L’Inter sta vivendo il primo momento difficile della sua stagione. Certamente non si può parlare di crisi, perché i nerazzurri sono comunque terzi a quattro punti dalla Juventus capolista e qualificati al turno successivo di Europa League, in un anno in cui l’obiettivo iniziale era quello di ritornare ad alto livello, ma senza l’obbligo di vincere. Detto questo, è innegabile che le dieci vittorie consecutive avevano acceso ben altre speranze, specie dopo il trionfo in casa dei bianconeri, e invece – proprio nel momento in cui la squadra avrebbe potuto decollare definitivamente – sono arrivati un pareggio in casa contro il Cagliari e due sconfitte a Bergamo e Parma nelle ultime tre giornate di campionato. La squadra appare molle e senza idee, e questo porta in primo piano l’assenza di Wesley Sneijder. Ieri il fantasista olandese avrebbe fatto molto comodo, ed invece Ricky Alvarez ha deluso ancora una volta e Coutinho è entrato a 20 minuti dalla fine (clicca qui per le pagelle di Parma-Inter 1-0. L’allenatore Andrea Stramaccioni passa così da essere messo sullo stesso piano dei miti Herrera e Mourinho al banco degli imputati: da un eccesso all’altro, probabilmente, ma si sa come vanno le cose nel mondo del calcio. Per analizzare il monto dell’Inter, abbiamo parlato con un mito della storia del club nerazzurro, Luis Suarez. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Suarez, quali sono le cause di questo momento difficile secondo lei? Dopo la vittoria con la Juventus si è inceppato qualcosa. La squadra non gioca con la stessa intensità e la stessa compattezza, si producono meno occasioni e sbagliano troppo. Il momento è delicato, qualche giocatore è andato in calando dopo dieci vittorie consecutive, e questo si paga.
Farebbe comodo Wesley Sneijder per risolvere questi problemi? Certamente farebbe comodo un giocatore come lui, a qualsiasi squadra farebbe comodo. Quando sta bene, può sicuramente aiutare molto. Ma sappiamo che in questo momento ci sono altre problematiche con la società…
Come si potrebbe risolvere questa situazione che appare bloccata? Ci vorrebbe buona volontà da entrambe le parti, sarebbe una buona cosa per risolvere il problema. Credo che sia l’Inter sia Sneijder abbiano bisogno di chiarirsi per mettere a posto la situazione.
Alvarez ha deluso ancora, è un giocatore da Inter? Cincischia troppo, dà la sensazione di cercare sempre di fare la bella giocata più che le cose utili alla squadra. Veramente è un momento delicato per lui, effettivamente ha dato poco. Detto che ieri sera in tanti hanno dato meno del previsto, per Ricky era un’occasione e l’ha usata male.
Era meglio schierare Coutinho da titolare?
Credo di sì. Per come erano andate le partite in precedenza, avrebbe certamente meritato più fiducia in partenza. Ma è l’allenatore che li vede tutti i giorni, e in base a quello fa le sue scelte…
Per Stramaccioni è il primo momento difficile. Come deve reagire? Che sia un bravo allenatore, lo ha già dimostrato. Però è chiaro che fino ad ora gli era sempre andato tutto bene, e questo è appunto il primo momento difficile della sua giovane carriera. Ora deve saper reagire nel modo migliore, e speriamo che continui a lavorare come ha fatto in precedenza, senza perdere la testa… E’ la stessa cosa che capita anche ai calciatori giovani quando vivono per la prima volta un momento critico: deve andare avanti con serenità, lavorando come sa.
Un altro problema è in difesa: l’Inter non finisce mai una partita senza subire gol… La difesa a tre con Samuel, Ranocchia e Juan Jesus era stato il punto di forza del filotto di vittorie. Poi c’è stato qualche infortunio, e anche se adesso sono rientrati tutti non sono ancora tornate quella compattezza e quella grinta di tutta la squadra che permettono alla difesa di rendere al meglio. Se manca questo, è difficile ottenere i risultati.
Dove può arrivare questa Inter? Detto che l’obiettivo di inizio stagione non era lo scudetto, vedo che tutte le squadre hanno delle difficoltà. Quindi bisogna fare tutto il possibile per arrivare il più in alto possibile, ed è un peccato avere perso qualche occasione nelle ultime giornate.
(Mauro Mantegazza)