La partita inaugurale del Torneo di Viareggio, valida per il Girone 1 del Gruppo A, termina 1-1 tra Inter e Anderlecht. Reti nella ripresa: Romanò per i nerazzurri al 7′, De Vinde per i belgi a tempo scaduto (47′). Inizio ad handicap per i detentori del trofeo, colti alla sprovvista da un Anderlecht più interessante del previsto, sia a livello corale che in alcune individualità. Il pareggio è davvero il risultato più giusto, per come l’inter si è sgonfiata dopo il vantaggio lasciando spazio ai meriti avversari.



Stramaccioni punta sulla coppia Longo-Livaja in attacco e la qualità di Daniel Bessa a sostegno, con Duncan e Crisetig a presidiare il centrocampo. In difesa Mbaye a sinistra al posto di Alborno e coppia centrale formata da Spendlhofer e Kysela. L’Anderlecht si schiera in un finto 4-3-3, col numero 10 Praet a svariare dietro la punta italobelga Bruno, nato a Bruxelles da genitori siciliani, e due esterni, Tarfi a destra e Luckermans a sinistra, solitamente molto bassi. Convinta della propria superiorità, l’Inter parte forte arrivando subito al tiro in due occasioni: nella seconda, più nitida, Bessa s’inserisce al limite da sinistra ma spara il destro troppo in alto. Al 5′ la miglior occasione della frazione capita proprio sui piedi del bomber Longo, che tuttavia si lascia ipnotizzare dal portiere Roef nell’uno contro uno apertogli da un bel lancio di Livaja. Smaltita la paura iniziale, l’Anderlecht affaccia il muso in avanscoperta, cominciando a gestire meglio e con più calma la sfera, senza limitarsi a spazzarla a destra e a manca. I belgi impiegheranno comunque un po’ ad affacciarsi dalle parti del portiere: alla mezz’ora Praet parte in contropiede, evita la scivolata da Kysela e s’invola spalleggiato da Spendlofer; quando conclude da fuori è ancora lontano da Di Gennaro, e il destro non impegna più di tanto l’estremo difensore nerazzurro. Poi, al 37′, grande paura per l’Inter: il cross dell’ala destra Tarfi viene bucato da Pecorini, che manca l’intervento di testa: sul secondo palo raccoglie il il numero 11 Lukermans che però alza la conclusione nel tete-a-tete con Di Gennaro. La prima frazione si chiude su binari di equilibrio.



L’Inter non riparte male, anzi: il problema matura proprio dopo il vantaggio trovato all’8′ minuto. La dinamica: Bessa sfugge a sinistra, e dal limite trova Livaja in posizione centrale: il rimpallo con Godot favorisce Longo, bravissimo nella sponda per l’accorrente Romanò che da destra incrocia in rete un diagonale chirurgico. Parentesi sulla prova del bomber Longo: non male nei movimenti e in fase di sponda ma impreciso assai nelle conclusioni. Dopo l’1-0, i nerazzurri esalano l’ultimo respiro nel sinistro di Crisetig dal limite: potente ma centrale, respinto da Roef. Il fatal colpo lo sferra Bessa, abbandonando per una botta al ginocchio al 19′: con l’ingresso di Alborno Stramaccioni plasma un 4-4-2 più coperto ma sterile offensivamente. L’Anderlecht guadagna in sequenza campo, pallino del gioco ed occasioni. Al 21′ Bruno ruba il tempo a Pecorini e s’incunea da destra, ma Di Gennaro è pronto nell’uscita bassa. Il portiere nerazzurro si ripeterà al 33′: Bruno si ripresenta al suo cospetto, lui devia balzandogli addosso, la palla rotola verso la rete ma è bravo M’Baye ad alzare in angolo. L’ulitma occasione, un tocco al volo di Godot, produce un corner di dubbia provenienza (Di Gennaro tocca? Mah). Nel dubbio, l’inter decide di lasciare solo De Wilde (numero 3, neoentrato) ad un metro dalla porta, per il facile tocco che scrive l’1-1. Peccato per i nerazzurri ma giusto così.



Il tabellino

Inter (4-3-2-1): Di Gennaro; Pecorini, Kysela, Spendlhofer, Mbaye; Romanò, Crisetig, Duncan; Livaja (72′ Vojtus), Bessa (65′ Alborno); Longo (77′ Forte) (Sala, Giannetti, Pasa, Falasca, Candido, Benassi).

Allenatore: Stramaccioni.

 

Anderlecht (4-3-3): Roef; Vervoort, Musonda (73′ Koulibaly), Godeau, Verboom (73′ De Wilde); Praet, Mbemba, Lukaku (78′ Musonda); Tarfi, Bruno, Luckermans (Leemans, D’Alberto, Deville, Dendoncker). Allenatore: Emmerechts.

 

Arbitro: Merchiori di Ferrara.

Le pagelle

Inter 5,5

Uscite a valanga degne del miglior Taglialatela: salva 2 gol.

Propositivo nella spinta, più insicuro in copertura.

Soffre le sgommate di Bruno.

Più deciso del compagno, ma sul gol esce di scena senza avvisare.

Mezzo in più perché salva un quasi-gol, ma non basta a compensare diverse imprecisioni.

Si puccia spesso e volentieri in avanti, ma dopo il gol si secca.

Prestazione ordinata ma un po’ trasparente: da lui ci si aspetta di più.

Partita notevole, morde il campo in lungo e in largo.

Di rientro da infortunio, si sbatte anche se non conclude dal 72’VOJTUS 5,5 Con la squadra sgonfia marcisce nell’attacco inaridito.

Pasticcia ma cercando sempre di costruire (come sul gol) è inevitabile. Fuori lui cala il sole Con lui si passa al 4-4-2, devitalizzando l’attacco. Ma non è colpa sua.

Molto atteso, dimostra buone doti di attaccante (movimenti, lavori di sponda) ma la smania di segnare lo porta a concludere in modo frettoloso dal 77′ FORTE s.v.

Anderlecht 6,5

Incolpevole sul gol, sicuro sul resto.

Soffre Bessa quando si allarga.

Sportella con Longo Innesto utile per agitare le acque di un attacco un po’ asciutto.

Bene dietro e decisivo davanti: da un suo affondo nasce il corner del pareggio.

Grintoso ma non sempre preciso Scippa il pareggio di rapina.

Frulla rapido a sostegno di Bruno.

Ordine e legna in mezzo al campo.

Numeri molto interessanti anche se altrettanto intermittenti. Però andrebbe seguito

Fa il compitino sulla destra.

Pur tecnicamente grezzo, sguaina grinta e carattere già affilati.

Divora un bel boccone del primo tempo, poi si nota poco.