Questa sera si gioca Partizan Belgrado-Inter, gara valida per la quarta giornata del gruppo H dell’Europa League 2012-2013. La partita è molto importante soprattutto per il Partizan Belgrado, che è ultimo in classifica con un punto. I serbi devono assolutamente vincere per coltivare le speranze di qualificazione. L’Inter invece ha sette punti ed è in testa al girone: i nerazzurri hanno meno necessità di fare risultato ma vogliono vincere per ipotecare la qualificazione in anticipo e proseguire la recente striscia di vittorie consecutive. Un eventuale risultato di parità tra Partizan Belgrado e Inter farebbe sicuramente più comodo ai nerazzurri, che si porterebbero a quota otto in classifica. Per il Partizan questa sera c’è un solo risultato a disposizione: con un pareggio i serbi salirebbero a due punti, cosa che ridurrebbe al lumicino le speranze di arrivare al secondo posto, l’ultimo valido per qualificarsi ai sedicesimi di finale. Partizan Belgrado-Inter si giocherà allo stadio Partizan a partire dalle ore 21.05. L’arbitro del match sarà il portoghese Pereira Gomes, assistito dai guardalinee Ferreira Santos e Batista Tomè, dal quarto uomo Garcias Bolinhas Trigo e dagli arbitri di porta Tabaorda Xistra e Fereira Moreira Miguel.



L’Inter non ha l’ansia di vincere, ma un successo in terra serba farebbe molto bene sia alla classifica del gruppo H che al morale della truppa, già alto dopo i recenti risultati positivi. La squadra di Stramaccioni è reduce da nove successi consecutivi tra campionato ed Europa League, e vuole proseguire su questa strada il più a lungo possibile. In particolare il rendimento esterno dell’Inter è stato perfetto sin qui: tra sei trasferte di campionato e quella di Baku di Europa League i nerazzurri hanno totalizzato solo vittorie. Questa sera le condizioni ambientali saranno particolarmente ostiche: generalmente le squadre balcaniche sono supportate da tifoserie caldissime, e quella del Partizan Belgrado in particolare si è sempre segnalata per un tifo esagerato e talvolta violento. Al di là delle preoccupazioni di ordine pubblico c’è da aspettarsi un intero stadio contro i nerazzurri: vedremo se i ragazzi di Stramaccioni ne risentiranno in campo. Dove dovrebbe scendere una formazione necessariamente ritoccata rispetto alle ultime uscite. Gli infortuni di Samuel e Ranocchia potrebbero costringere l’allenatore interista a tornare alla difesa a quattro, con l’impiego di Silvestre al centro e Jonathan a destra; il piano B potrebbe prevedere l’arretramento di Cambiasso nel trio difensivo, ipotesi già sperimentata proprio in Europa League, nella trasferta contro il Neftci Baku (clicca qui per le probabili formazioni complete). Gigi Simoni, l’allenatore che vinse l’ultima Coppa UEFA con l’Inter, ha ribadito la necessità di mantenersi umili e concentrati, nonostante i recenti successi possano aver aumentato l’euforia nel gruppo interista. Lo stesso Simoni si è espresso contro il turnover di coppa, tema molto in voga per le squadre italiane impegnate in Europa League: in ogni caso è chiaro che le forze, soprattutto dopo la faticosa partita di Torino, andranno gestite anche in vista del prossimo impegno contro l’Atalanta (domenica sera), molto insidioso (clicca qui per leggere l’intervista integrale a Gigi Simoni, in preparazione a Partizan Belgrado-Inter). Nella partita di andata l’Inter ha rischiato di passare in svantaggio nei minuti finali, ma una grande parata di Handanovic sul giovane Markovic lanciato a rete ha sventato il peggio. Sul ribaltamento di fronte i nerazzurri hanno trovato addirittura il gol partita con Palacio, su assist di Milito. Una rete che consente all’Inter di giocare con più tranquillità una partita insidiosa come quella di stasera.



Tra Inter e Partizan Belgrado ci sono cinque precedenti. I primi due furono negli anni ’60, quando la grande Inter di Helenio Herrera si impose sia in Serbia (2-0, Jair-Mazzola) che a San Siro (2-1, Corso-Jair), nei quarti di finale della Coppa dei Campioni che poi la vide vincitrice (1963-64). Il confronto seguente ad inizio anni ’90, nel terzo turno della coppa UEFA 90-91. L’Inter s’impose in casa (3-0, Matthaus-Mandorlini-Bianchi) e pareggiò in trasferta (1-1). Anche in quel caso i nerazzurri vinsero il trofeo, ma Giuseppe Bergomi, all’epoca terzino destro titolare dell’Inter trapattoniana, dichiarò che a suo parere il Partizan fu la squadra più forte incontrata dai nerazzurri nella competizione. L’ultimo precedente risale infine a due settimane fa, l’1-0 firmato Palacio di cui sopra.



Il Partizan Belgrado insegue il gol numero 300 nelle competizioni UEFA, che sarà il prossimo realizzato. Da segnalare che questa marcatura sta diventando una maledizione: la squadra di Belgrado è infatti l’unica a non aver ancora segnato nella fase a gironi dell’Europa League. In 14 partite contro le squadre italiane il Partizan ha ottenuto solo una vittoria, contro la Roma nella Coppa UEFA 1988-89. Insomma, anche se la partita si preannuncia insidiosa i numeri sono dalla parte dell’Inter, che ha buone possibilità di vittoria questa sera. Ma ora è tempo di cedere la parola al campo: Partizan Belgrado-Inter sta per cominciare…

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