È un monologo, quello nerazzurro. La vittoria è netta e meritata, e la Sampdoria non fa nulla per potersi fregiare di due gol segnati a san Siro. Quella dei blucerchiati è infatti una prestazione sottotono, che permette all’Inter un controllo sereno e costante del match, senza mai essere frenetica o frettolosa. D’altronde, il possesso palla è favorevole ai ragazzi di Stramaccioni per il 62%, con ben 744 palle giocate, il 75% e oltre delle quali andate a segno, a dimostrazione del possesso calmo e ragionato della gara. 490 le palle giocate dagli ospiti, che le hanno vanificate nel 30% dei casi: un passaggio sbagliato su tre è troppo, indice dell’insicurezza con cui hanno giocato i liguri. Solo 6 tiri, di cui 2 nello specchio: pochi, pochissimi, anche se è lodevole la realizzazione del 100%, con 2 gol segnati. Altra storia quella nerazzurra, che ci ha provato ben 17 volte, centrando lo specchio in 7 occasioni. Come detto, c’è stata una superiorità indiscutibile: quasi il doppio della supremazia territoriale, con 15 minuti e mezzo a 8 per i padroni di casa. In breve, un dato esprime l’andamento della gara, il dato della pericolosità: 87% l’Inter, 41% la Sampdoria. What else, direbbe George Clooney…
Complimenti a Guarin, uno dei migliori in campo e presente in tutte le classofiche di fine gara: 22 palle recuperate, 59 passaghi effettuati, 3 tiri e un gol. Straripante.
Tante emozioni e ben cinque gol nella sfida di San Siro fra l’Inter e la Sampdoria conclusasi con il risultato di tre a due in favore degli uomini di Stramaccioni. Andiamo ad analizzare insieme il match. Prima azione pericolosa della partita all’11esimo. Contropiede splendido Milito-Palacio con quest’ultimo che prova il destro ma la palla termina di poco sopra la traversa della porta di Armero. Al 17esimo nuova occasione nerazzurra: punizione insidiosa di Pereira che trova la testa di Samuel ma l’argentino, in buona posizione, fallisce. Passano tre minuti e la Samp trova il gol del vantaggio: al 20esimo punizione di Tissone respinta in malo modo da Ranocchia; ne approfitta Munari che supera l’incolpevole Handanovic. Vantaggio Samp. Al 34esimo è ancora l’Inter che si fa vedere dalle parti di Romero: assist di Cassano per Pereira che da posizione angolata prova a sorprende l’estremo difensore blucerchiato; quest’ultimo è però bravo a respingere il tiro che finisce sui piedi di Guarin ma il colombiano fallisce clamorosamente. Al 43esimo ancora Inter: grande palla di Guarin per Cassano; l’ex Milan da buona posizione preferisce però cercare l’appoggio a Milito fallendo il gol del pareggio. Al 45esimo arriva il fischio dell’arbitro con le due squadre che vanno negli spogliatoi. Al cinquantaduesimo l’Inter trova il gol del pareggio meritato: Diego Milito viene atterrato in area da Costa; il difensore viene espulso e l’arbitro concede il calcio di rigore trasformato dallo stesso Principe. Uno a uno e tutto da rifare per i blucerchiati di Ferrara. Al 61esimo l’Inter sfiora il raddoppio grazie anche alla superiorità numerica: sinistro di Milito che batte Armero ma la palla si stampa sul palo. Al 63esimo cross di Zanetti che trova la testa di Palacio; l’argentino appoggia lievemente per Cassano ma il fantasista barese non ci arriva di un soffio. Al 69esimo arriva la rete dell’Inter: la Samp spreca malamente un calcio d’angolo con Renan; ne approfitta Cassano che lanciato in contropiede serve all’ultimo Palacio che di piattone destro batte il portiere della Samp. Passano 120 secondi e l’ex Genoa sfiora la doppietta personale: ennesimo assist di Cassano per Palacio ma l’albiceleste spreca. Al 73esimo brivido nerazzurro: punizione di Eder sventagliata in malo modo da Palacio che rischia l’autogol. All’80 esimo altro legno dell’Inter: punizione di Cassano dal limite ma la palla fa la barba alla traversa perdendosi sul fondo. E’ il preludio alla rete che arriva un minuto dopo: ennesima palla del fantasista barese che serve Guarin; l’ex Porto controlla e tira battendo Romero. Non succede più nulla fino al 94esimo quando la Samp trova il raddoppio: scambio Eder-Maxi Lopez con il brasiliano che batte Handanovic. Non vi è più tempo però e l’arbitro fischia la fine.
Così Stramaccioni, tecnico dell’Inter, ai microfoni di SkySport dopo la vittoria in rimonta contro la Sampdoria: “La cosa migliore è che stiamo crescendo, oggi c’è stata la migliore prestazione come qualità di gioco. L’Inter del secondo tempo mi è piaciuta tantissimo, abbiamo costruito tanto. Il gol, praticamente, nasce da un episodio sfortunato, da un infortunio tra Samuel e Ranocchia. La partita si era messa forse nel modo migliore per la Sampdoria, però mai come questa sera complimenti ai miei calciatori e all’Inter perché hanno dimostrato di crescere partita dopo partita. Il secondo tempo, secondo me, è stato perfetto, mentre il primo tempo abbiamo faticato un po’ di più ad avere linearità con il possesso palla con Mudingayi e Gargano. Poi, ho deciso di giocare con Gargano basso davanti alla difesa, attaccato ai due difensori centrali e di liberare i due interni, che sono Cambiasso e Guarin. Abbiamo avuto sempre il pallino del gioco e sono uscite tante occasioni perché davanti abbiamo tanta qualità. I tre punti di stasera importante come quelli con la Juve? Secondo me sì, io poi sono vergine di Serie A, ma la penso così. Se io avessi dato un segnale di rotazione, avrei dato un messaggio sbagliato alla mia squadra. Poi è logico che devi tenere conto delle condizioni fisiche e di altre situazioni, ma oggi è andata in campo l’Inter migliore. Il primo messaggio lo dà l’allenatore preparando una partita al massimo, poi io lo penso e l’ho già detto quando le cose andavano male: siamo alla decima giornata ed è molto, molto, molto presto. Intanto vinciamo stasera, poi sabato giochiamo un’altra partita.Come affrontiamo la partita con la Juve? Non lo so, secondo me sono parecchio fortunato per tanti motivi, ma ancora di più caratterialmente perché sono un relativamente freddo. Sarà una forma d’incoscienza, io la preparerò al massimo. Ciro Ferrara è logicamente amareggiato per quella che è la quinta sconfitta consecutiva della sua Sampdoria: “Non ci aiuta finire sempre in dieci: non siamo andati troppo in affanno, ma era difficile chiudere sui loro attaccanti. Abbiamo comunque fatto una grande prestazione al cospetto di una grande Inter”, così ha detto a Rai Sport. Anche lui non si sottrae alle polemiche arbitrali: “Sul rigore Milito ha usato la sua esperienza, non ho rivisto le immagini di Nagatomo ma mi dicono che il fuorigioco era netto. Mi conforta comunque aver visto una squadra che ci crede, anche se 5 sconfitte sono dure da mandar giù, soprattutto perché sono state quasi sempre immeritate”.