasso i marcatori, sempre da pochi passi e sempre in off-side per qualche centimetro: complimenti al guardalinee. Detto questo, andiamo a raccontare il gol decisivo, quello che ha fatto esultare il pubblico leccese, che finalmente ha visto la propria squadra vincere una partita in casa. Siamo al 40’ minuto del primo tempo quando arriva un cross dalla trequarti di Oddo. Giacomazzi controlla di coscia e con una girata di destro rasoterra batte Julio Cesar. Il punteggio non cambierà più, per la gioia di Serse Cosmi.
Il tecnico del Lecce ha la signorilità di fare i complimenti al predecessore per la crescita della squadra nelle ultime partite: “In queste sette gare ho trovato un gruppo di ragazzi che aveva già dentro la strada giusta. Di Francesco aveva cercato i risultati attraverso il gioco e quando subentri in questa situazione tutto diventa più semplice. Ho trovato la strada spianata, ringrazio Eusebio, adesso abbiamo iniziato a fare punti ma non dobbiamo pensare che il nostro campionato sarà come nelle ultime tre gare. Blasi e Miglionico hanno messo in campo qualcosa che ci mancava. Muriel gioca un calcio che a me piace, ma in alcuni momento è poco efficace, se riesce ad essere quello che è e diventa efficace e toglie qualche chilo diventa perfetto”. Ranieri invece spiega sconfitta e obiettivi dell’Inter: “Non abbiamo affatto sottovalutato l’avversario. Però abbiamo trovato di fronte un portiere in gran forma e ci siamo innervositi. Abbiamo dato tutto e giocato bene. Sapevamo cosa ci attendeva qui a Lecce, ma purtroppo la partita è nata e proseguita male. Nel secondo tempo ho preferito cambiare Sneijder proprio per tornare al 4-4-2, un modulo che sappiamo interpretare meglio di tutti gli altri. Addio scudetto? Ora il nostro obiettivo è il terzo posto, poi vedremo. Questa squadra ha fatto una cavalcata bella e importante, ora dobbiamo riuscire in tempi brevi ad inserire nella ‘macchina’ campioni come Sneijder e Forlan. Posso cambiare qualcosa davanti magari, con il loro inserimento, però bisogna valutare bene: oggi ho provato e avete visto come certi equilibri siano facili da compromettere”. Chiusura sul mercato: “Thiago Motta non si muove da Milano e dall’Inter. Ho avuto le giuste rassicurazioni. Giocatori tatticamente importanti come Thiago Motta ce ne sono pochi in circolazione e noi ce lo teniamo stretto”.



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