Ormai mancano pochissimi giorni alla riapertura ufficiale delle trattative di mercato, e tutte le società sono attive per cercare di ottenere i migliori colpi possibili al minor costo possibile. L’Inter naturalmente non fa eccezione, e gli obiettivi prioritari della società nerazzurra e dell’allenatore Andrea Stramaccioni sono quelli di rafforzare il centrocampo – Paulinho è sempre il nome di attualità – e di completare l’attacco con un vice per Diego Milito. Il nome giusto potrebbe essere quello di Samuele Longo, il giovane della Primavera interista che è stato mandato ad agosto a fare esperienza in Spagna, all’Espanyol. A proposito della Liga, fanno rumore i problemi di Josè Mourinho con il Real Madrid, e c’è chi sostiene che il futuro dello ‘Special One’ potrebbe essere di nuovo a Milano, magari con un ruolo più dirigenziale (simile a quello di Ferguson al Manchester United) e con Stramaccioni che resterebbe come primo responsabile sul campo della squadra. Difficile dire se questa sarebbe davvero un’ipotesi realistica, ma basta nominare Mourinho e si alza il livello di attenzione nell’ambiente interista: per parlare di tutto ciò abbiamo contattato Filippo Fusco, avvocato che opera spesso come intermediario sportivo tra l’Italia e la Spagna. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Fusco, la rottura tra Josè Mourinho e il Real Madrid è ormai definitiva? Questo sembra ormai evidente. Mourinho non è riuscito ad entrare in grande sintonia con l’ambiente e la mentalità del Madrid. Il portoghese ha comunque vinto, e battere il Barcellona in campionato non è cosa da poco, ma ormai l’unico grande obiettivo che gli resta è portare a casa la decima Champions League del Real Madrid.
Se la vincesse cambierebbe qualcosa? No, credo che cambierebbe solo il modo in cui Mourinho lascerebbe il Real Madrid. Non piace il suo atteggiamento speculativo in campo e il suo complottismo fuori. Finchè vinceva poteva andare bene, adesso che le cose vanno così male in campionato, la sua vita è dura a Madrid. Resta comunque l’allenatore più vincente in quattro nazioni diverse…
E’ davvero ipotizzabile un suo ritorno all’Inter? Di certo resta un rapporto splendido, come dimostrano le sue parole di venerdì a Dubai. Certamente c’è un legame speciale tra Mourinho e i nerazzurri, a tutti i livelli: un amore che resiste e che è ricambiato. Però mi sembra molto difficile ipotizzare un suo ritorno, almeno nell’immediato futuro.
Quali sarebbero gli ostacoli? Il suo stipendio è nettamente superiore a quello di Stramaccioni, e se tornasse sarebbe per vincere. Subito. Quindi anche la campagna acquisti dell’Inter dovrebbe essere di altissimo livello e molto costosa, come è abituato a fare Mourinho tranne che al Porto, dove aveva costruito la squadra. Insomma, è fuori mercato per il calcio italiano.
Come è la situazione di Samuele Longo?
Secondo me potrebbe rientrare in Italia. Il ragazzo ha fatto molto bene e ha maturato una esperienza importante, ma con le dimissioni di Pochettino e l’arrivo di Aguirre sembra destinato a trovare meno spazio nell’Espanyol.
Potrebbe essere proprio lui il vice-Milito? Sicuramente in Italia è seguito da molte squadre, quindi l’Inter potrebbe decidere di mandarlo ancora in prestito. Ma naturalmente i nerazzurri potrebbero anche optare per la soluzione più semplice, cioè riportarlo a casa. Io personalmente ne sarei felice: ha fatto una buona esperienza, e tornare alla base sarebbe una gratificazione importante per un giocarore giovane e di grande prospettiva.
(Mauro Mantegazza)