Sta arrivando gennaio e, con esso, la probabile conclusione della telenovela Sneijder. L’olandese è ancora alla Pinetina, ma di fatto è fuori dal gruppo: non convocato nelle ultime partite, il provvedimento di Stramaccioni è punitivo per il rifiuto di ridursi l’ingaggio (di sei milioni di euro). Sneijder è diventato un caso: a inizio stagione era un punto di forza della squadra, sembrava essere tornato vicino ai livelli del 2010 quando, agli ordini di Mourinho, era stato grande protagonista nella conquista del Triplete. Stramaccioni ne parlava come se fosse il principale artefice dei destini dell’Inter, e poi a un certo punto gli ha voltato le spalle. Va detto che l’olandese non è stato particolarmente fortunato: proprio quando stava giocando ad alti livelli è stato messo kappaò da un infortunio, perdendo il posto in squadra a favore di Palacio e del tridente. Forse senza quel guaio tutto questo bailamme relativo alla modifica del contratto non ci sarebbe stato; la realtà è che non lo sapremo mai, possiamo solo parlare di quanto è accaduto. Che l’Inter non abbia gestito al meglio la vicenda è più o meno sotto gli occhi di tutti, ma guardando la classifica si capisce chiaramente come la squadra in questo momento possa fare a meno del suo trequartista; anzi, proprio con l’olandese fuori dai giochi è iniziata la grande serie nerazzurra che ha portato i nerazzurri a vincere a Torino e a portarsi a un solo punto dalla Juventus, prima che sopraggiungesse una flessione che è parsa essere prima emotiva che tecnica. A gennaio probabilmente si interverrà per ritoccare la rosa: l’Inter è ai sedicesimi di finale in Europa League (affronterà il Cluj privo del suo giocatore migliore, Rafael Bastos) e in campionato deve innanzitutto centrare l’obiettivo terzo posto, cercando poi, nel caso, di puntare anche allo scudetto qualora la Juventus rallentasse il passo e i nerazzurri cogliessero le occasioni. Nove punti dalla vetta sono tanti ma non una montagna impossibile da scalare: dunque, se Moratti e Branca vedranno la possibilità di operare, qualcosa succederà. Il tutto però è legato alla situazione di Sneijder: la cessione dell’olandese è la conditio sine qua non per la quale l’Inter possa muoversi. Ne è convinto anche l’agente FIFA Alessandro Canovi che, in esclusiva per Ilsussidiario.net, a proposito dell’olandese ha detto: “E’ una delle poche operazioni importanti che avverranno in Italia, e che permetteranno poi all’Inter di concentrarsi sulle entrate; se Moratti riuscirà a vendere Sneijder allora potrebbe arrivare un grande nome, altrimenti si prenderà una buona alternativa e niente di più”. Cambierebbe molto, ovviamente: il grande nome sarebbe anche un investimento per il futuro. In questi giorni si parla con insistenza di Tommaso Rocchi e resta sempre in piedi la candidatura di Marco Borriello, che sarebbe in uscita dal Genoa. La verità è che acquistare adesso un grande attaccante non sarà per niente facile, anche perchè il giocatore in questione dovrebbe accettare di essere una riserva per questi sei mesi. 



Qualcuno spera nel ritorno di Samuele Longo dal prestito all’Espanyol; in un periodo in cui molte squadre stanno investendo sui giovani, il nome dell’ex attaccante della Primavera, che è stato allenato da Stramaccioni e con lui ha vinto la Next Generation Cup, stuzzica non poco il palato di una parte della tifoseria. Sarebbe uno “scambio” di prestiti: dentro Longo con sei mesi di anticipo, fuori Livaja che ha mostrato buone cose ma forse è ancora troppo acerbo. Andrà così? A gennaio ne sapremo di più.



 

(Alessandro Basile)

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