L’Inter per la riscossa, il Cagliari per consolidare la propria classifica. Domani alle 15 i nerazzurri di Andrea Stramaccioni riceveranno a San Siro la formazione allenata dal duo Pulga-Lopez, con il chiaro intento di voltare pagina e archiviare il ko di Bergamo. La corsa scudetto ha subìto un rallentamento e la Juventus è tornata a +4, vanificando un po’ il bellissimo successo colto dalla banda Stramaccioni a Torino una settimana prima. Poco male, però, perchè il campionato è ancora molto lungo e l’intenzione di quest’Inter è di lottare per il primato fino alla fine. Sull’altro fronte ci sarà un Cagliari reduce dal deludente pari interno, per 0-0, contro il Catania, anche se la situazione di classifica rimane comunque positiva, con 15 punti all’attivo e un discreto decimo posto, distante sei punti dal terzultimo. Aspettiamoci dunque un match dal copione tattico già scritto, ovvero con la squadra di casa pronta ad attaccare a testa bassa fin dal primo minuto e i sardi a cui forse non dispiacerebbe prendere anche un solo punto.



L’Inter, statistiche alla mano, vanta un possesso palla medio a partita del 53%. Su 14 tiri totali di media, solo 6 vanno verso lo specchio della porta avversaria, con una percentuale di pericolosità offensiva del 62,3%. I nerazzurri creano tanto a livello di gioco, esponendosi anche a qualche rischio, soprattutto in casa, dove hanno o vinto – in tre occasioni – o perso (due volte). Questa la probabile formazione di domani, schierata secondo il modulo 3-4-3: in porta Handanovic, in difesa Silvestre, Ranocchia e Juan Jesus, a centrocampo Zanetti, Gargano, Cambiasso e Nagatomo, in avanti Palacio, Milito e Cassano, il tridente delle meraviglie. In ballottaggio per un posto da titolare anche Alvaro Pereira, che con il centrocampo a 4 farebbe l’esterno (preferibilmente a sinistra, a prendere il posto di Nagatomo). Tantissimi gli assenti: Guarin, Sneijder, Obi, Stankovic, Chivu, Coutinho, Mudingayi, Samuel e Mariga. Un’altra squadra, in pratica.



Il Cagliari, che fuori casa ha già vinto due volte, ha un possesso palla medio del 47%, con una buona percentuale di passaggi riusciti, del 66%. Su 15 conclusioni a partita, solo 5 centrano lo specchio della porta avversaria, segno che la mira degli attaccanti sardi è un po’ da registrare. Pulga e Lopez, che hanno l’organico al gran completo, opteranno a livello tattico per il solito 4-3-1-2. In porta Agazzi, in difesa Pisano, Rossettini, Astori e Avelar, sulla linea mediana Dessena, Conti e Nainggolan, sulla trequarti Cossu, a servizio delle punte Sau e Pinilla. Il cileno rientra dunque dal primo minuto e proverà a combinare un bello scherzetto alla squadra che lo acquistò nel 2003, senza farlo mai esordire.



 

Handanovic; Silvestre, Ranocchia, Juan; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano. All.: Stramaccioni

A disp.: Castellazzi, Belec, Jonathan, Benassi, Mbaye, Romanò, Duncan, Alvarez, Alvaro Pereira, Livaja.

Squalificati: –

Indisponibili: Coutinho, Obi, Mariga, Sneijder, Chivu, Stankovic, Samuel, Mudingayi, Guarin

Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Sau. All.: Pulga-Lopez

A disp.: Avramov, Perico, Ariaudo, Ekdal, T. Ribeiro, Ibarbo, Nenè.

Squalificati: –

Indisponibili: –

 

Arbitro: Giacomelli