Partita importante per l’Inter questa sera a San Siro alle ore 19.00 contro il Partizan Belgrado in Europa League. Dopo la vittoria a Baku, il girone si è messo bene per i nerazzurri di Andrea Stramaccioni, che con una vittoria sarebbero di fatto qualificati per i sedicesimi di finale. Insomma, questo turno potrebbe essere decisivo per le sorti del gruppo dell’Inter. Stramaccioni dovrà dosare con attenzione la presenza dei titolari, come fece già contro il Neftci (e la domenica vinse il derby), visto che la precedenza va sempre al campionato. Il Partizan non è più forte come un tempo, ma le squadre serbe sono sempre molto insidiose. Altro problema, ma stavolta di ordine pubblico, potrebbero essere i 4000 ultras degli ospiti attesi a Milano per quest’incontro.Comunque, per presentare Inter-Partizan abbiamo sentito Davor Jozic, attuale secondo di Castori al Varese, ex giocatore della nazionale jugoslava. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net. 



Come giudica la squadra del Partizan Belgrado? E’ un club importante, di buona tradizione, che cerca giocatori in tutta l’ex Jugoslavia per rafforzare un settore giovanile già molto forte.

Possiamo comunque considerare l’Inter favorita? Sulla carta si, ma è importante che i nerazzurri abbiano la concentrazione necessaria per non sottovalutare questa partita, in modo da affrontarla nel modo migliore possibile.



Quali giocatori dell’Inter potrebbero essere decisivi? Penso a Milito, naturalmente, e poi a Cassano, che in questi ultimi tempi sta risultando veramente decisivo nella formazione nerazzurra.

Cosa ci sarà da temere del Partizan? L’aggressività con cui scenderà in campo, la pressione che i suoi giocatori metteranno all’Inter.

Il calcio dell’ex Jugoslavia è di buon livello, come si pone in questo senso il football serbo? Bosnia e Croazia sono due buone Nazionali, la Serbia sta facendo fatica anche perché c’è un ricambio generazionale di giocatori e così non si riescono ad ottenere risultati importanti subito.



Ritornando al Partizan lei conosce bene questa squadra: cosa ci può dire sulla sua storia, il suo palmares? E’ un club di grande tradizione, quando giocavo a Sarajevo era quasi un derby con loro. Il Partizan ha vinto molto nella storia del calcio dell’ex Jugoslavia.

Sono molto temuti i suoi ultras… 

Speriamo si comportino bene, non facciano niente di eclatante. Certo sono tifosi molto caldi, come ce ne sono comunque tanti in Europa, forse un po’ più caldi in realtà.

Il suo pronostico per Inter-Partizan? Inter favorita, ma che dovrà impegnarsi a fondo per vincere questo incontro.
 

Parliamo anche del Varese: quali obiettivi vi ponete per questa stagione? Abbiamo cambiato molto, il nostro obiettivo potrebbe essere un campionato tranquillo o anche, se ci riusciremo, entrare nella zona playoff. Vedremo cosa succederà. Dipenderà molto dal periodo in cui la serie B sarà ferma. Certo, se saremo lì non ci tireremo indietro e ci giocheremo tutte le nostre possibilità per la serie A.

Qual è il segreto di questo club? La società che ogni anno, pur cambiando tanti elementi della squadra, riesce a mantenere il Varese sempre competitivo. Segno di una buona gestione di questo club.

 

(Franco Vittadini)

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