La partita tra Juventus e Inter si è conclusa con il risultato di 1 a 3 a favore dei nero azzurri. Abbiamo visto una partita molto spettacolare, fatta di tanti ribaltoni di fronte, a causa di diversi errori a livello di passaggi, che hanno permesso veloci ripartenze da parte di entrambe le squadre. La vittoria dell’Inter è stata sostanzialmente giusta perchè ha sbagliato di meno rispetto ai padroni di casa e ha concretizzato meglio le occasioni che ha avuto sotto porta: infatti, sebbene ci sia stato un equilibrio sostanziale sia sul piano del gioco che delle occasioni da rete, il merito degli uomini di Stramaccioni è l’aver reso al massimo nelle occasioni avute; la Juve invece ha sbagliato tanto sotto porta e questo non le ha permesso di portare a casa neanche un pareggio. A livello di gioco il possesso palla è stato sostanzialmente equilibrato, infatti la Juve ha avuto solo poco possesso palla superiore, il 51% contro il 49% dell’Inter, e altrettanto per il vantaggio territoriale, che è stato del 36% a favore dei bianconeri contro il 30% degli uomini di Stramaccioni. Anche a livello di occasioni le squadre si sono sostanzialmente equilibrate: la Juve ha tirato 7 volte in porta e 5 volte fuori, mentre i nero azzurri hanno tirato verso la porta 5 volte e invece 7 volte hanno calciato fuori dallo specchio. Anche i corner sono stati tre a testa; quindi in conclusione ha vinto la squadra più precisa e che ha fatto meno errori sotto porta.
La sfida dello Juventus Stadium giocatasi ieri sera si è conclusa con il risultato di 3 a 1 in favore dei nerazzurri. Tantissime emozioni e diverse occasioni da rete nell’arco dei 90 minuti: andiamo ad analizzarle insieme. Parte subito fortissima la Juventus che al primo minuto trova subito la rete: assist di Asamoah (che parte in posizione di fuorigioco); il ghanese scatta in area e fa partire un tiro che diventa un assist per il cileno che ribatte in rete dopo appena 18 secondi. Al settimo minuto clamorosa opportunità per la Juventus di trovare addirittura il raddoppio: grande palla per Marchisio che riceve e tira al volo in ottima posizione ma Handanovic si supera e respinge il tiro a botta sicura del centrocampista della Juventus. Passano 60 secondi e Marchisio ci riprova, ma questa volta il tiro del bianconero in area è debole e l’estremo difensore nerazzurro non ha problemi a parare. Al 20esimo prima palla gol dell’Inter: grandissimo tiro a giro di Antonio Cassano che defilato sulla sinistra fa partire un morbido ma insidioso destro che esce di poco a lato della porta di Buffon. Succede poco fino alla fine del primo tempo quando i padroni di casa bianconeri hanno una nuova clamorosa occasione: pasticcio Juan Jesus-Nagatomo al limite dell’area, ne approfitta Vidal che fa partire un tiro preciso su cui Handanovic si supera, ribattendo la palla in area; il nazionale cileno prova a ribattere a rete da posizione molto defilata senza però trovare lo specchio della porta. Finisce così il primo tempo con una Juventus in vantaggio ma su un’azione viziata da un netto fuorigioco. Il secondo tempo entra nel vivo al 54esimo quando l’Inter ha una nuova occasione per riequilibrare il match: grandissimo contropiede del solito trio Milito-Palacio-Cassano con la palla, portata avanti dal Principe, che arriva all’ex Genoa, che calciando sfiora di poco la traversa. Al 57esimo è Nagatomo a tentare gloria personale: splendida palla di Cassano per il giapponese che entrato in area sguscia fra diversi avversari e fa partire un tiro su cui però Buffon è bravo ad opporsi. Passano 60 secondi e l’Inter ottiene il rigore: punizione per i nerazzurri con palla che arriva a Milito, trattenuto in area da Marchisio. Sul dischetto va lo stesso argentino che batte Buffon e porta in parità il match. Al 74esimo l’Inter ha la possibilità di ribaltare la gara: grande assist dalla destra di Palacio su cui sia Milito quanto Cambiasso non ci arrivano per un soffio. Al 76esimo arriva il 2 a 1 nerazzurro: palla persa di Vidal a centrocampo su cui si avventa Guarin; l’ex Porto è bravissimo a volare via in contropiede e al limite dell’area tira ma Buffon respinge; peccato però che il bianconero scaglia involontariamente la palla sui piedi di Milito che da posizione defilata è bravo a gonfiare la rete. All’82esimo si fa vedere Pirlo dalle parti di Handanovic: grandissimo tiro dalla distanza ma la palla finisce di poco a lato. All’83esimo rischia il pasticcio l’Inter: Gargano serve involontariamente in area Bendtner che quasi da calcio d’angolo prova a sorprendere Handanovic (nel frattempo uscito dai pali), ma la palla si spegne sul fondo. All’89esimo arriva il tre a 1 nerazzurro: azione insistita di Nagatomo che serve una splendida palla al centro per Palacio su cui Buffon non può nulla. Al 93esimo si chiude il match: la Juventus perde l’imbattibilità e l’Inter ottiene i tre punti meritati.
Così Alessio ha commentato la prima sconfitta della Juventus nella gestione Conte: “Abbiamo perso dopo 48 partite. L’Inter ha sfruttato le occasioni create, mentre noi no. Abbiamo giocato e fatto la partita e nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per raddoppiare, mentre l’Inter ha creato davvero poco nel primo tempo, mentre nella ripresa è venuta fuori. Abbiamo cercato di giocare sempre allo stesso modo creando almeno tre occasioni per raddoppiare con Vidal e Marchisio. Eravamo pronti ad affrontarli in qualunque modo si schierassero e volevamo fare la nostra partita come al solito. Se devo fare un appunto ai miei giocatori sono gli errori di disimpegno in uscita dalla difesa: ne abbiamo sbagliati troppi e concesso troppe ripartenze all’Inter.” Così dall’altra parte invece Stramaccioni ha commentato la vittoria dei suoi ragazzi: “Abbiamo messo in difficoltà la squadra più forte d’Italia, vinto meritatamente e non parliamo di episodi. Meriteremmo più rispetto. Io ho pensato la gara con tre punte, non per effetto o altro; semplicemente era secondo me la mossa per limitarli maggiormente, pur soffrendo ma cercando di pungerli. Noi lavoriamo e facciamo al nostro il meglio possibile, potevamo anche perdere ma l’ho vista così. Il gol è arrivato che nemmeno ero uscito dalle scale, passati i minuti siamo cresciuti e non ho mai visto la Juventus così in difficoltà. Detto ciò restano davanti. Non è il giorno più bello della mia carriera, quello è quando ho preso le redini di questa squadra. Siamo stati bravi a vincere qui dove nessuno ce l’ha mai fatta. Con quel segnale del tridente li abbiamo messi in difficoltà, è un valore aggiunto e perchè dovevo dire prima dando un vantaggio al mio avversario giocando con tre punte? Agli attaccanti quando ho detto che volevo giocare così forse li ho sorpresi, ma allo stesso tempo sono scattate grandi motivazioni. Il lavoro di Palacio su Pirlo è stato splendido. All’intervallo ero sicuro che l’avremmo ripresa per l’andamento, anche provarla a vincere. E’ andata bene, adesso vedremo come proseguirà la stagione. Il nostro esterno sinistro sapevo che avrebbe avuto metri visto che Lichtsteiner generalmente sta più basso, io avevo detto ieri che avremmo potuto trovare il colpo ma non so quanti mi credevano… Al momento del gol della Juve? Abbiamo vinto sul campo dato che qui si parla tanto di questo…”.