La panchina dell’Inter è tornata a scottare. L’ultima serie di risultati horror ha pesantemente rimesso in discussione la posizione di Claudio Ranieri. Per ora Moratti ha confermato la fiducia al tecnico almeno sino alla gara di Catania. Ma è chiaro che se non già quest’anno, il patron nerazzurro potrebbe virare su un nuovo timoniere a partire da Giugno, in vista di una tanto invocata rifondazione. Uno dei nomi caldi è quello di Gianfranco Zola, ex allenatore del West Ham ed attuale commissario tecnico della Nazionale italiana Under 16. Per verificare la consistenza di questa possibilità, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Fulvio Marrucco, storico procuratore del “Mago Sardo”. Ecco le sue impressioni.



Il nome di Gianfranco Zola può essere seriamente considerato per la panchina dell’Inter, se non subito per l’anno prossimo?

Se lo chiedete a me, la risposta è scontata: per l’affetto da una parte e per la conoscenza delle sue capacità di allenatore e di persona.

Quindi lei lo ritiene pronto per allenare una grande squadra come l’Inter?



Assolutamente sì. Ha fatto il suo processo formativo. Ha fatto due campionati in Premier League, con successo: il primo anno ha sfiorato l’Europa League, nonostante a metà campionato gli sia stato tolto l’uomo più importante, che era Bellamy, per questioni economiche; l’anno successivo, in una situazione societaria disastrosa, al limite del collasso, ha dovuto giocare con dei ragazzini di 17 anni, ed è riuscito a salvare la squadra, cosa che non è riuscita la stagione dopo.

In questo momento Zola si sente pronto per tornare ad allenare?

Sì. In questo periodo ha “studiato” molto, ha guardato molto, e credo che in questa rivalutazione delle nuove generazioni di allenatori ci possa essere anche Zola.



Al di là dell’aspetto tecnico, secondo lei Zola saprebbe tenere in mano uno spogliatoio come quello dell’Inter, che dopo Mourinho non ha ancora trovato un vero riferimento?

Credo che un uomo della sua personalità, in un ambiente nuovo possa imporre il proprio carisma, assolutamente.

Come l’esperienza inglese ha migliorato il suo profilo di allenatore?

Sono stati due anni di grandissima esperienza e di grande difficoltà, soprattutto ha imparato la capacità di soffrire.

Ci sono stati contatti recenti tra Zola e l’Inter, vista la crisi recente?

Assolutamente no.

Che rapporto intercorre tra Zola e il presidente Moratti?

Si conoscono, c’è un rapporto di grande stima ma non c’è stato nessun contatto, nessun genere di rapporto negli ultimi periodi. Zola vive in Inghilterra da parecchi anni, a me non risulta assolutamente nulla.

Vedremo Zola su una panchina italiana, che sia quella dell’Inter o un’altra, nella prossima stagione?

In questo momento ho contatti non solo col campionato italiano e con quello inglese, ma anche che riguardano tutto il mondo: Zola è un personaggio estremamente noto su tutto il territorio mondiale calcistico. Sicuramente posso dire che l’anno prossimo da qualche parte nel mondo allenerà, perché è una cosa che lui vuole fortemente oggi, e non voleva assolutamente 12 mesi fa.

Può darci qualche indizio, se non le squadre almeno la “qualche parte del mondo”?

Ho delle opportunità quasi in ogni continente, questo posso dire.

In Europa ci sono piste più calde?

Certo.