L’Inter conquista 3 punti pesantissimi, battendo in casa per 1 a 0 il Palermo grazie ad un’autorete di Garcia. Pesantissimi, per il semplice fatto che non li meritava, dato che per quanto si è visto sul campo, il risultato più corretto sarebbe stato un pareggio. Le statistiche, in effetti, confermano questa analisi fin dal dato del possesso palla, favorevole ai nerazzurri di soli 6 punti percentuali (53 a 47). Circa 400 passaggi per entrambe le squadre, con il 78% andato a segno sia per i nerazzurri che per i rosanero. Ventotto contrasti a venticinque, ventinove respinte a ventotto, due ammonizioni a tre, sono tutti dati indicativi dell’equilibrio in campo. Certo, bisogna dire che a cercare la vittoria sono stati soprattutto i nerazzurri: basta vedere i dati dell’attacco per capirlo, visto che i nerazzurri doppiano gli ospiti nel computo dei tiri (16 a 8), e guadagnano ben 7 calci d’angoli a uno: ma sono dati che non rispecchiano la reale pericolosità delle situazioni, che non hanno mai visto i siciliani andare in vera difficoltà. A livello di singoli, buona la prestazione di Jesus, che recupera 28 palloni, e di Milito, autore di 4 conclusioni, così come quella di Garcia che, pur causando il decisivo autogol, si rende protagonista con ben 35 palle recuperate e 51 passaggi effettuati. Dominio quantitativo ma non di qualità per l’Inter. Per questa volta, comunque, è bastato per regalare una gioia al pubblico di San Siro.



La sfida fra l’Inter e il Palermo di ieri pomeriggio si è conclusa con il risultato di 1 a 0 in favore dei nerazzurri. Andiamo ad analizzare insieme il gol nonché le migliori occasioni. Il primo squillo del match arriva al terzo minuto di gioco con un bel colpo di testa di Palacio però fin troppo centrale, con palla che finisce fra le mani di Ujkani. All’11esimo tocca a Milito farsi vedere dalle parti della porta rosanero: bella verticalizzazione di Gargano per il Principe con l’argentino che tira ma la palla viene deviata da Pisano in angolo. Sul successivo angolo Samuel colpisce di testa ma troppo centralmente. Al 29esimo colpo balistico di Milito: destro a giro del Principe con palla che però finisce di pochissimo a lato del palo di Ujkani. Sul corner successivo ci prova Cambiasso al volo, ma la palla, ancora una volta, è fermata dall’estremo difensore rosanero. Al 35esimo si fa vedere per la prima volta il Palermo dalle parti di Handanovic: gran tiro da fuori area di Barreto che il portiere dell’Inter respinge con i pugni. Al 41esimo combinazione Zanetti-Milito con l’ex Genoa che colpisce di testa ma l’azione non crea problemi. Al 46esimo, dopo un minuto di recupero, finisce il primo tempo, con i padroni di casa con in mano il pallino del gioco ma senza però eccessivamente pungere gli avversari. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo, con l’Inter che comanda ma senza troppa convinzione. La prima azione degna di nota arriva al 58esimo e porta la firma di Andrea Ranocchia: in area di rigore il centrale di difesa tira, ma la palla viene respinta dalla retroguardia avversaria; la sfera torna di nuovo sui piedi del difensore che questa volta sparacchia alto. Al 61esimo il pubblico nerazzurro inizia a rumoreggiare, deluso dalla prova dei suoi beniamini. Al 68esimo ci prova il gioiellino palermitano Dybala: gran conclusione da fuori del talento dopo un’azione in velocità con palla che si perde sul fondo. Al 74esimo l’Inter trova il vantaggio: cross di Ranocchia con palla che viene deviata dal rosanero Garcia, ma in scivolata mette nella propria porta e fa autorete. Al 76esimo ci prova Coutinho: gran tiro da fuori area fermato in due tempi da Ujkani. Non succede più nulla di rilevante e al 94esimo, dopo quattro minuti di recupero l’arbitro fischia la fine con un’Inter che riesce ad ottenere i tre punti con il minimo sforzo, grazie all’autorete del Palermo.



Nel giorno del ritorno alla vittoria della sua Inter, Stramaccioni, ai microfoni di Sky, vuole ringraziare in particolare Milito e Palacio per aver stretto i denti in condizioni difficili: “Diego era in condizioni veramente al limite, non stava per niente bene. E ha dato un grande contributo psicologicamente e tecnicamente, per cui va ringraziato.  E anche Palacio è stanco, sta giocando sempre…”. Un pensiero va anche a Pereira, autore di una prova finalmente convincente: “Non è facile venire dal Portogallo e calarsi subito in questa realtà. Lui ha grandi prospettive, ci puntiamo molto dopo averlo tolto a tante squadre che erano interessate”. Inevitabile una domanda su Snejider: “Stiamo attenti ad usare la parola mobbing perchè facciamo brutta figura se ci sente un lavoratore che guadagna mille euro. Non credo ci sia nessun abuso, io ho il diritto di scegliere chi voglio ed ho visto meglio altri calciatori. Voglio bene a Wesley, il rapporto con lui è ottimo, ma non parliamo di mobbing. Non è una questione di contratto, ma di scelte. Il presidente non mi ha dato alcuna indicazioni, le scelte sono soltanto mie”. Queste invece le dichiarazioni di Gasperini, allenatore del Palermo, chiaramente rammaricato per la buona prestazione che non ha portato punti: “Un bel regalo quello di oggi, peccato perchè abbiamo fatto una buona partita. Garcia ha fatto una ottima gara come tutti, questi sono infortuni che purtroppo paghiamo, soprattutto in trasferta. Il mio ritorno a Milano? E’ stato un ritorno piacevole perchè ho instaurato un ottimo rapporto con un sacco di persone sebbene sia stato all’Inter poco tempo, è un rammarico che si aggiunge agli altri per essere stato a Milano così poco”. (Giovanni Gazzoli – @giogazzoli)



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