L’Inter vince tre a uno a Bologna contro i felsinei allenati da Stefano Pioli e ottengono la settima vittoria consecutiva contando anche i successi in Europa League. La squadra del tecnico romano dimostra di essere molto solida e non si scompone di fronte al gol che riapre la partita di Cherubin. L’Inter dopo il passaggio alla difesa a tre ha blindato il reparto difensivo e aumentato la consistenza del centrocampo dove Cambiasso, fischiato nella scorsa stagione, è tornato a essere un elemento di grande importanza e qualità. Ora l’Inter è terza in maniera solitaria davanti alla Lazio e dietro di un punto dal Napoli e quattro dalla Juventus. Mercoledì sera la Sampdoria di Ferrara si presenterà a Milano per affrontare i nerazzurri, i tifosi però sono già proiettati sulla sfida di sabato sera contro la Juventus, un match dal grande fascino e dalla grande importanza visto che i nerazzurri in caso di vittoria potrebbero ridurre lo svantaggio dai bianconeri. Per analizzare il momento dell’Inter abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Gianluca Rossi, noto giornalista di fede nerazzurra.



Da quando l’Inter è passata alla difesa a tre si vede un’altra squadra, in campo non crede? Sì, questo lo avevamo già sottolineato ma nelle ultime partite si è visto un cambiamento notevole soprattutto perché la difesa è più blindata e c’è maggiore consistenza a centrocampo.

A proposito del centrocampo, la nuova cintura Gargano-Mudingayi sembra funzionare bene… Sono importanti entrambi perché permettono di proteggere Cambiasso che ha il compito di impostare l’azione senza doversi preoccupare della fase difensiva.



Proprio Cambiasso ha trasformato i fischi della scorsa stagione in applausi. Qual è il motivo principale? Io sono infastidito dai tifosi da salotto che ogni anno devono trovare una vittima sacrificale. Lo scorso anno è stato Cambiasso. Io dico solo che quando l’Inter ha in campo sia Cambiasso che Zanetti la squadra non perde mai. Cambiasso privato dai compiti difensivi può tranquillamente impostare l’azione e inserirsi in area avversaria.

Ora Stramaccioni dovrà recuperare qualche giocatore… In particolare Guarin che non sta dimostrando davvero il proprio valore. Anche se è presto per dare dei giudizi.



Cosa le piace in particolare di Stramaccioni?

E’ un allenatore che sa cambiare la squadra. Può giocare con moduli diversi, mi piace questa particolarità. Io uso sempre i piedi di piombo ma forse non ci stiamo accorgendo di avere in casa un tecnico bravo.

Sabato sera c’è la sfida contro la Juventus… Andiamoci piano, prima c’è la Sampdoria. Non carichiamo troppo la partita contro i bianconeri.

C’è maggiore ottimismo nell’affrontare la Juventus in questo momento? Onestamente non sono ottimista, detto questo loro sono più forti perché giocano da più tempo insieme. E poi non è decisiva.

Ma l’Inter crede nello Scudetto? La squadra gioca senza l’assillo dello Scudetto e questo può essere un vantaggio. Bisogna continuare su questa strada.

 

(Claudio Ruggieri