Il Massimo Moratti del lunedì abbassa i toni. Un’altra notte è passata dall’esaltante trionfo della sua Inter allo Juventus Stadium per 1-3, con un secondo tempo epico – segnato dalla doppietta di Milito e dal gol di Palacio – dopo gli errori arbitrali della prima frazione di gioco che sembravano poter favorire i padroni di casa. Il tempo che scorre induce a moderare i toni, sotto ogni punto di vista: le critiche a Tagliavento e assistenti, da un lato, i complimenti a Stramaccioni dall’altro. Intendiamoci: Moratti continua a considerare gravi gli errori verificatisi sabato sera sul gol di Vidal e sulla mancata espulsione di Lichtsteiner, e apprezza come non mai il lavoro del suo giovane mister. Ma la stagione non finisce ai primi di novembre, ed enfatizzare troppo queste situazioni non farebbe del bene all’Inter. Ieri il presidente della società nerazzurra aveva parlato di “errore voluto” riferendosi alla mancata espulsione del bianconero Lichtsteiner da parte dell’arbitro Tagliavento. Oggi, come si legge sul sito dell’Inter, il presidente è tornato sull’argomento: “C’entrasse la Juventus sarebbe grave. Errore voluto nel senso che uno vede una cosa e non interviene, questo anche magari per l’equilibrio della partita, non lo so. Ma era una scelta che comunque a quel punto della partita era azzardata e decisamente molto sfavorevole per noi”. Però, dopo due giorni “non hai più l’astio dentro, nessuna roba di questo genere”, anche se “bisogna fare attenzione, questo sì, in modo che non ci sia una ripetizione costante”. Dopo la vittoria, che ha avvicinato l’Inter alla vetta, si sprecano gli elogi per il tecnico Andrea Stramaccioni. Pure da questo punto di vista, Moratti si mette (molto volentieri) a fare il ‘pompiere’: “Adesso non dobbiamo neanche esagerare altrimenti poi falsiamo la cosa in quanto tutto è legato anche alla capacità dei giocatori di seguire l’allenatore”, dice infatti Moratti: “Credo sia un ragazzo molto sveglio e questo lo mette in condizioni di sapersi adattare e anticipare le cose e questo speriamo che possa durare”. Gli obiettivi stagionali ora diventano più difficili, ma anche più affascinanti: “Per ora abbiamo raggiunto dei risultati che sono straordinari, ma che non sono ancora quello che la società – a questo punto – può pensare di raggiungere”, afferma il patron puntando ancora più in alto.
Il calendario delle prossime partite sembra essere favorevole all’Inter e nell’ambiente nerazzurro si sogna il sorpasso in vetta: “Non credo proprio niente, credo soltanto che partita per partita bisognerà stare molto attenti, abbiamo visto che quelle all’apparenza facili sono quelle trabocchetto. Cerchiamo di non montarci la testa, è stata una bellissima partita, indovinata dal punto di vista tattico, ma adesso ogni prossima gara sarà una diversa avventura che bisognerà affrontare con la stessa serietà”. La gioia per questa impresa rimarrà a lungo nei cuori nerazzurri, ma la stagione è ancora molto lunga.