Che Ranieri fosse a dieci partite dall’addio all’Inter, era già abbastanza chiaro. Lo era più o meno dallo scorso settembre, quando il tecnico testaccino accettò di sostituire il fallimentare Gasperini sulla panchina nerazzurra; all’epoca quasi nessuno avrebbe scommesso su una conferma di Ranieri nella prossima stagione, nonostante il biennale firmato. Qualche dubbio era venuto, a un certo punto, tra novembre e dicembre: l’incredibile serie di sette vittorie consecutive in campionato, il raggiungimento degli ottavi di finale di Champions League, una classifica che guardava molto più allo scudetto che al terzo posto, erano stati segnali chiari di come Ranieri fosse riuscito a prendere in mano il gruppo e potesse essere l’uomo giusto anche per il futuro. Poi la crisi, il gennaio e febbraio neri, l’eliminazione dall’Europa e l’addio ufficiale alla corsa per il campionato: da lì sono cominciate le voci sui sostituti, già per la stagione in corso. Moratti non ha preso provvedimenti e ha confermato il suo allenatore, ma fino a giugno. Per il prossimo anno si susseguono tanti nomi, ma il problema è sempre il solito: se Ranieri viene esonerato, Moratti dovrà corrispondergli lo stipendio per un altro anno. Ma, attenzione: emergono indiscrezioni, riportate da tutti i quotidiani, circa alcune clausole contrattuali che renderebbero ben più agevole l’addio al testaccino. Pare, infatti, che sia l’Inter che Ranieri, al momento della firma, si fossero premuniti in caso di una situazione di questo tipo. Nel contratto, infatti, si dice che l’Inter può rescindere unilateralmente in caso di fallimento di tutti gli obiettivi prefissati, e nel caso versare una penale che sarebbe comunque molto più bassa dell’importo annuale che Moratti dovrebbe garantire al tecnico. Gli obiettivi, come sappiamo, sono andati tutti: scudetto, coppa Italia, Champions League. L’unico traguardo ancora raggiungibile – seppur difficile – rimane il terzo posto; l’unico appiglio rimasto a Ranieri per essere sì esonerato, ma con regolare stipendio versato. Qui però la situazione non è chiara: altre voci dicono che la clausola sia leggermente diversa, e preveda non una penale ma una buonuscita prossima allo zero nel caso l’Inter non centri nemmeno il terzo posto. Che, non serve nemmeno ricordarlo, al momento è l’ipotesi più accreditata. Insomma, non vogliamo arrivare a dire che Moratti spera di finire sotto il quarto posto per risparmiare: questo, no.
Di sicuro, però, queste notizie sulla firma che Ranieri appose sul contratto che lo legò all’Inter ci fanno sempre più capire che l’avventura dell’ex allenatore di Juventus e Roma sulla panchina nerazzurra sta giungendo alla conclusione. Ci sono altre dieci partite per far ricredere Moratti: ci riuscirà, il buon Ranieri?