Come spesso (quasi sempre) succede, le polemiche arbitrali si portano dietro una coda di risposte e controrisposte che possono durare anche una settimana, se non di più. Quando poi ci sono di mezzo le tre grandi del calcio italiano, ovvero Inter-Juventus-Milan (in stretto ordine alfabetico) le polemiche assumono proporzioni pantagrueliche. Riassumiamo le ultime: ieri l’Inter gioca contro il Cagliari a San Siro. Ha la possibilità di avvicinare la Juventus a due punti, ma non riesce ad avere la meglio dei sardi, che arrivano a Milano con l’intenzione di giocarsela a viso aperto. Non fosse per uno sfortunato quanto goffo autogol di Astori nel finale, Pulga farebbe addirittura il colpaccio. L’Inter, però, si lamenta e tanto con l’arbitro Giacomelli: il direttore di gara non vede un fallo – netto – di Astori su Ranocchia appena dentro l’area (in più, il secondo gol di Sau sarebbe stato da annullare per fallo di mano, non semplicissimo da vedere però). Apriti cielo quindi, soprattutto perchè Massimo Moratti nel post partita è un fiume in piena. “Mi auguro che non sia come in passato”, è la frase che fa fermare tutti. Il presidente dell’Inter tira nuovamente in ballo Calciopoli, un chiaro attacco alla Juventus o quantomeno a chi all’epoca la gestiva. I bianconeri non possono rimanere indifferenti: non parlano, scelgono il silenzio verbale, ma sul loro sito internet compare un eloquente “no comment” ad accompagnare un’ancor più eloquente relazione di Palazzi in merito alle intercettazioni di Calciopoli bis. Non è finita qui. Stamattina Adriano Galliani viene intercettato e inevitabilmente gli viene chiesto, da buon “cugino”, un commento sulle dichiarazioni di Moratti. Da vecchia volpe qual è, l’amministratore delegato del Milan “ricorda” a Moratti come in occasione dell’ultim derby il patron nerazzurro non avesse avuto niente da ridire sull’operato di Valeri. Per adesso, però, l’ultima parola è di Moratti. Che, nuovamente fermato dai cronisti mentre usciva dai suoi uffici, ha risposto con un lapidario “Chi se ne frega” a chi cercava una replica. Poi se ne va, spiegando che la voglia di parlare non c’è. Insomma: l’Inter non ha preso affatto bene i due punti persi contro il Cagliari. Forse, più in generale, non ha preso bene la brusca frenata seguita alla vittoria sul campo della Juventus;



Proprio quando sognava il sorpasso, ha subito cinque gol in due partite. Il campionato però è lungo: la stessa Juventus ha dimostrato lo scorso anno che è tutto possibile. Non resta che aspettare la prossima puntata-litigata, e la prossima giornata di campionato. Intanto si è fatto sentire anche il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete: “Non c’era assolutamente bisogno delle polemiche tra Juventus e Inter”, ha detto. “La reazione è comprensibile sul versante delle emozioni, ma non fa bene per un corretto clima da portare avanti in un campionato che è ancora al girone d’andata. A livello internazionale diamo l’immagine di un calcio rissoso che invece di confrontarsi su contenuti a carattere tecnico lo fa nelle dimensioni delle situazioni storiche”. Già: purtroppo, il peggio è questo.

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