Mezza partita per illudersi di essere tornati. E invece dopo l’1-0 di Caceres anche la buona Inter vista allo Juventus Stadium si è miseramente sbriciolata. Dopo le voci di esonero, Claudio Ranieri ha incassato la conferma ben poco convinta del patron Moratti (“Se resta fino a fine stagione? Penso di sì”). Niente traghettatori, quindi: si finisca come si può, e poi grazie tante, avanti il prossimo. Dopo Benitez, Leonardo, Gasperini e, appunto, Ranieri. Per analizzare l’interminabile crisi nerazzurra, abbiamo chiesto l’intervento del collega Filippo Tramontana, giornalista-tifoso della Beneamata e noto volto televisivo. Ecco quello che ci ha raccontato in questa intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Tramontana, partiamo dalla fine: che è successo all’Inter di Torino? Sembrava partita bene, e invece…
E invece ha accusato il solito problema di quest’anno. Anche quando gioca gare di buon livello, al primo problema si scioglie. Non a caso, si contano sulle dita di una mano le volte che è riuscita a rimontare ad uno svantaggio. E’ un problema in parte fisico ed in parte psicologico.
Possibile? Campioni, per quanto di età avanzata, che hanno vinto tutto…
Sicuramente è strano che non riescano a reagire, anzi direi che è proprio assurdo considerando tutto quello che hanno vinto in questi anni. Le colpe, comunque, non sono solo dei giocatori, ma vanno divise equamente tra loro, l’allenatore e la società. Diciamo che ci sono anche dei demeriti ambientali…
Cosa intende?
Tante cose, dal tecnico che lavora senza sentire attorno a sé la fiducia di Moratti, a episodi come quello di Forlan, che prima si rifiuta di entrare in campo contro l’Atalanta e poi gioca titolare con la Juve. Sono messaggi sbagliati che dai, immagino cos’abbia pensato il povero Pazzini.
Ranieri, intanto, ha incassato una fiducia molto ‘limitata’: in pratica, dovrebbe continuare fino a fine anno e poi ognuno per la propria strada, niente traghettatori. E’ la scelta giusta, secondo lei? Stramaccioni era già lì pronto a subentrare…
Ma così gli avresti rovinato l’anno. Forse è meglio così, lui ha fatto delle cose fantastiche con i giovani, sarebbe andata solo a suo danno un’eventuale ‘promozione’.
Esiste una ricetta per uscire dall’impasse?
Bisognerebbe stare ad Appiano per capirlo, è molto difficile dirlo dall’esterno. Ranieri, a mio avviso, ha le sue colpe, ma, ripeto, come tutti…
Il suo, comunque, si può definire una sorta di esonero ‘ritardato’.
Sì, evidentemente Moratti non se l’è sentita di assumere da subito un nuovo tecnico, dopo che ne ha già cacciati altri tre in nemmeno due campionati. Il prossimo che verrà sarà addirittura il quinto.
Se fosse lei il presidente dell’Inter, chi sarebbe?
Io dico, innanzitutto, che chiunque arrivi dovrà avere carta bianca e dovrà essere tutelato al 100%. La soluzione migliore, a mio giudizio, è Villas-Boas: un tecnico giovane, brillante, che ha vinto tanto e conosce già l’ambiente della Pinetina, essendo stato il vice di Mourinho. Ha tantissimi pro, direi.
Ma anche un contro grande come una casa: il flop al Chelsea.
Quello non mi preoccupa, è relativo. Anche Mourinho fu esonerato a novembre da Abramovich, nel suo ultimo anno a Londra, e mi risulta che pure Ancelotti abbia avuto problemi lì, soprattutto di spogliatoio. Le altre piste, poi, mi sembrano impraticabili per vari motivi: Blanc e Prandelli stanno preparando l’Europeo e Bielsa è sotto contratto con l’Athletic.
Detto dell’allenatore, lei salverebbe qualcuno della rosa?
I giovani: Obi, Poli, Ranocchia, Faraoni e poi lui, il Capitano (Javier Zanetti, ndr), che continua ad essere un esempio di serietà e professionalità. E quanto corre, ancora: una roba fuori dal comune. Quanto agli altri, bisogna capire cosa possono dare ancora a questa squadra.
Le faccio un’altra domanda, allora: chi boccerebbe di sicuro?
Tra i bocciati, mi sembra che ci siano già sia Zarate che Palombo, che la società non riscatterà di sicuro. Poi c’è Chivu, che è in scadenza e andrà via. Di sicuro io non confermerei la fiducia a Forlan, anche per come si è comportato negli ultimi tempi.
E tra i giovani che hanno trionfato alla Next-Gen Series, invece, c’è qualcuno che promuoverebbe ad occhi chiusi in prima squadra?
Ad occhi chiusi è sempre dura, perchè dalla Primavera alla prima squadra il salto è enorme, però mi piacciono molto i vari Crisetig, Bessa, Duncan e Spendelhofer. E poi non dimentichiamo che c’è un certo Coutinho che deve tornare da noi.
(Alessandro Basile)