Importante vittoria per l’Inter che batte 1-0 il Partizan Belgrado all’ultimo respiro e sale a quota 7 punti nel girone, a pari merito con il Rubin Kazan che ha battuto il Neftci. I nerazzurri così si avvicinano tantissimo alla qualificazione ai sedicesimi di finale, ma devono ringraziare Handanovic che venti secondi prima del gol di Palacio compie un miracolo su Lazar Markovic; subito dopo appunto El Trenza batte Petrovic (per nulla esente da colpe) e regala la prima vittoria stagionale europea a San Siro ai suoi. Vediamo ora le pagelle della partita con i voti ai protagonisti.
Nel primo tempo è il Partizan che rende vivace la gara, spingendo sull’acceleratore e dando vita a un possesso palla per nulla sterile che per più di una volta libera qualcuno al limite dell’area; nella ripresa è invece l’Inter a venire fuori, approfittando della stanchezza dei serbi che badano semplicemente a contenere e a tenere il pareggio. Nel finale i nerazzurri rischiano grossissimo, ma si salvano e vanno a vincere. Compleissivamente una partita piacevole, con ritmi che non si sono mai abbassati.
Una media tra la pochezza del primo tempo e l’arrembante ripresa, nella quale onestamente l’Inter non avrebbe meritato di perdere. Nel complesso i nerazzurrinon sono troppo piaciuti, hanno mostrato imprecisioni in avanti e di ballare dietro, tanto che Stramaccioni ha dovuto ricorrere alla difesa a tre per arginare i costanti inserimenti dei calciatori serbi. Vittoria che arriva senza rubare troppo, ma le partite brillanti sono altre.
Andare a San Siro a giocarsela è un grosso pregio: il Partizan lo ha fatto per almeno 55 minuti, poi è crollato dalla stanchezza ma anche così ha rischiato due volte di segnare nella ripresa. I serbi restano a 1 punto nel girone e sono quasi fuori, ma hanno messo in mostra una squadra con tanti giovani interessanti e una gran bella personalità.
Partita poco impegnativa, che scorre via liscia. Sbaglia all’inizio quando concede rigore al Partizan: bravo a correggersi su segnalazione del guardalinee. Per il resto amministra senza troppi problemi, ammonisce il giusto e fa scorrere la gara.
Un solo intervento su Lazar Markovic lanciato a rete all’88’: vale la partita, perchè 20 secondi dopo Palacio segna l’1-0.
Ancora una volta incerto, giocare poco non gli fa bene. In velocità soffre e passare troppe volte gli avversari.
Parte al centro, finisce presto in mezzo per ragioni tattiche: dovunque stia, se la cava con grande mestiere.
Copre bene tutti i varchi, che sia un contrasto a terra o aereo. In grande crescita.
Meno timido di altre volte, spinge tanto soprattutto al centro, ma è ancora lontano dai livelli che ci si aspetterebbe.
Cresce nella ripresa, ma per tutta la gara è in difficoltà contro gli arzilli centrocampisti serbi.
Riscatta con un secondo tempo autorevole e da leader un primo tempo così e così, dove sbaglia tanto ed emerge poco.
Bravo nel secondo tempo, sale molto e si fa vedere. Provvidenziale anticipo nel secondo tempo a salvare un gol, su lilvelli sufficienti.
Sfortunatissimo: tentenna in zona gol e ci rimette la caviglia. Fino a lì era stato il migliore: sguscia quando e dove può, sulla corsa non lo prende nessuno, ha grande tecnica.
( La risolve con un colpo di testa sul quale Petrovic gli dà una mano enorme: prima di allora si era visto poco, confuso e con appoggi spesso sbagliati)
E’ l’uomo che dà il ritmo all’attacco, non sempre è lucido nelle finalizzazioni ma senza di lui sarebbe buio. Però, sbaglia un gol a un metro dal portiere francamente inspiegabile.
( Il peso del Principe: entra e confeziona l’assist per il gol del Palacio)
Il gioiellino che tanto piace a Stramaccioni stavolta non si vede. Si allarga anche a giocare palla, ma non è serata. Sostituito giustamente.
( Anche lui sbroglia una situazione non facilissima e la sua presenza dà vigore a tutta la squadra)
All. STRAMACCIONI 6.5 – Passa a 4 dietro e la difesa ne trae giovamento, azzecca il cambio di Zanetti e quello di Milito. Bravo a vincere una partita non semplicissima, ma sull’approccio deve rivedere qualcosa.
I suoi avevano di fatto portato a casa un ottimo pareggio quando lui pensa bene di non trattenere un colpo di testa centrale. Frittata combinata, e partita persa.
Non sempre costante nella spinta, però si fa vedere spesso e dietro contiene bene chiunque esca a prendere palla.
In affanno, è lui a lasciare tutti i buchi nei quali si infilano Coutinho, Cassano, Livaja e infine Palacio.
L’opposto di Ostojic: copre tutte le falle possibili, ci mette fisico ed esperienza ed esce vincitore dai duelli.
Come Miljkovic: intraprendente a metà, si nota per rimesse dalla gittata lunghissima che però non hanno esito.
Dirige le operazioni in mezzo al campo, si fa sempre trovare pronto in ogni circostanza, non perde mai la calma. Bel giocatore.
Anche lui contribuisce al gran lavoro in mezzo al campo, un po’ meno visibile di Medo ma gioca una gara di sacrificio e tentativo di costruzione del gioco.
Mobile e vivace, svaria su tutta la trequarti e molto raramente riescono a fermarlo. Esce stremato.
( Ha la palla per vincerla a tu per tu con Handanovic, ma non gli pare vero e si ferma a pensarci: rimontato)
Comincia ispirato, finisce senza benzina e senza aver lasciato troppo il segno. ()
Piace molto a Moratti, che avrà osservato bene cosa ha fatto: per almeno tre volte semina mezza difesa, appena può puntare fa fuori Jonathan e coglie il palo pieno. Cala nella ripresa, e nel finale si divora un gol. Ma è un talento purissimo.
Il meno tecnico dei ragazzini terribili davanti, ha il merito di metterci muscoli e buona volontà.
( Si vede poche volte)
All. VERMEZOVIC 6.5 – Il suo Partizan è una squadra che corre tanto, ha qualità e non rinuncia a giocarsela. Parte del merito è sua, peccato che duri poco più di un tempo, ma anche così stava portando a casa un punto da San Siro.
Marcatori: 88′ Palacio
Handanovic; Silvestre, Cambiasso, Juan Jesus; Jonathan, Mudingayi, Guarin, Pereira; Coutinho (32′ Palacio); Cassano (76′ Cassano), Livaja (52′ Zanetti). All. Stramaccioni
Pertrovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smiljanic; Tomic (80′ S. Markovic), Ilic (76′ Jojic), L. Markovic; Mitrovic (68′ Scepovic). All. Vermezovic
Arbitro: Liany (Israele)
Ammoniti: Silvestre (I), Medo (P), Tomic (P), Jonathan (I), Scepovic (P)
Recupero: 1′, 3′